Scrittore svedese (Jönköping 1828 - Djursholm 1895). Giornalista militante, fautore delle idee liberali, deputato al parlamento (1870-72), accademico di Svezia (dal 1877), fu tra i più significativi esponenti [...] Singoalla (1858) ai romanzi Den siste atenaren ("L'ultimo ateniese", 1859), imperniato sul contrasto tra ellenismo e cristianesimo durante il regno di Giuliano l'Apostata, e Vapensmeden ("L'armaiolo, 1891), ambientato all'epoca della Riforma ...
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Costantino e Costantinopoli sotto Mehmed II
L’eredità costantiniana dopo la conquista ottomana di Costantinopoli
Anna Calia
Il 29 maggio 1453 segna la caduta di un impero e l’atto di fondazione di un [...] il fatto di aver compiuto le sue conquiste in giovanissima età. Non gli rimane che imitare Costantino abbracciando il cristianesimo per superare tutti gli imperatori e i potenti che la Terra abbia mai accolto38. Nella visione utopica e conciliatrice ...
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Ramabai Saraswati, Pandita
Pedagoga e riformatrice sociale indiana (Gangamul, Karnataka, 1858-Kedgaon, Maharashtra 1922). Fu inizialmente istruita dal padre, un brahmano modernista, nell’antica letteratura [...] della conoscenza). Nel 1883 si trasferì nell’Oxfordshire presso la comunità di St. Mary the Virgin, ove si convertì al cristianesimo. Nel 1886-87 viaggiò negli Stati Uniti e in Canada; a Filadelfia si formò una Ramabai association di sostenitori e ...
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Figlio (n. 912 - m. Memleben 973) di Enrico I, re di Germania. La figura di O. costituisce indubbiamente un punto fermo nella storia europea durante l'Alto Medioevo. Con l'indebolimento del particolarismo [...] potere monarchico, con l'affermazione della sua influenza in Italia, con l'estensione dell'influenza tedesca del cristianesimo nelle terre slave e infine con la restaurazione dell'Impero, egli condizionò fortemente la successiva storia tedesca, che ...
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Costantino e le guerre civili
Storia e storiografia
Valerio Neri
Il periodo del regno costantiniano oggetto del capitolo va dal 312, data dello scoppio del conflitto contro Massenzio, al 324, anno della [...] della conversione dell’imperatore. Non si tratteranno qui, com’è chiaro dal titolo, i rapporti fra Costantino, il cristianesimo e la Chiesa in questo lasso di tempo, che saranno approfonditi in altri contributi, ma primariamente i rapporti politici ...
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Mindanao (o Maguindanao)
Mindanao
(o Maguindanao) Isola delle Filippine. Vi fu istituito un sultanato dal malese Shariff Muhammad Kabungsuwan (1520-43), che sposò una nobile locale e pose sotto il [...] sec. gli spagnoli con Miguel López de Legazpi occuparono la parte settentrionale dell’isola e avviarono la conversione al cristianesimo della popolazione locale, da loro chiamata moro, incontrando però una strenua resistenza a Occidente e nel Sud. Il ...
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marrano
Vocabolo derivante dallo spagnolo marrano «porco», a sua volta derivato dall’arabo mahram «cosa proibita». Inizialmente m. era un titolo ingiurioso, rivolto dagli spagnoli ai mori e agli ebrei [...] e della cortesia. Col nome m. furono chiamati in Spagna, e in Portogallo, gli ebrei e musulmani convertiti forzatamente al cristianesimo e che in segreto mantenevano la fedeltà alla religione originaria. Contro di loro in Spagna dal 1391 e dal 1492 ...
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(lat. Baiuvarii) Popolo germanico, menzionato per la prima volta dallo storico Giordane intorno al 540. Forse discendenti dai Marcomanni, i B. giunsero nell’odierna Baviera fra il 488 e il 526. L’insediamento [...] la dinastia bavarese fu in stretti rapporti con i Longobardi. Sottomessi dai Franchi, che ne iniziarono la conversione al cristianesimo, ebbero un proprio duca fino all’anno 788, quando Carlomagno depose Tassilone III.
Legge dei B. Codice di diritto ...
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Re (m. 636) dei Sassoni occid.; figlio di Cynegils, fu associato al regno e col padre condusse la campagna contro i Britanni sconfiggendoli (614) a Beandûn (probabilmente Bampton, nell'Oxfordshire). Tentò [...] quale fu poi sconfitto insieme al padre e costretto a sottomettersi; partecipò quindi (628) alla guerra contro i Sassoni orientali e a quella contro Penda, re di Mercia, che si concluse con cessioni territoriali. Si convertì al cristianesimo nel 636. ...
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Giudaismo
LLouis Jacobs
di Louis Jacobs
Giudaismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Movimenti. a) Ortodossia. b) Riforma. c) Giudaismo conservatore. d) Ricostruzionismo. e) Sionismo. 3. Il pensiero del [...] personale, ma il culto di Dio da parte dell'uomo che esegue la Sua volontà. Leibowitz sostiene che il simbolo del cristianesimo è la Croce, mentre il simbolo del giudaismo è il Sacrificio di Isacco, perché nel primo caso Dio dona suo figlio ...
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cristianesimo
cristianéṡimo s. m. [dal lat. tardo Christianismus, gr. Χριστιανισμός]. – 1. La religione fondata da Gesù Cristo, nel quale i credenti riconoscono, nello stesso tempo, l’iniziatore e profeta meramente umano e il Verbo di Dio...
cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...