Antica popolazione slava, stanziata nell’odierno Meclemburgo e nell’Holstein. Tributari del re di Germania ai tempi di Enrico I, tornarono indipendenti nel 983. La loro germanizzazione e conversione al [...] cristianesimo avvenne sotto Enrico il Leone (12° sec.). ...
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Re della dinastia indo-partica, che regnò nell'India settentrionale nel sec. 1º d. C. Secondo un'antica tradizione, sarebbe giunto allora in India san Tommaso apostolo, e avrebbe convertito al cristianesimo, [...] tra gli altri, il re stesso ...
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Filosofo e teologo ebreo (secc. 9º-10º); visse in Mesopotamia e Persia e scrisse in arabo un trattato di filosofia religiosa dal titolo Venti capitoli, e due opere polemiche contro il Cristianesimo, di [...] cui rimane solo un frammento ...
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Monaco a Lindisfarne (m. nel 672), fu (664) abate di Lastingham e quindi (665-669) vescovo di Lindisfarne. In Mercia dal 670, vi fondò nuclei monastici e contribuì alla diffusione del cristianesimo. Festa, [...] 2 marzo ...
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È quel ramo della storia delle religioni che studia le credenze intorno agli spiriti o demoni a qualsiasi categoria essi appartengano. Nel cristianesimo la parola si riferisce esclusivamente agli spiriti [...] maligni. V. demoni e spiriti; satana; magia; streghe ...
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Religione
Rito segreto e oggetto sacro del rito; per estensione, realtà o verità nascosta, in alcuni casi trattata come dogma perché ritenuta rivelata da Dio.
Religioni antiche
Nell’antichità le religioni [...] e significa anche l’insondabile realtà divina, il simbolo di una verità religiosa, l’operare di una potestà ineffabile. Il cristianesimo primitivo mantiene questa gamma di significati, ma usa il termine m. anche per indicare, con valore mutuato dalla ...
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Scrittore ecclesiastico originario di Vita nella Bizacena, appartenente al clero di Cartagine tra il 481 e il 484, autore di una Historia persecutionis Africanae provinciae (484), importante per la storia [...] del cristianesimo africano durante l'invasione vandalica. Successivamente fu vescovo della stessa Vita, o di altra sede africana. ...
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Nacque con tutta probabilità ad Atene (cfr. Epifanio, Adv. haer. 32, n. 6) tra il 145-150 da genitori pagani. Non si conoscono le circostanze della sua conversione al cristianesimo. Intraprese nella giovinezza [...] : di qui ritorni, ripetizioni, digressioni che ne rendono pesante la lettura.
L'opera principale è una grande introduzione al cristianesimo, di cui C. stesso ci dà il disegno nell'introduzione al Pedagogo. Essa comprende tre parti: il Protreptico, il ...
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Brāhma-Samāj Setta religiosa dell’India moderna, fondata a Calcutta nel 1828 da Rām Mohan Ray (1774-1833). Dopo uno studio profondo della religione brahmanica, dell’islamismo, del buddhismo e del cristianesimo, [...] Ray ravvisò nelle Upaniṣad la somma di ogni sapere, che doveva concretizzarsi in un monoteismo purificato di ogni elemento estraneo alle sue origini (culto delle immagini, usanze rituali ecc.) ...
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Archeologo e storico (Glasgow 1851 - Bournemouth 1939), prof. nell'univ. di Aberdeen (1886-1911); si occupò soprattutto di geografia antica e di archeologia dell'Asia Minore. Studiò anche la diffusione [...] del cristianesimo in quelle regioni. Fra le opere: Historical geography of Asia Minor (1890); Pauline and other studies in early christian history (1906); Asianic elements in greek civilization (1927). ...
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cristianesimo
cristianéṡimo s. m. [dal lat. tardo Christianismus, gr. Χριστιανισμός]. – 1. La religione fondata da Gesù Cristo, nel quale i credenti riconoscono, nello stesso tempo, l’iniziatore e profeta meramente umano e il Verbo di Dio...
cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...