Filosofo francese di origine tedesca (Edesheim, Palatinato, 1723 - Parigi 1789). Dopo aver frequentato l’univ. di Leida, importante centro di studi scientifici, nel 1749 si stabilì a Parigi (dove viveva [...] (la rivelazione, i miracoli, i dogmi e i riti cristiani non sono per lui altro che imposture), e contro l’alleanza diminuiva però l’impegno di H. per rovesciare le istituzioni sociali e politiche del suo tempo e riformare profondamente la società. ...
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secolarizzazione Termine entrato nel linguaggio giuridico durante le trattative per la pace di Vestfalia (1648), allo scopo di indicare il passaggio di beni e territori dalla Chiesa a possessori civili, [...] indicare il processo di progressiva autonomizzazione delle istituzioni politico-sociali e della vita culturale dal controllo e/o dall’ vale a dire come progressiva realizzazione dei principi cristiani e come tendenza verso un cristianesimo ‘adulto’, ...
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Disciplina che studia i processi dell’educazione e della formazione umana.
Con il termine pedagogo si intende il precettore, l’istitutore, la persona a cui è affidata l’educazione di un fanciullo. In origine [...] ideale civico-retorico dell’età imperiale.
L’età cristiana
Con il cristianesimo il problema dell’educazione veniva di progetti si porta l’allievo a una crescente integrazione sociale, formandone, oltre che il bagaglio intellettuale, anche il ...
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Uomo politico italiano (Monte S. Pietrangeli 1870 - Roma 1944). Sacerdote dal 1893, propugnatore di un maggior impegno politico dei cattolici, agì come voce critica nei confronti del conservatorismo delle [...] Pelloux); organo del movimento promosso da M. divenne la Cultura sociale fondata nel 1898. Questa battaglia, in cui M. si trovò nazionale, fondata da M. con l'adesione di molti democratici cristiani, fu condannata da Pio X (1906); M. fu sospeso a ...
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mùsica, stòria della Disciplina che analizza la musica in senso cronologico, attraverso le epoche e le culture, con particolare riferimento alla musica colta occidentale.
Lineamenti di storia della musica
[...] nuove come gli inni e le antifone. Le melodie cristiane erano monodiche, ossia a una sola linea vocale, e in Germania.
Illuminismo e Romanticismo Il mutamento delle condizioni sociali e politiche e l’affermarsi dell’Illuminismo favorirono lo ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] puniche, macedoniche e orientali, e dai conseguenti problemi sociali. Figura di spicco fu Catone il Censore che ’Irlanda e la Britannia, iniziate alla cultura l. da missionari cristiani: dalla loro opera sorsero numerosi monasteri. Il più illustre tra ...
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(o eguaglianza) Condizione di cose o persone che siano tra loro identiche, o abbiano le stesse qualità, gli stessi attributi in ordine a determinate relazioni. In particolare, condizione per cui più persone [...] rado, inoltre, soprattutto in età moderna, valori cristiani sono stati posti a fondamento di rivendicazioni egualitarie (è il caso, per es., di alcune correnti riformate) o di disegni generali di utopistica riforma sociale (è il caso, per es., di T ...
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Antropologia
Il concetto di d. riveste una grande importanza nelle scienze sociali, in particolare in antropologia culturale. Nella sua opera Essai sur le don (1923-24), M. Mauss osservò che in molte società [...] non solo economica, ma anche sociale, politica, religiosa: si tratta di un ‘fatto sociale totale’.
Messo a punto negli Dio.
Per la dottrina cattolica, fondata dai Padri e dagli antichi scrittori cristiani su Isaia, 11, 1-2, i sette d. dello Spirito ...
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Industriale francese (La Neuville-lès-Wasigny, Ardenne, 1829 - Nizza 1915), ereditò la filatura paterna a Val-des-Bois (Marna), alla cui direzione affiancò dal 1883 anche i suoi operai. Diede vita a diverse [...] pubblicazione dell'enciclica Rerum Novarum (1891), si impegnò a diffondere la dottrina sociale della Chiesa in essa contenuta e fondò i congressi degli operai cristiani (1893). Tra le opere: Manuel de la corporation chrétienne (1876); Catéchisme du ...
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Filosofo e teologo italiano (Urbino 1925 - ivi 1993); sacerdote dal 1949, insegnò filosofia della religione all'univ. Cattolica e in quella di Urbino. A lui si deve la conoscenza in Italia di alcuni importanti [...] Bonhoeffer). Il suo pensiero cristiano fu aperto al dialogo con la ragione, con la storia, con gli sviluppi sociali e politici. Fra le opere: Dietrich Bonhoeffer (1969); Teologia, ideologia e utopia (1974); Novecento teologico (1977); Filosofia della ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...