L'archeologia delle pratiche cultuali. Iran
Pierfrancesco Callieri
I luoghi del culto
Nell'età del Bronzo, la cultura "transelamita" costituisce sull'altopiano iranico una koinè in cui il legame con [...] iranica una forte presenza di altre religioni, con la conseguente diffusione dei relativi luoghi di culto. Al cristianesimonestoriano, diffuso in epoca sasanide in Mesopotamia, nella Susiana, nel Fars e nella Margiana, appartengono, oltre alle ...
Leggi Tutto
amidismo (da Amida, forma giapp. del sanscr. Amitabha)
amidismo
(da Amida, forma giapp. del sanscr. Amitābha) Forma di buddhismo che ha le sue origini nella scuola cinese della Terra Pura, e in prospettiva [...] , il fedele. L’a. accetta nella sua mitologia un inferno e un paradiso. Non si escludono influenze del cristianesimonestoriano missionario e del manicheismo. Non si hanno precisi dati statistici sulle varie scuole (Jodo, Jodo Shinshi e Jishi ...
Leggi Tutto
yazidi
Gruppo religioso di origine e lingua curda, diffuso in tutto il Caucaso e soprattutto nel Kurdistan iracheno. La religione fu fondata da un propagandista di origine omayyade; secondo alcuni studiosi [...] della Rivelazione, e mescola elementi gnostici con pratiche e credenze rielaborate da religioni e sette contigue, dal cristianesimonestoriano allo sciismo al sufismo. La comunità degli y. ha un’organizzazione simile a quella delle confraternite sufi ...
Leggi Tutto
(ebr. Yĕrūshālayim; arabo Ūrushalīm o el-Quds «la città santa») Città della Palestina centrale, proclamata da Israele propria capitale unita e indivisibile nel 1980, sebbene tale status non [...] poteva competerle per essere stata luogo di nascita del cristianesimo. Solo con il Concilio di Calcedonia (451) fu Vi hanno pure autorità un vescovo copto-monofisita, un metropolita nestoriano e dal 1841 un vescovo anglicano.
Regno di Gerusalemme
Fu ...
Leggi Tutto
Stato dell’Asia sud-occidentale. Il territorio si affaccia sul Mediterraneo con un tratto costiero di 160 km e si allarga all’interno verso E e verso S per più di 600 km; confina con la Turchia a N, con [...] Phoenicia, Phoenicia Libanensis, Augusta Euphratensis.
In S. il cristianesimo si diffuse fin dall’inizio e nella capitale Antiochia i : l’occidentale o giacobitico e l’orientale o nestoriano. Nella morfologia poche sono le differenze dall’aramaico ...
Leggi Tutto
GESÙ CRISTO
Leone TONDELLI
Giuseppe FILOGRASSI
Alberto PINCHERLE
Guillaume DE JERPHANION
. Secondo la dottrina cattolica è il Figlio di Dio, seconda Persona della Trinità divina, incarnato e fatto [...] 'avvento del Regno di Dio indicante la grandiosità e rapidità della diffusione del cristianesimo (Marco, IX, 1; Luca, IX, 27); c) infine il l'aspro modo di procedere usato nei confronti di Nestorio, vi furono dei vescovi i quali non accolsero quella ...
Leggi Tutto
. Uno dei grandi gruppi etnici e linguistici in cui si divide la razza dei Semiti (v.).
Il loro nome, che è attestato in documenti cuneiformi fino dal sec. XI a. C. (v. oltre, Storia), si trova altresì [...] aramaico si fissa in lingua letteraria, e questa, grazie al cristianesimo, si diffonde in tutto l'Oriente, divenendo la lingua della differenze fonetiche e lessicali nei due rami orientale (nestoriano) e occidentale (giacobita); a esso si avvicina ...
Leggi Tutto
ASIA
C. Silvi Antonini
L'attuale distinzione, convenzionale, fra Europa e A. risale al congresso di Vienna del 1815, nel quale furono fissati i confini della Russia europea sulla linea Ural-Caspio-Caucaso [...] alla metà del sec. 3°, era stata convertita al cristianesimo da Gregorio l'Illuminatore, sul suo territorio erano sorte egli valente pittore. Infine a Kočo, le pareti del tempio nestoriano erano decorate con pitture a soggetto cristiano - per es. ...
Leggi Tutto
BIONDO Flavio
Riccardo Fubini
Nacque a Forlì da Francesca e da Antonio di Gaspare Biondi nel novembre o dicembre 1392. Il nome di famiglia, stabilito da più generazioni (cfr. la soscrizione "Blondus [...] presentatosi al concilio l'abate Andrea, inviato del patriarca nestoriano Giovanni XI, ne tradusse il discorso, volgarizzato dall'originale non si pone problema di conciliare antichità e cristianesimo in una visione storica generale; anzi la menzione ...
Leggi Tutto
PLATONE
M. Grasso
Filosofo greco (428/427-348/347 a.C.), il cui influsso fu fondamentale nel corso del Medioevo.Se appare arduo tentare di unificare gli sviluppi della filosofia medievale sotto titoli [...] già 'cristianizzato' - sia pure nel segno di un cristianesimo eterodosso - si offre come base di un'ulteriore elaborazione ibn al-Biṭrīq tradusse in arabo il Timeo; successivamente, il nestoriano Ḥunayn ibn Isḥāq (808-873) tradusse le Leggi, la ...
Leggi Tutto