MORTE
Giangiacomo PERRANDO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giuseppe DE LUCA
Giannetto LONGO
Raffaele CORSO
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Giulio GIANNELLI
Fulvio MAROI
Gabriella ARUCH SCARAVAGLIO
Rosanna [...] Cristo e del suo valore ai fini della redenzione, nasce nei cristiani la cura sollecita e devota per i moribondi e per i morti speciale importanza e il lutto privato, esteso a tutte le classi sociali, si limita all'abito nero o grigio, ai veli neri e ...
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MATRIMONIO (fr. mariage; sp. matrimonio; ted. Ehe; ingl. marriage)
Raffaele CORSO
Carlo Alfonso NALLINO
Ugo Enrico PAOLI
Arturo Carlo JEMOLO
Luigi GALVANI
*
Israele ZOLLER
Emilio ALBERTARIO
È [...] luoghi, sebbene per lo più entro l'ambito delle classi sociali più elevate. Esempî di tali unioni si hanno nelle famiglie reali alcun limite al concubinato con le proprie schiave (musulmane, cristiane o ebree), i cui figli sono legittimi quanto i ...
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IRLANDA (A. T., 49-50)
Herbert William OGDEN
Mario SALFI
Fabrizio CORTESI
Pino FORTINI
David Bayne HORN
Giacomo DEVOTO
Herbert John FLEURE
Eleanor HULL
Arthur POHAM
Thomas BODKIN
Edward DENT
Walter [...] le rivendette al pubblico incanto. Così, dal punto di vista sociale, si chiudeva tutto un periodo della storia d'Irlanda, . XCI-XCVIII.
Musica.
Già dai primi tempi dell'era cristiana il popolo irlandese ha lasciato segni non dubbî della sua profonda ...
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RINASCIMENTO
Federico CHABOD
Gustavo GIOVANNONI
Pietro TOESCA
. I. - Il concetto di Rinascimento nasce si può dire a un parto con il correlativo concetto di Medioevo; nasce cioè in quanto alla media [...] ha invece il travestimento di un'anima pagana in veste cristiana (esempio classico, Virgilio). Persino quando l'artista medievale del Medioevo e della Controriforma, sempre a largo contenuto sociale, sempre civiltà di masse, non di singoli.
Nel ...
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PROCESSO
Luigi RAGGI
Francesco ROBERTI
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Biondo BIONDI
Aldo CHECCHINI
Enrico Tullio LIEBAMAN
Eugenio FLORIAN
Giuseppe BETTIOL
Nicola JAEGER
. Quanto più si rinforza l'organizzazione [...] natura subordinata e formale. Ne segue che lo scopo generale sociale, cui il processo è indirizzato, s'identifica con lo scopo cosa, del luogo del contratto o del delitto. Tutti i cristiani che si trovino in Roma possono, col loro consenso, essere ...
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VETRO (fr. verre; sp. vidrio; ted. Glas; ingl. glass)
Giorgio SANGIORGI
Filippo ROSSI
Arnaldo MAURI
Giovanni VACCA
Vetro, nel senso generico, è una materia anorganica, passata dalla fusione dei suoi [...] nel Medioevo.
Medioevo ed età moderna. - Oltre ai vetri dorati, i cristiani usarono il vetro per i calici (fino al sec. IX) e per sostituzione, per quanto grandi, sono inferiori ai vantaggi sociali: perché l'abolizione della soffiatura a bocca redime ...
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PALESTINA (A. T. 88-89)
Roberto ALMAGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Giuseppe RICCIOTTI
Angelo PERNICE
Adriano ALBERTI
Anna Maria RATTI
*
Dei molti nomi coi quali attraverso le varie epoche fu [...] inverosimile ch'essa sia dovuta in buona parte all'azione sociale che nel popolo ebraico esercitarono i profeti (v. profeta totale di 425.000 ab., dei quali 344.000 Maomettani, 41.000 Cristiani, 25.000 Ebrei (cifra certo troppo alta) e 15.000 Drusi. ...
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GERMANICI, POPOLI
Plinio FRACCARO
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
Arrigo SOLMI
Bruno Vignola
. Sotto la denominazione di Germani si comprendono tutte quelle numerose e varie popolazioni appartenenti alla [...] attività. E come il loro ingresso nella civiltà romano-cristiana fu il punto di partenza di una trasformazione del mondo romanticismo, coi nuovi sistemi filosofici e coi nuovi verbi sociali, la storia del pensiero culminò in una ribellione germanica ...
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IDEE, Storia delle
Jacques Le Goff
*La voce enciclopedica Storia delle idee è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Francesco Mores.
I fondamenti della storia [...] della lezione secolare e inconsapevole dei pensatori cristiani da sant'Agostino a san Tommaso d' Apologie pour l'histoire ou métier d'historien, Parigi 19747; G. Duby, Histoire sociale et idéologies des sociétés, in Faire de l'histoire, a cura di J. ...
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PARLAMENTO
Francesco ROVELLI
Camillo MONTALCINI
Pier Silverio LEICHT
Giuseppe ERMINI
Ettore ROTA
Alberto Maria GHISALBERTI
Gaetano MORETTI
. Diritto pubblico. - Nell'organizzazione dello stato [...] e 102 popolari, rappresentanti questi del nuovo partito sorto nel gennaio 1919 con un programma sociale ed economico che teneva conto degl'ideali cristiani e delle tendenze demagogiche dell'ora. Sebbene già vivo e operante, nessun rappresentante del ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...