Stato dell’Europa centro-settentrionale. Il suo territorio comprende la maggior parte della penisola dello Jylland, il cui lembo più meridionale appartiene alla Germania, e alcune centinaia di isole. La [...] H. Tausen che raccolse intorno a sé la prima comunità protestante, come P. Palladius che organizzò la nuova chiesa e sottopose creando stili e atmosfere sempre nuovi.
La conversione al cristianesimo (950-1050) portò alla costruzione in Danimarca di ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa nord-occidentale, affacciato per i 3400 km del suo perimetro costiero sull’Oceano Atlantico e sui mari dipendenti (di Barents, di N., del Nord), mentre per via di terra confina a NE con [...] di vita dei popoli germanici, prima della conversione al cristianesimo. Essa si espresse attraverso forme peculiari come il carme 1966, dalla rivista studentesca Profil, si leva una protesta contro il modernismo come fenomeno borghese, e si annuncia ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa centrale. Confina a O e NO con la Germania, a S con l’Austria, a SE con la Slovacchia e a NE con la Polonia.
Il suo territorio, corrispondente a quello delle due regioni storiche della [...] ,8%) si affianca una tradizionale, attiva piccola minoranza protestante e di hussiti (2,1%), oltre ai non coincidere con la conversione delle società ceche e slovacche al cristianesimo (863). Nella produzione poetica più antica si trovano numerosi ...
Leggi Tutto
Nome che designa le tribù germaniche di Angli, Sassoni e Iuti che dalle regioni dell’Elba e del Weser migrarono nella Britannia nei sec. 5° e 6°. I primi colonizzarono l’Anglia orientale e le regioni settentrionali [...] durante il regno di Edvino, i nobili si convertirono al cristianesimo, che aveva cominciato a diffondersi alla fine del 6° sec , specie per la scultura e la pittura, dell’iconoclastia protestante. Tra le stirpi meno romanizzate, gli A. portarono nei ...
Leggi Tutto
Storico (Putney, Surrey, 1737 - Londra 1794). Figlio di un'agiata famiglia, frequentò il Magdalen College di Oxford. Dopo la sua conversione al cattolicesimo, completò i suoi studî a Losanna sotto la tutela [...] di un pastore protestante. Nasce in lui, in questi anni (1754-58), la passione per l'erudizione e soprattutto per la cultura parti, dove G. studiava la ragione del diffondersi del cristianesimo e del venir meno delle istituzioni romane. Si attribuisce ...
Leggi Tutto
Cittadina della Gran Bretagna, nel Galles meridionale. Il castello, fondato alla fine dell’11° sec., fu distrutto da O. Cromwell nel 1648; restaurato dopo il 1928, conserva un torrione del 13° secolo.
La [...] dai Romani e poi dagli Irlandesi, divenendo un centro del cristianesimo celtico; dopo la conquista normanna, nel 1092 fu data San Quintino (1557). Sotto Elisabetta I fu fautore del partito protestante. Di questa casa, che tenne da allora il titolo, ...
Leggi Tutto
La nozione di a. consiste specificamente nella distribuzione della capacità di scrivere e di leggere nelle diverse età e società dalle origini della scrittura sino ai giorni nostri; in quanto tale essa [...] a un uso limitato della cultura scritta; con il Cristianesimo, però, forme ''popolari'' di testi scritti cominciarono Il fenomeno fu molto più pronunciato e rapido nei paesi protestanti, sia pure con fluttuazioni rilevanti nel tempo e nette differenze ...
Leggi Tutto
CLEMENTE XIV, papa
Mario Rosa
Giovan Vincenzo Antonio Ganganelli nacque il 31 ott. 1705 a Sant'Arcangelo di Romagna (Forlì) nella legazione di Romagna da Lorenzo e da Angela Serafina Macci (o Mazzi) [...] (1773), o a contatti con le piccole corti protestanti tedesche attraverso le quali C. XIV intese cautamente bilanciare Gesù, che "contiene in germe l'idea fondamentale del Cristianesimo civile accomodato all'età moderna", diviene "l'autore che ...
Leggi Tutto
ALBERIGO, Giuseppe (Pino)
Giovanni Miccoli
Nacque a Cuasso al Monte (Varese) il 21 gennaio 1926. Il padre, Giovanni Alberto, di famiglia poverissima, era maestro elementare. Aveva partecipato alla [...] non citate nel testo si ricordano inoltre:
La riforma protestante. Origini e cause, Brescia 1977; Chiesa conciliare. Identità e significato del conciliarismo, Brescia 1981; Il cristianesimo in Italia, Roma-Bari 1989; Nostalgie di unità. Saggi ...
Leggi Tutto
LEONE X, papa
Marco Pellegrini
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dic. 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini.
Oltre agli insegnamenti del precettore Gregorio da Spoleto, [...] vendita di indulgenze, ma quando tale operazione suscitò proteste, lasciò che il cantiere si arrestasse. Dentro congiura dei cardinali contro L. X, Firenze 1957; F. Gilbert, Cristianesimo, umanesimo e la bolla Apostolici Regiminis del 1513, in Riv. ...
Leggi Tutto
protestantesimo
protestantéṡimo (raro protestantismo) s. m. [der. di protestante]. – 1. L’insieme delle confessioni e dei movimenti cristiani che traggono origine, direttamente o indirettamente, dalla Riforma protestante (il termine fa riferimento...
martire
màrtire s. m. e f. [dal lat. tardo (eccles.) martyr -y̆ris; gr. μάρτυς -υρος, propr. «testimone»]. – 1. Nel cristianesimo primitivo, parola che designò in un primo tempo gli apostoli, cioè i testimoni qualificati della vita e della...