(o Pittavi; lat. Pictŏnes o Pictavi) Popolazione gallica stanziata nei territori dell’odierno Poitou-Charentes. Loro capitale era Limonum (od. Poitiers). Sottomessi da Cesare, i P. rimasero fedeli a Roma; [...] durante l’Impero furono compresi nella provincia di Aquitania e aderirono al cristianesimo. ...
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Figlio illegittimo (1502-1533) del penultimo re del Perù preispanico, l'Inca Huaina Capac. Usurpò il trono al fratello Huáscar nella primavera del 1532; qualche mese dopo però fu tratto in un tranello [...] e quindi condannato al rogo come idolatra, nonostante avesse pagato un ingente riscatto per la sua liberazione. Convertitosi al cristianesimo all'ultimo momento per evitare di subire la pena del fuoco (che secondo la religione incaica impediva il ...
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Storico (Berlino 1812 - Jena 1887), deputato all'Assemblea nazionale di Francoforte (1848), prof. di storia nell'univ. di Zurigo (1851-60), poi (1860) di Jena, membro del Reichstag per i nazionali-liberali [...] (1874-76). Si occupò di cronologia greca, di storia del cristianesimo, della Rivoluzione francese, e della questione tedesca nel sec. 19º. ...
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Worms
Città della Germania, nel Land di Renania-Palatinato, sul Reno. L’antica Borbetomagus fu centro celtico; occupata nel sec. 1° a.C. dai vangioni, i romani vi eressero un castellum. Nel sec. 4° vi [...] fu introdotto il cristianesimo. Centro (dal 413) del regno dei burgundi, nel 437 fu distrutta dagli unni chiamati da Ezio. Fu poi occupata dagli alemanni e nel 496 dai franchi. Ricostruita dai Merovingi, fu scelta da loro come residenza, prediletta ...
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Kaffa
Antico regno dell’Etiopia sudoccidentale. Fondato all’inizio del 15° sec., fu il maggiore fra gli Stati sidamo. Influenzato dall’islam, presente specialmente nella casta mercantile, fu tributario [...] dell’impero d’Etiopia dal sec. 16° e accettò formalmente il cristianesimo, che tuttavia decadde con l’indebolirsi del controllo etiopico nei secoli successivi. Area di origine del caffè, cui dà il nome, fu centro di traffico per schiavi e avorio. ...
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Moglie (n. 1790 circa - m. Tananarive 1861) del re Radama I, gli successe nel 1828. Decisa a opporsi alla penetrazione europea, ruppe gli accordi presi dal marito con gli Inglesi, espulse dall'isola gli [...] stranieri e fece uccidere molti suoi sudditi convertitisi al cristianesimo. ...
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Figlio (n. 1008 circa - m. 1050 circa) e successore (1022) di Olaf Skötkonung; alleatosi con Olaf il Santo, re di Norvegia, sconfisse presso le coste della Scania (1026) la flotta di Canuto, re di Danimarca [...] e Inghilterra. Proseguì l'opera di diffusione del cristianesimo iniziata dal padre. ...
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(gr. Βεσσοί) Antica e bellicosa popolazione tracia, testimoniata al tempo di Filippo V di Macedonia (220-179 a.C.). Lottò contro i Romani fino alla sua sottomissione, nell’epoca di Augusto (13 a.C.). Nel [...] 4° sec. i B. cominciarono a convertirsi al cristianesimo. ...
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L’‘epoca’ di Costantino e il Tardoantico
Andrea Giardina
La questione costantiniana si pose nella stessa età di Costantino. Se ci si riferisce al problema classico, oggi largamente superato, della sincerità [...] di lingua greca e romana, ma che coinvolge al tempo stesso i ceti medi e alti; che ha nella diffusione del cristianesimo le sue motivazioni più forti, ma che prescinde per molti aspetti da essa; un grande fenomeno descrivibile secondo gli schemi più ...
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ALBERIGO, Giuseppe (Pino)
Giovanni Miccoli
Nacque a Cuasso al Monte (Varese) il 21 gennaio 1926. Il padre, Giovanni Alberto, di famiglia poverissima, era maestro elementare. Aveva partecipato alla [...] fredda” nel cuore dell’Italia centrista. La Bologna del cardinale Lercaro e del Pci che governa la città (1952-1956), in Cristianesimo nella storia, 31 (2010), pp. 851-904; G. Miccoli, L’insegnamento fiorentino di Pino Alberigo, ibid., pp. 905-925; G ...
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cristianesimo
cristianéṡimo s. m. [dal lat. tardo Christianismus, gr. Χριστιανισμός]. – 1. La religione fondata da Gesù Cristo, nel quale i credenti riconoscono, nello stesso tempo, l’iniziatore e profeta meramente umano e il Verbo di Dio...
cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...