Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Cesare Baronio
Vincenzo Lavenia
«Formidabile […] autore di un’opera che è presente in tutte o quasi tutte le […] biblioteche» (Cantimori 1975, p. 272), campione di una ricostruzione del passato priva [...] Bellarmino e Silvio Antoniano, di rivedere il Martirologio per la riforma del calendario e della liturgia. Fu allora che mise in secolo. I Normanni sono lodati per aver restaurato il cristianesimo in Sicilia e per le crociate; ma alle loro conquiste ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] legittima e regolare dei poteri costituiti.
Religione
Nella storia del cristianesimo, si parla di r. a proposito di quei movimenti di nuovi progetti. Tra i rari esempi in ambienti non riformati, sono in Italia le chiese valdesi del Ciabas e di ...
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Concilio universale, fra i più importanti della Chiesa cattolica (1545-63).
A premere per la convocazione di un concilio era stato soprattutto Carlo V, già al tempo di Clemente VII: per il suo disegno [...] .
Dal Concilio emersero le linee fondamentali del cristianesimo cattolico, operanti per quasi 4 secoli e nettamente dottrinale delle confessioni protestanti. L’attuazione del programma di riforma deciso a Trento, contro le opposizioni del potere ...
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STORIOGRAFIA (v. storia, XXXII, p. 771; App. III, 11, p. 846)
Arnaldo Momigliano
Nel cercare di fermare quelle che sono le caratteristiche più salienti del lavoro storiografico degli ultimi quindici [...] d'importanza internazionale, che combina un marxismo riformato con molti suggerimenti del gruppo francese delle al tempo di Gesù, dei documenti gnostici di Egitto per il cristianesimo del 2° secolo e dei vari ritrovamenti di testi manichei, fino ...
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VALENZA (sp. Valencia, A. T., 41-42)
Clarice EMILIANI
José F. RAFOLS
Federico PFISTER
Nino CORTESE
Marina EMILIANI SALINARI
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Città della Spagna orientale, la terza dopo Barcellona e Madrid per [...] ebbe breve vita, ché a restituirlo definitivamente al cristianesimo pensò Giacomo d'Aragona, al quale i trattati da parte dello stesso re la concessione del Fuero (1240), che fu poi riformato nel 1251, nel 1261, nel 1271, e che nelle Cortes del 1330 ...
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Gregorio XIII
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° gennaio 1501, quinto figlio di Cristoforo, ricco mercante della città, e di Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza all'Università [...] da utilizzare per la penetrazione del cristianesimo tra le popolazioni mussulmane e pagane 80-1, 89-90, 96; Id., La nunziatura di Madrid, la Curia romana e la riforma postridentina nella Spagna di Filippo II, in Kurie und Politik, pp. 39-40, 48-52, ...
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Africanismo
Basil Davidson
sommario: 1. Significati e origini del concetto. 2. Il movimento panafricano. 3. La maturità scientifica. 4. Questioni metodologiche. 5. Idee e programmi di unità continentale. [...] - semper aliquid novi". In seguito, dopo la nascita del cristianesimo, l'Africa sarebbe stata considerata anche terra d'origine di le quali avevano il controllo in ogni settore, le riforme nigeriane del 1976 crearono per decisione del Parlamento non ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] così uno spunto storiografico forse non abbastanza raccolto nella pur vastissima letteratura su Chiesa e Riforma.
64 E. Buonaiuti, Storia del Cristianesimo, III, cit.
65 Su un modello pretridentino e un modello postridentino di santità individuabili ...
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Minoranze cristiane nell'Italia unita
Paolo Ricca
Che cos’è una ‘minoranza cristiana’?
‘Minoranza cristiana’ è una categoria non facile da circoscrivere per la varietà e complessità dei fattori che [...] assumendo venature apocalittiche: la categoria di apostasia divenne chiave di lettura del cristianesimo storico, considerato ormai irrecuperabile; nessuna riforma avrebbe potuto salvarlo in quanto era irrimediabilmente perduto. L’unica scelta ...
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Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] si era però spenta, anche in Italia, la richiesta di una riforma della cristianità, invocata, del resto, anche dal re di Francia Luigi dai territori iberici degli Ebrei non convertiti al cristianesimo e la persecuzione dei conversos che si riteneva ...
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riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...
millenarismo
s. m. [der. di millenario]. – 1. a. Nella storia del cristianesimo, la credenza e l’attesa (detta anche chiliasmo) del regno di Cristo in terra, prima del giudizio finale, riservato ai soli giusti e, secondo la maggior parte dei...