Nome (dall’arabo Qubṭ o Qifṭ, Qufṭ, adattamenti della voce copta che è un’alterazione del gr. Aἰγύπτιος «Egiziano») con cui sono designati gli Egiziani cristiani. I C. hanno sviluppato una loro civiltà [...] culturale e amministrativo di lingua greca. In seguito gli Egiziani fecero una scelta teologica autonoma nell’ambito del Cristianesimo (monofisismo) sviluppando una letteratura e forme d’arte proprie.
Religione
La Chiesa copta è la principale Chiesa ...
Leggi Tutto
Regno dell’Inghilterra anglosassone, le cui prime notizie risalgono al 7° secolo. Comprendeva la maggior parte del Derbyshire e dello Staffordshire e la sua grandezza ebbe inizio con il re Penda (626-55), [...] di stanziamenti in un potente regno. Suo figlio Wulfhere (659-75), cristiano, iniziò l’espansione a S e a E, convertendo al cristianesimo la M., il Sussex e il Hwicce. Offa (757-95) costruì la grande linea di frontiera da Chepstow a Chester. Travolta ...
Leggi Tutto
Storico e archeologo romeno (Huruieşti, Bacău, 1882 - Bucarest 1927). Professore nell'università di Bucarest (dal 1909), fondatore e direttore (dal 1920) della Scuola romena di Roma. Fu membro dell'Accademia [...] i risultati nei volumi Contribuţii epigrafice la istoria creştinismului dacoroman ("Contributi epigrafici alla storia del cristianesimo daco-romano", 1911), Începuturile vieţii romane la gurile Dunării ("Gli inizî della vita romana alle ...
Leggi Tutto
Decadenza
Leonardo Morlino
Significato generale
La nozione di decadenza è legata a una delle metafore più ricorrenti nella storia del pensiero umano, quella dell'organismo e del suo ciclo vitale. A [...] 1776; tr. it., p. 1416). Gibbon non accetta, quindi, l'interpretazione di Voltaire del ruolo delle invasioni barbariche o del cristianesimo: in realtà non conta questa o quella invasione, ma tutte le invasioni che vengono quando la decadenza c'è già ...
Leggi Tutto
Haakon I Adalstensfostre (detto il Buono)
Haakon I Adalstensfostre
(detto il Buono) Re di Norvegia (m. 961 ca.). Figlio di Harald Hårfager, fu affidato dal padre a re Etelstano d’Inghilterra, che lo [...] sconfisse il fratellastro Erik Blodyks, che gli contendeva il trono e morì di lì a poco. In seguito dovette combattere contro i figli del pretendente morto, e cadde in battaglia. Si sforzò inutilmente di convertire al cristianesimo il suo popolo. ...
Leggi Tutto
KANTORÓWICZ, ERNST HARTWIG
RRoberto Delle Donne
Nacque a Posen (oggi Poznań) da un'agiata famiglia di industriali ebrei il 3 maggio 1895. Nella città natale, allora capitale dell'omonima provincia prussiana, [...] politica di Federico II: se Nietzsche vide nello Svevo colui che aveva combattuto la Chiesa perché irriducibile nemico del cristianesimo che "prima ci ha privato della messe della cultura antica e poi di quella islamica" (F. Nietzsche, Der Antichrist ...
Leggi Tutto
Specula principum carolingi e l’immagine di Costantino
Yitzhak Hen
«Procedit novus Constantinus ad lavacrum, deleturus leprae veteris morbum sordentesque maculas gestas antiquitus recenti latice deleturus»1. [...] dimensione religiosa della conversione di Costantino stesse nel fatto che egli fu il primo imperatore a aderire pienamente al cristianesimo. Né nelle opere di Gregorio, né in altri documenti contemporanei c’è alcunché che consenta di affermare che il ...
Leggi Tutto
Nome («uomini del Nord») dato alle popolazioni che, nell’Alto Medioevo, abitavano l’Europa settentrionale (Svedesi, Norvegesi, Danesi), note anche come Vichinghi, termine che in realtà fa più correttamente [...] e Francia del Nord.
Nel 911 i N. fondarono nella Francia del Nord il ducato di Normandia; convertitisi al cristianesimo, accettarono, insieme alla lingua e alla civiltà francese, le istituzioni feudali. Divenuti tra i più potenti signori di Francia ...
Leggi Tutto
In origine espressione di un desiderio che, con il proprio voto, accompagna o invoca, o anche vuole eccitare, l’azione divina. Nell’antica Roma aveva carattere ufficiale l’a. (acclamatio) delle truppe [...] l’a. io Hymen, Hymenaee. L’a. diretta agli imperatori si continuò nel cerimoniale bizantino. L’a. passò anche al cristianesimo, e non soltanto nella consacrazione dell’imperatore e dei re, in cui confluirono tradizioni bibliche (per es., III Re 1, 25 ...
Leggi Tutto
tolleranza
Il problema della t., come accettazione della molteplicità delle religioni e, di conseguenza, la necessità di un loro convivere libero e autonomo, è caratteristico della storia della cultura [...] da Herbert of Cherbury e nella Germania protestante da varie accademie, si affermò nel movimento del deismo che identificava il cristianesimo, epurato da dogmi e misteri, con la stessa religione naturale. Negli ultimi decenni del Seicento l’idea di t ...
Leggi Tutto
cristianesimo
cristianéṡimo s. m. [dal lat. tardo Christianismus, gr. Χριστιανισμός]. – 1. La religione fondata da Gesù Cristo, nel quale i credenti riconoscono, nello stesso tempo, l’iniziatore e profeta meramente umano e il Verbo di Dio...
cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...