Uomo di stato giapponese (n. Tosa 1837 - m. 1919). Ebbe parte attiva nella lotta contro il feudalesimo e nella restaurazione dell'autorità imperiale del 1868; fautore del sistema costituzionale, costituì [...] ), di cui poi sostenne la fusione con quello progressista di Okuma in un unico partito costituzionale (seiyūkai) capeggiato da Itō. Fu ministro dei Lavori pubblici (1878) e poi dell'Interno (1880). Negli ultimi anni si convertì al cristianesimo. ...
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I cattolici e il consenso politico dopo la fine della Democrazia cristiana
Sergio Apruzzese
Il tramonto della Democrazia cristiana e l’inizio della diaspora cattolica
Il partito che è stato di Alcide [...] ».
Al campo geopolitico si affianca la grande «questione antropologica» che «chiama in causa la valenza culturale e sociale del cristianesimo». «Il fenomeno», spiega Ruini, si sviluppa su due versanti connessi: il primo si rifà ai modelli di vita, ai ...
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cesaropapismo
Sistema di relazioni tra potere civile («Cesare») e potere religioso («papa»), per cui il potere civile estende la propria competenza al campo religioso anche nei suoi problemi disciplinari [...] romana del prevalere dell’autorità civile su quella religiosa. Questo orientamento si manifestò già nei primi secoli del cristianesimo, ammesso ormai come religione imperiale, e successivamente, in forme e modi diversi, nel corso di tutta la vicenda ...
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Secondo la dottrina cattolica, la remissione innanzi a Dio della pena temporale per peccati già cancellati, per quanto riguarda la colpa, con la confessione sacramentale; il fedele debitamente disposto [...] essendo possibile, per es. nell’imminenza di persecuzioni, che il vescovo anticipasse la riconciliazione. Via via che il cristianesimo si diffondeva in Europa e non più in atmosfera di persecuzione, la pratica penitenziale pubblica fu sentita come ...
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Figlio (m. 961 circa) di Harald Hårfager, fu affidato dal padre a re Etelstano d'Inghilterra, che lo fece battezzare. Alla morte del padre (933) ritornò in Norvegia, e sconfisse il fratellastro Erik Blodyks, [...] che gli contendeva il trono e che morì di lì a poco. In seguito dovette combattere contro i figli del pretendente morto, e cadde in battaglia presso Fitje, nell'isola di Stord. Si sforzò inutilmente di convertire al cristianesimo il suo popolo. ...
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Un altro Costantino: la testimonianza della storiografia profana
François Paschoud
Quando Costantino I muore il 22 maggio 337 a Nicomedia, la versione agiografica del suo regno è già definita, specialmente [...] e la maggior parte delle sue leggi è stata superflua16. Conformemente alle leggi della storiografia profana, la conversione al cristianesimo e le sue conseguenze non sono menzionate. Il tema degli omicidi e quello di un degrado progressivo del regno ...
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Missionario e sinologo (Macerata 1552 - Pechino 1610). Gesuita, fu inviato nelle Indie Orientali (1577) e poi in Cina (dal 1582), dove iniziò la sua opera di divulgazione della cultura occidentale e di [...] apostolato e di evangelizzazione basata sul criterio del rispetto per i valori culturali locali e della penetrazione del cristianesimo nella classe colta. Importante documento della storia della sua missione sono i Commentari della Cina e le Lettere ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' [...] vi furono relazioni con la Cina. Con il 4° sec. cominciò il flusso dei pellegrini verso la Palestina, mentre il cristianesimo si andava diffondendo sempre più a est, oltre i confini dell’Impero Romano, tanto che i nestoriani raggiunsero le coste del ...
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(lat. L. Domitius Aurelianus). - Imperatore romano (214 o 215 - 275 d.C.). Proclamato imperatore, A. si dedicò con ammirevole energia e capacità a restituire ordine e sicurezza alla compagine imperiale, [...] vescovo di Antiochia, Paolo di Samosata, dichiarò legittimo il vescovo riconosciuto dai vescovi d'Italia e di Roma. Al cristianesimo non fu però favorevole. Fu ucciso da alcuni suoi ufficiali fra Perinto e Bisanzio, mentre si accingeva a una campagna ...
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Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo umano con ciò che esso ritiene sacro, in particolare con la divinità, oppure il complesso dei dogmi, dei precetti, dei riti che [...] genitori); malgrado i caratteri specifici del concetto romano di religio (religiosum, in latino, è distinto da sacrum), con il cristianesimo il termine si è esteso a tutto quanto riguardava il rapporto dell’uomo con Dio. Da questo concetto d’origine ...
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cristianesimo
cristianéṡimo s. m. [dal lat. tardo Christianismus, gr. Χριστιανισμός]. – 1. La religione fondata da Gesù Cristo, nel quale i credenti riconoscono, nello stesso tempo, l’iniziatore e profeta meramente umano e il Verbo di Dio...
cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...