Giacomo Leopardi: Opere, Tomo II – Introduzione
Sergio Solmi
Nel primo tomo delle Opere abbiamo offerto il Leopardi, per così dire, rivolto al pubblico, vuoi effettivamente, vuoi intenzionalmente. [...] per lui unicamente prodotto dell’irrazionale pienezza del cuore, dono gratuito, slancio eroico, «forte errore»: lo stesso cristianesimo primitivo è giustificato ai suoi occhi soltanto per aver animato la vita di nuove illusioni, in sostituzione delle ...
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Scrittore (Sebenico 1802 - Firenze 1874). Nato in una famiglia di commercianti italiani, compiuti i primi studî nel seminario di Spalato, nel 1817 si trasferì per gli studî di legge a Padova, dove conobbe [...] Al dibattito politico prese parte con numerosi scritti, tra cui i cinque libri Dell'Italia, ispirati a un generico cristianesimo sociale (l'opera, terminata in Francia, per poter entrare negli stati italiani comparve col tit. di Opuscoli inediti di ...
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Scrittore inglese (Dublino 1667 - ivi 1745). Considerato uno tra i massimi esponenti della letteratura inglese, autore di una prosa caratterizzata da una vivace vena satirica che egli rivolse spesso verso [...] and modern learning di Temple mettendo in ridicolo gli scrittori moderni, e A tale of a tub, parodia allegorica del cristianesimo nelle sue varie forme dogmatiche ed ecclesiastiche, che impedì poi la nomina di S. al vescovato. Ottenne quindi la ...
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Uomo politico, cronista e poeta spagnolo (Vitoria 1332 - Calahorra 1407). Di famiglia nobile e potente, fu introdotto dal padre a corte, dove svolse con alterne vicende incarichi di prestigio, pur nell'avvicendarsi [...] del sec. 14º. Di contenuto molto vario, religioso, politico, etico, vi si trovano pagine che espongono le basi del cristianesimo, altre che trattano del governo della repubblica, altre ancora di meditazione sui vizi e sulle virtù, ecc. Esso ha una ...
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Iside e Osiride
Tommaso Gnoli
Amore e risurrezione nell'antico Egitto
Figli del Cielo e della Terra, poi sposi, Iside e Osiride mettono in scena nel mito di cui sono protagonisti la rappresentazione [...] nuovo amante, Marco Antonio, ma il culto egiziano rimase notevolmente diffuso in tutto l'impero. Fu solamente il cristianesimo che, tramite una vera e propria persecuzione, riuscì lentamente a sradicare questa fede profonda e diffusa.
Il mito sopra ...
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Umanista (Rotterdam 1466 o 1469 - Basilea 1536); tradusse il nome Geert Geertsz nell'altro umanistico, con cui è universalmente noto, di Desiderius Erasmus. Orfano di padre e di madre, entrò a 12 anni [...] : sotto l'impulso della Riforma denunciante le antitesi che l'Umanesimo tentava di conciliare, il cristianesimo protestante e il cristianesimo cattolico costringevano a una scelta decisiva. L'esitazione di Erasmo, la sua insistenza nel compromesso ...
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Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.
Storia
L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo [...] di grandi figure e di orientamenti originali, interessa soprattutto per quello che ha tramandato dell’antichità classica, per la storia del cristianesimo e ancor più per i molteplici rapporti che l’Impero B. ha avuto con l’Occidente e l’Oriente. Per ...
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BEONIO-BROCCHIERI, Vittorio
Arturo Colombo
Nacque a Lodi il 4 maggio 1902. Figlio unico di Augusto e di Carmela Boggiali, compì gli studi al liceo classico della città natale; poi, all'università di [...] storia delle dottrine politiche, in Ricerche filosofiche, V (1935), pp.68-71; M. Torelli, rec. a La dottrina politica del Cristianesimo (Trattato di storia delle dottrine politiche, IV), in Quaderni di cultura e storia sociale, II (1953), n. 5-6, pp ...
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AMASEO, Girolamo (Hieronymus Amaseus, anche Lucius Hieronymus)
Giampaolo Tognetti
Nacque a Udine il 10 sett. 1467, figlio di Giovanni e fratello minore di Leonardo e Gregorio. Insieme a quest'ultimo [...] e l'Asia, mentre Ferdinando d'Aragona, occupando l'Africa, avrebbe completato la riduzione di tutto il mondo sotto il Cristianesimo.
Il Vaticinium era quasi l'adattamento e il travestimento, in esametri dalle forme e immagini epico-classiche, delle ...
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Filosofo e scrittore latino (n. Cordova 4 a. C. - m. 65 d. C.). Figlio di Seneca il Retore, compì i suoi studî a Roma, con Papirio Fabiano, retore e filosofo stoico, lo stoico Attalo, il cinico Demetrio [...] per il dramma elisabettiano inglese.
Corrispondenza tra Seneca e s. Paolo. - La convinzione dei rapporti tra S. e il cristianesimo si convalidò presto in una raccolta di 14 lettere apocrife che i due si sarebbero scambiate; i temi trattati (questioni ...
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cristianesimo
cristianéṡimo s. m. [dal lat. tardo Christianismus, gr. Χριστιανισμός]. – 1. La religione fondata da Gesù Cristo, nel quale i credenti riconoscono, nello stesso tempo, l’iniziatore e profeta meramente umano e il Verbo di Dio...
cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...