La scienza bizantina e latina. Introduzione
John D. North
Introduzione
Gli storici della scienza medievale che tentino d'individuare il nome del primo esponente moderno della loro disciplina rischiano [...] in Egitto; Abrāhām ibn ῾Ezrā, che viaggiò e operò in Italia e nella Francia meridionale; Pietro Alfonsi, che si convertì al cristianesimo e per un certo periodo lavorò al servizio del re d'Inghilterra Enrico I. La maggior parte del lavoro necessario ...
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Filosofie e teologie politiche
Neoplatonismo e politica da Plotino a Proclo
Riccardo Chiaradonna
I secoli III-V sono l’epoca del ‘neoplatonismo’, l’ultima filosofia in un contesto religioso pagano, [...] farlo per gli altri autori tardoantichi. La sua opera appare come un’organica difesa della tradizione ellenica contro il cristianesimo, e questo carattere complessivo dà conto di punti apparentemente distanti come, da un lato, l’interesse per i culti ...
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Calvino, Giovanni
(propr. Jean Cauvin) Riformatore religioso francese (Noyon, Oise, 1509-Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e segretario del vescovo Charles de Hangest, C. studiò a Parigi [...] Riforma si riallacciasse alla Scrittura e alla patristica, vi espose i fondamenti di fede e i principi morali del cristianesimo seguendo la tradizione quanto alla forma; sostenne però la trascendenza di Dio rispetto all’intelligenza umana, ne affermò ...
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cosmopolitismo
Marzia Ponso
Essere cittadini del mondo
Il cosmopolitismo è un indirizzo di pensiero che attribuisce a ciascun individuo la cittadinanza del mondo, ritenendo irrilevanti le distinzioni [...] da Rotterdam sostenne che la comunità universale degli uomini si fonda non soltanto sull'universalismo del cristianesimo, ma anche, come insegnarono gli stoici, sulla comune natura razionale. La filosofia settecentesca dell'Illuminismo rappresentò ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Introduzione
Javier Teixidor
Introduzione
Il siriaco è un dialetto aramaico che nel I sec. d.C. era parlato nel nord della Siria e, nell'Alta Mesopotamia, nella regione [...] 'VIII sec., il primo a utilizzare la notazione vocalica nella sua traduzione siriaca dell'Iliade.
Edessa ha conosciuto presto il cristianesimo, probabilmente verso la metà del II sec., ma la sua fede non fu, a quanto pare, quella della Grande Chiesa ...
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Il comunismo
Massimo L. Salvadori
Per comunismo si intende una dottrina la quale sostiene che il massimo benessere per l’umanità è conseguibile unicamente mediante la formazione di una società basata [...] setta ebraica degli esseni (2° sec. a.C.-1° sec. d.C.). L’ideale della comunione dei beni fu altresì presente nel cristianesimo delle origini, come testimoniano gli Atti degli apostoli e il pensiero di s. Agostino (354-430) e di s. Ambrogio (340 ca ...
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CATTANEO (Cattani), Andrea (Andrea da Imola)
Carlo Colombero
Originario di Imola, non se ne conoscono le date di nascita e di morte: la sua attività fu quella di filosofo e di medico. Dalle Deliberazioni [...] De anima di Aristotele: svolse il suo corso conformandosi alla dottrina di Avicenna, da lui ritenuta la più vicina al cristianesimo. E al pensiero di Avicenna s'ispira pure il suo Opus de intellectu et de causis mirabilium effectuum, che costituisce ...
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Contrattualismo
John Dunn
Introduzione
L'idea di contratto o accordo ha avuto un ruolo centrale nel pensiero politico occidentale in due importanti momenti storici e in relazione a due questioni fondamentali. [...] 'influsso di tale spinta egualitaria si è esteso molto al di là dei limiti territoriali all'interno dei quali il cristianesimo si era affermato di fatto come dottrina religiosa predominante. Nella maggior parte dei paesi del globo il criterio formale ...
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Positivismo e neopositivismo
Pietro Rossi
di Pietro Rossi
Positivismo e neopositivismo
Positivismo e società industriale
Il rapporto con il processo di costituzione delle scienze sociali è essenziale, [...] e dallo sviluppo della scienza moderna; la Riforma protestante ha poi significato la rottura dell'unità del cristianesimo, e la cultura illuministica ne ha scosso definitivamente i fondamenti. Occorre perciò costruire un nuovo sistema, organizzato ...
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Sentimento di viva affezione verso una persona, che si manifesta come desiderio di procurare il suo bene e di ricercarne la compagnia.
Filosofia
Nella tradizione filosofica occidentale, il concetto di [...] e l’opposto motivo greco della divinità amata e inerte nella sua autocoscienza, riportato nell’ambito del cristianesimo dalla progressiva adozione delle concezioni aristoteliche. Il concetto più propriamente greco e platonico dell’eros riaffiora nel ...
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cristianesimo
cristianéṡimo s. m. [dal lat. tardo Christianismus, gr. Χριστιανισμός]. – 1. La religione fondata da Gesù Cristo, nel quale i credenti riconoscono, nello stesso tempo, l’iniziatore e profeta meramente umano e il Verbo di Dio...
cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...