Il sogno protestante
Silvana Nitti
Alla metà dell’Ottocento l’Inghilterra («questa infaticabile creatrice d’autonomie», come scrisse Giuseppe Gangale)1 dedicava un’attenzione tutta particolare all’Italia. [...] dopo la Guerra civile, e custode – non da sola, ma nemmeno in posizione secondaria – dello «spirito del cristianesimo», ovviamente protestante, che quello sviluppo aveva permesso, e ne garantiva la continuità.
«L’arrivo in America di milioni di ...
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La religione rivelata da Gesù Cristo, che è in pari tempo fondatore del c. e oggetto di adorazione. Alcuni caratteri del c. (religione divinamente rivelata, dogmatica, missionaria, universalistica, soteriologica [...] Vaticano II.
Secondo le stime è di religione cristiana il 33,03% della popolazione mondiale (17,33% cattolici, 5,8% protestanti, 3,42% ortodossi, 1,23% anglicani, 5,25% altri). I cristiani sono prevalenti nella maggior parte dei paesi europei, con ...
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Il termine ἐκκλησία, che nel greco classico denota un’assemblea politica, è usato nelle parti più recenti della versione greca dell’Antico Testamento detta dei Settanta come equivalente dei termini ebraici [...] ma ne acquista addirittura una fondamentale con l’avvento del cristianesimo e della Chiesa cattolica. La dottrina dominante si è 1438 e si consolidarono nel 16° sec. con la Riforma protestante e la costituzione di Chiese nazionali con a capo i ...
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Ecologia
Ambiti di tolleranza o limiti di tolleranza,, l’ampiezza o i limiti, inferiore e superiore, di una particolare variabile ambientale entro cui un organismo può sopravvivere. Organismi con ampi [...] essere stato ripreso in Inghilterra da Herbert of Cherbury e nella Germania protestante da varie accademie, si affermò nel movimento del deismo che identificava il cristianesimo, epurato da dogmi e misteri, con la stessa religione naturale.
Negli ...
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Stato dell’Europa settentrionale, costituito dalle regioni orientali della Penisola Scandinava, dalle isole baltiche di Gotland e Öland e da altre minori. Confina a NO e a O con la Norvegia, a NE con la [...] Lo zio di Sigismondo, il duca Carlo, fervente protestante, approfittò subito della lontananza del nuovo sovrano per convocare un’immagine dell’eroismo nordico pervasa a un tempo di cristianesimo e di platonismo; E.G. Geijer riecheggia nella sua ...
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Storico (Roma 1881 - ivi 1946), uno dei capi del modernismo italiano che, specialmente dopo la prima guerra mondiale, apparve quasi impersonato in lui. Sacerdote (1903), fu insegnante nel Seminario romano, [...] allora esonerato dall'insegnamento come professore di storia del cristianesimo, cattedra che teneva dal 1915, nell'università di lui considerati, come i totalitarismi, derivazioni della Riforma protestante. Contro di questa, il B. difese altresì il ...
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Chiesa Si definisce cattolica, cioè "universale", la Chiesa cristiana di Roma, a partire all'incirca dal tempo dell'Editto di Costantino (313), che stabilì che il cristianesimo era religione lecita nell'Impero [...] l'attributo di cattolica serve soprattutto a distinguere la Chiesa di Roma da altre confessioni cristiane, come quelle protestanti e ortodosse (v. fig.).
Definizione e origini
Le finalità essenziali della Chiesa cattolica sono state così definite dal ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] da nuovi metodi d'indagine critica, da parte tanto protestante quanto cattolica.
Gesù Cristo nei Vangeli
L'anno della si negò infatti la stessa esistenza storica del fondatore del cristianesimo. La reazione a questa tendenza fu elaborata in modo ...
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Formulazione di un assetto politico, sociale, religioso che non trova riscontro nella realtà ma che viene proposto come ideale e come modello; il termine è talvolta assunto con valore fortemente limitativo [...] anche il modello di uno stato evangelico disegnato dal teologo protestante J.V. Andreae nel poema didascalico Christenburg (1615) ’. Saint-Simon si faceva propugnatore di un ‘Nuovo cristianesimo’ fondato sull’etica sociale, al quale egli sperava ...
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Teologo e filosofo irlandese (Redcastle, Londonderry, 1670 - Putney 1722). Spirito inquieto, oggi maggiormente stimato che un tempo, dal punto di vista scientifico, per certe sue intuizioni critiche e [...] not mysterious (1696), in cui sostenne che nel cristianesimo non vi potevano essere dogmi inintelligibili, perché una divinità e l'Anglia libera (1701) a favore di una successione protestante sul trono inglese. A difesa poi delle sue tesi sulla natura ...
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protestantesimo
protestantéṡimo (raro protestantismo) s. m. [der. di protestante]. – 1. L’insieme delle confessioni e dei movimenti cristiani che traggono origine, direttamente o indirettamente, dalla Riforma protestante (il termine fa riferimento...
martire
màrtire s. m. e f. [dal lat. tardo (eccles.) martyr -y̆ris; gr. μάρτυς -υρος, propr. «testimone»]. – 1. Nel cristianesimo primitivo, parola che designò in un primo tempo gli apostoli, cioè i testimoni qualificati della vita e della...