Teologo, filosofo e storico tedesco (Aunstetten, Augusta, 1865 - Berlino 1923). Centrale nella riflessione di T. è il rapporto tra religione e storia: egli portò la speculazione teologica sul piano storicistico, [...] (1912), la sua principale opera storica, è un tentativo di individuare nel socialismo la caratteristica etica del cristianesimo, di fronte ai nuovi ideali della civiltà contemporanea. Come teorico della storiografia, T. polemizzò contro le troppo ...
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Espressione coniata dal teologo agostiniano A. Steuco (De perenni philosophia, 1540), che riprendendo motivi di M. Ficino e G. Pico della Mirandola (soprattutto quello relativo all’accordo tra la prisca [...] rinascimentale, tra filosofia e religione, il tema della p. era volto soprattutto a dimostrare la verità e la superiorità del cristianesimo, di cui gran parte del pensiero precedente (e in particolare quello di Platone) avrebbe colto il più intimo ed ...
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Scrittore del quale non si hanno notizie, conosciuto come autore di una Vita di Porfirio, vescovo di Gaza: l'opera è un interessante documento per la storia della lotta tra cristianesimo e paganesimo in [...] Gaza agli inizî del sec. 5º, ma nella redazione pervenutaci è certo stata manipolata e corretta (sopprimendo per es. i rapporti tra Porfirio e gli origenisti) da un più tardo scrittore ...
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Filosofo, polemista, letterato, oratore (Poitiers 1826 - Parigi 1887). Seguace di V. Cousin, in polemica con le correnti filosofiche del suo tempo, propugnò un ritorno allo spiritualismo e ai valori del [...] cristianesimo. Fra le sue opere: L'idée de Dieu et ses nouveaux critiques (1864), Le matérialisme et la science (1868), Le pessimisme au XIXe siècle. Leopardi, Schopenhauer, Hartmann (1878), ecc. ...
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Principe (n. 846 - m. 870) della Grande Moravia della dinastia dei Mojmiridi; ottenne dall'imperatore bizantino Michele III l'invio in Moravia degli apostoli Cirillo e Metodio, che introdussero il cristianesimo [...] presso le stirpi slave. Sotto di lui il paese ottenne anche l'autonomia ecclesiastica con la nomina di Metodio ad arcivescovo di Moravia e Pannonia ...
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MIKA'ĒL, Negus
Enrico Cerulli
Capo abissino, che ebbe una parte importante negli avvenimenti in Etiopia nell'ultimo cinquantennio. Già musulmano (col nome di Mohammed ‛Alī), poi convertito al cristianesimo [...] dal negus Giovanni IV, ottenne la nomina a capo dei Wollo Galla, sua gente di origine. Nominato rās da Menelik II, di cui sposò la figlia Shawā Raggā, ottenne nel 1908 che il fanciullo, Iyāsu, nato da ...
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salvezza
Giovanni Fallani
Nel senso teologico s. significa la liberazione dal peccato e il conseguimento del bene ultimo nell'al di là, per opera della grazia. La soteriologia, problema fondamentale [...] come a un bivio tra la civiltà terrena dell'età greco-romana e gli acquisti e le certezze soprannaturali del cristianesimo. Proprio con il tema del Limbo, partendo da una rappresentazione poetica, come ben vide il Montanari, degli antichi pagani e ...
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Filologo classico inglese (n. Portsmouth 1902 - m. 1963); prof. di storia delle religioni nella Harvard university (dal 1930), studioso del mondo religioso dell'epoca ellenistico-romana, in relazione anche [...] al cristianesimo. Fra le opere: Early gentile christianity and its hellenistic background (1908); Conversion (1933; trad. it. 1985); St. Paul (1938); Hermès Trismégiste (2 voll., 1946-54). Postumi Essays on religion and the ancient world (2 voll., a ...
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PALGRAVE, Sir Francis
Florence M. G. Higham
Storico inglese, nato a Londra nel luglio 1788, ivi morto il 6 luglio 1861. Figlio dell'israelita Meyer Cohen, si convertì al cristianesimo nel 1823 e sposò [...] Elizabeth Turner, assumendo il cognome dalla famiglia della suocera. Entrò nell'avvocatura nel 1827, ma si occupò principalmente di letteratura, collaborando regolarmente all'Edinburgh Review e alla Quarterly ...
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L’incarico di diffondere un messaggio religioso conferito a determinati individui (missionari) dal fondatore di una religione o da chi ne ha avuto da lui delega o di lui ha la rappresentanza.
M. cattoliche
La [...] metà del 17° sec.; in quel tempo, fra l’altro, il puritano J. Eliot iniziò la predicazione del cristianesimo fra la popolazione nativa dell’America Settentrionale. In Inghilterra, la prima società missionaria, la Società della fede cristiana per ...
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cristianesimo
cristianéṡimo s. m. [dal lat. tardo Christianismus, gr. Χριστιανισμός]. – 1. La religione fondata da Gesù Cristo, nel quale i credenti riconoscono, nello stesso tempo, l’iniziatore e profeta meramente umano e il Verbo di Dio...
cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...