DATI, Leonardo
Renzo Ristori
Nacque a Firenze, probabilmente nel 1408 (nell'autunno del 1407, se si accettano i dati forniti dal suo epitaffio), terzo figlio di Piero di Giorgio e di Zenobia Soderini.
I [...] Giorgio non era ricco, ma doveva godere di buone relazioni sociali se poté sposare una Soderini, nipote del banchiere Niccolò da con una certa disarmonia fra temi tipicamente classici e spunti cristiani. Dopo la gara, il D. premise ai suoi versi ...
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Dio
Kenelm Foster
L'idea che D. ha di Dio riflette molte influenze convergenti, ma la sorgente immediata è un desiderio tenace di comprendere e valutare la realtà. Essa rappresenta le intuizioni più [...] la società civile o ecclesiastica. Ciascuno dei tre principali problemi sociali in essa sollevati viene risolto alla luce di un assioma 51-60, XXXI passim; cfr. Pg XII 28-36); quella dei cristiani, nella figura di Vanni Fucci (XXV 1-18) e forse di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'educazione a Roma
Roberto Nicolai
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A differenza dei Greci, i Romani non hanno avuto una poesia epica [...] per cui la scrittura è impiegata fanno pensare che coinvolga diversi ceti sociali. Tra VII e V secolo a.C. l’uso della che arrivano dai municipi. Giuliano, al quale i cristiani attribuiscono l’epiteto di Apostata, emana norme per regolamentare ...
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AGILULFO, re dei Longobardi
Ottorino Bertolini
Non longobardo di sangue, perché della stirpe dei Turingi, certo si era unito ai Longobardi quando avevano invaso l'Italia, e nelle loro schiere aveva [...] assoggettate di stirpe non longobarda e di fede cristiana non osservata secondo la confessione ariana, tenendo insieme modo che quei vescovi, in migliorate condizioni economiche e sociali, potessero risollevarsi ad un livello più degno della loro ...
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Sacerdoti
Enzo Pace
Definizione
In termini molto generali i sacerdoti costituiscono un gruppo di persone specializzate nel trattare la sfera del sacro. È la destinazione sociale delle cose sacre, infatti, [...] .
Troeltsch, E., Die Soziallehren der christlichen Kirchen und Gruppen, Tübingen 1912 (tr. it.: Le dottrine sociali delle chiese e dei gruppi cristiani, Firenze 1960).
Weber, M., Wirtschaft und Gesellschaft, Tübingen 1922 (tr. it.: Economia e società ...
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PELLEGRINAGGIO
A.C. Quintavalle
La pratica devozionale del p., consistente nel recarsi, da soli o in gruppo, in un luogo sacro, prevalentemente a scopo votivo o penitenziale, è tipica del cristianesimo [...] p. ebbe anche implicazioni economiche, politiche e sociali, ma anche artistiche, in particolare allorché esso appare diversa, e da studiare diversamente, nei primi secoli dell'era cristiana, in quelli del dominio islamico dei mari dal sec. 8° in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Bernardino da Siena
Giacomo Todeschini
Sin dalla metà del 20° sec. Bernardino da Siena è stato indicato come il più importante ‘economista’ medievale (de Roover 1967): questa anacronistica definizione [...] , l’esistenza stessa di un mercato inteso come base della socialità. Non a caso, infatti, sin dal sermone XXXIII Bernardino aveva da Bernardino, del popolo oscuro degli infedeli e dei falsi cristiani. Di chi, pur agendo sulle piazze dei mercati, non ...
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COLOMBO, Emilio
Donato Verrastro
Le origini
Nacque a Potenza l’11 aprile 1920, da Angelo, un impiegato della Camera di Commercio della città, originario di Reggio Calabria, e da Rosa Silvia Elvira [...] nazionale e i peculiari assetti del contesto lucano: al significativo primato della Democrazia cristiana (DC) fece seguito – precedendo finanche il Partito socialista italiano di unità proletaria (PSIUP) e il Partito comunista italiano (PCI) – l ...
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Ghetto
Ariel Toaff
Precedenti storici e origine del termine
Fin dagli inizi del Medioevo si riscontra il fenomeno di nuclei ebraici della diaspora che si raccolgono in quartieri particolari, secondo [...] che proprio l'usura, che spesso nel Medioevo viene fatta rientrare nei criteri dell''utilità sociale', costringe de facto la società cristiana a recuperarli e a integrarli, almeno parzialmente, con un prodigioso sforzo di legittimazione, a dispetto ...
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OMAYYADI
O. Grabar
Dinastia califfale araba che governò il mondo islamico tra il 661 e il 750, nel periodo delle conquiste che condussero sotto il controllo musulmano i territori compresi tra l'Atlantico [...] dall'Andalusia al Khorasan si sviluppò un'intera classe sociale formata da musulmani di cultura non musulmana; soltanto 8°, scoperti in Giordania all'interno di complessi cristiani, soprattutto chiese; nella stessa prospettiva, è ragionevole ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...