(arabo Nūba) Regione dell’Africa nord-orientale, divisa tra l’Egitto e il Sudan, attraversata longitudinalmente dal Nilo, limitata a N dalle cateratte di Assuan, a E dal Mar Rosso, a S dalla confluenza [...] millennio a.C.) si assiste a una diffusa differenziazione sociale attestata dalle evidenze funerarie, in cui prevalgono ceramiche a un vescovo nel 1372, epoca in cui il cristianesimo si riteneva completamente sommerso dall’Islam. Numerose incursioni ...
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Nome assunto da Joseph Ratzinger (Marktl am Inn, Baviera, 1927 - Città del Vaticano 2022) dopo la sua elezione papale. Entrato in seminario nel 1939, dal 1946 al 1951 ha studiato filosofia e teologia a [...] Caritas in veritate (29 giugno 2009), la prima enciclica «sociale» di B. XVI, sono affrontati i grandi problemi la rinuncia al pontificato; il suo testamento spirituale è stato pubblicato postumo, sotto il titolo Che cos'è il cristianesimo (2023). ...
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Imperatore romano (Leptis Magna 146 d. C. - Eboraco 211). Africano d'origine, e di famiglia appartenente all'ordine equestre, aveva percorso la carriera senatoria quale questore (170-71), legato proconsolare [...] netti il problema del loro peso sociale e nel contempo della compattezza imperiale; se S. S. li favorì col riconoscimento dei collegia tenuiorum, si ricorda d'altra parte un suo divieto di conversione al cristianesimo e al giudaismo, con conseguenti ...
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Storico (Putney, Surrey, 1737 - Londra 1794). Figlio di un'agiata famiglia, frequentò il Magdalen College di Oxford. Dopo la sua conversione al cattolicesimo, completò i suoi studî a Losanna sotto la tutela [...] parti, dove G. studiava la ragione del diffondersi del cristianesimo e del venir meno delle istituzioni romane. Si attribuisce a naturale dei suoi istituti politici e della struttura sociale. Ma pur riconoscendo la funzione positiva del Medioevo ...
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(o Sassanidi) Dinastia iranica che regnò nella Persia dalla caduta del regno partico degli Arsacidi (224 d.C.) alla conquista araba (640 ca.). Al primo sovrano, Ardashīr, nipote dell’eponimo Sāsān, successero [...] zoroastrismo come religione di Stato, perseguitò il cristianesimo e il manicheismo, promosse un’intensa attività culturale dei re dell’Iran. Le profonde riforme politiche e sociali volute da Ardashīr I ebbero senz’altro un riscontro visibile ...
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Popolazione germanica nominata la prima volta quando Caracalla li combatté sul Meno (213 d.C.). Gli A. (al cui interno gli Svevi dovevano costituire il gruppo più vasto), dopo una prima invasione della [...] (Pactus Alamannorum e Lex Alamannorum). La loro conversione al cristianesimo fu iniziata da s. Colombano (fino al 612) e , con orientamento est-ovest e disposte secondo lo status sociale del defunto, così che gli individui abbienti erano deposti ...
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RAZZISMO
. Neologismo (dal francese racisme, da race), attestato in Italia fin dal 1935, diffuso dal 1938 in poi, per indicare: a) le dottrine che pongono a fondamento della storia politica, sociale, [...] sovrano e indipendente, in tutte le sfere della vita sociale, dall'economia alla religione, mediante una legislazione e creatrice della civiltà europea nonostante le insidie del cristianesimo, conquistatrice del mondo, scopritrice di nuovi continenti ...
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Termine che, nel linguaggio politico, designa l'atteggiamento di contestazione e dissidenza assunto, a titolo personale e/o di gruppo, all'interno di organizzazioni partitiche, religiose o statuali, caratterizzate [...] che pacifiste, per i forti connotati derivanti dal cristianesimo protestante.
Difficile è stabilire con esattezza la data dell'Est, a cura di A.J. Liehm, Venezia 1977; Dissenso e socialismo, a cura di V. Strada, Torino 1977; Voci di sotto le macerie, ...
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HAITI
Giandomenico Patrizi
Carlo Amadei
Eugenio Ragni
(XVIII, p. 319; App. I, p. 705; II, I, p. 1175; III, I, p. 805; IV, II, p. 127)
Tra i censimenti del 1971 e del 1982 la popolazione è salita da [...] fra neri e meticci a quello religioso tra cristianesimo e tradizione vudu. Ma è indubbiamente da (1987); G. Victor (n. 1958), divertente e però amaro descrittore di realtà sociali in d'Albert Buron ou profil d'une Elite (1988), Sonson Pipirite. Profil ...
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THAILANDIA
Peris Persi
Martina Teodoli
Irma Piovano
Roberto Ciarla
Stefania Parigi
(App. III, II, p. 952; IV, III, p. 640)
Ha una popolazione di 59.095.419 ab. (stima 1994), con un incremento medio [...] dominante (95%) rispetto ad altre religioni (islamismo: 3,8%; cristianesimo: 0,5%). La densità media, di 115 ab./km2, tra i principali partiti del paese: i moderati Partito di Azione Sociale (PAS) e Partito Democratico (PD) e il conservatore Nazione ...
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cristiano-sociale
agg. – Denominazione di alcuni partiti e formazioni politiche costituitisi in Italia e in altri Paesi, in vari momenti storici, e caratterizzati dalla comune convinzione di risolvere i problemi sociali sulle basi etiche del...
patto s. m. [lat. pactum, der. di pacisci «patteggiare» (che ha la stessa radice di pax pacis «pace»), part. pass. pactus]. – 1. a. In genere, convenzione, accordo fra due persone o fra due parti: fare, concludere, stringere un p. con qualcuno...