Scrittore e uomo politico bizantino (n. Nicomedia 1018 - m. 1078 o 1096). Ebbe cariche politiche sotto Michele V e Teodora, e da Costantino Monomaco fu nominato professore di filosofia nell'università [...] fondata nel 1054. Ravvivò in Costantinopoli lo studio di Platone, la cui filosofia cercò di conciliare col cristianesimo. Di cultura vastissima, produsse in ogni campo dello scibile; importante per valore storico e letterario, la ῾Εκατον-ταετηρίς (" ...
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esegèsi Interpretazione di un testo. In particolare, e. biblica è l'interpretazione della Bibbia. In ambito ebraico l'e. si divide in due filoni: quello legale (halakhah), che fa derivare dalla scrittura [...] le norme di vita quotidiana, e quello morale (haggadah), che si esprime con racconti e parabole. Nel cristianesimo, l'interpretazione dell'Antico Testamento ebbe i suoi punti centrali nella convinzione che tutti i profeti dell'Antico Testamento ...
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Romanzo (1896) dello scrittore polacco H. Sienkiewicz (1846-1916), in cui dallo sfondo dell'incendio di Roma, attribuito al tirannico imperatore Nerone, emergono le miti figure dei primi cristiani, martiri [...] all'apostolo Pietro, Licia e il gigantesco Ursus, che ripetutamente la salva dalle insidie che la minacciano. E del cristianesimo sempre più subisce il fascino il giovane patrizio Vinicio, il quale troverà la felicità nella nuova fede e nell'amore ...
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Autore (sec. 2º d. C.) di un'opera polemica contro i cristiani, "Di scorso veritiero" ('Aληϑὴς λόγος), confutata da Origene nel Contra Celsum, dove possiamo leggere la sostanza dell'opera, non pervenutaci [...] . Scritta tra il 178 e il 180, è uno dei documenti più importanti dell'atteggiamento della cultura ellenistica verso il cristianesimo. L'opera finisce con un invito ai cristiani a prestare culto all'imperatore e a difendere l'Impero dai barbari. ...
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Romanzo (1880) del narratore e diplomatico statunitense L. Wallace (1827-1905), dal nome del protagonista.
Trama: Ben Hur è un ricco ebreo che, al tempo della dominazione romana in Palestina, viene adottato [...] romano cui aveva salvato la vita. Tornato in patria, recupera i beni che gli erano stati tolti e, convertitosi al cristianesimo, li impiega a favore della nuova religione.
Dal romanzo furono ricavati alcuni film: nel 1926, regia di F. Niblo (1874 ...
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CAMPI, Giuseppe
Piero Treves
Nato a San Felice sul Panaro (Modena) il 29 sett. 1788 da Gaspare, facoltoso possidente terriero, e da Francesca Piombini, di nobile famiglia della limitrofa Cento, crebbe [...] semireazionario, fino al progressivo risveglio napoleonico e antinapoleonico. Nonostante il suo non mai smentito cristianesimo, peraltro più deistico-illuministico che non propriamente cattolico-controriformistico (e tanto meno gesuitico), nonostante ...
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Scaldo islandese (n. Vatnsdabr 965 circa - m. in naufragio presso Iona, Irlanda, 1007 circa). Il re norvegese Oláff Tryggveson lo soprannominò "il difficile" per le difficoltà sollevate prima di farsi [...] battezzare. In onore del re morto in battaglia, H. compose un poema encomiastico, di cui restano frammenti interessanti per il rilievo psicologico che vi acquista il conflitto fra paganesimo e cristianesimo. ...
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Scrittore tedesco (Reval 1879 - Tutzing, Monaco di Baviera, 1973). Nipote di H. Keyserling, iniziò come lirico sotto l'influsso di S. George e di G. D'Annunzio (Verse, 1907; Gedichte und Szenen, 1908; [...] dei macellai a Weimar, ne trasse spunto per il romanzo storico Die Metzgerpost (1936). Intanto si era accostato al cristianesimo, in cui trovava una risposta ai gravi dissidî del suo spirito: divenne così copiosa, accanto all'opera narrativa (fra ...
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Arte, tecnica e attività di interpretare il senso di testi antichi, leggi, documenti storici e simili.
Filosofia
Le origini dell’e. risalgono al mondo classico, dove sorse per stabilire l’esatto senso [...] sceverarne le parti autentiche da quelle spurie, ricostruirne l’organicità della struttura e del linguaggio.
Con il cristianesimo, quando si pose il problema estremamente delicato di interpretare un testo formulato in linguaggio umano, ma considerato ...
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Scrittore e saggista italiano (n. Roma 1966). Dopo essersi laureato in Giurisprudenza presso l'Università La Sapienza di Roma e aver conseguito la laurea in Scienze Religiose presso la Pontificia Università [...] per conto di un Istituto bancario e dal 2000 è stato docente di religione. Ha tenuto seminari su cristianesimo e letteratura presso le Pontificie Università Lateranense e Gregoriana. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche, tra le quali ...
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cristianesimo
cristianéṡimo s. m. [dal lat. tardo Christianismus, gr. Χριστιανισμός]. – 1. La religione fondata da Gesù Cristo, nel quale i credenti riconoscono, nello stesso tempo, l’iniziatore e profeta meramente umano e il Verbo di Dio...
cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...