Da Manin a Manin: istituzioni e ceti dirigenti dal ’97 al ’48
Michele Gottardi
Introduzione
La disputa lacerante sorta all’indomani del ’97 per ricercare e attribuire le responsabilità politiche della [...] si trovava ora a gestire le sorti del movimento liberale(23).
Oltre l’Adige, confine naturale delle province questo punto di vista, esemplare. Discendente di ebrei convertitisi al cristianesimo, padrino l’ultimo doge Ludovico Manin del quale — come ...
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Breve storia dell'anticlericalismo
Fulvio Conti
Questioni di lessico
Secondo Guido Verucci, uno dei maggiori studiosi dell’Italia laica prima e dopo l’Unità, per riprendere il titolo di un suo noto [...] settecenteschi, e persino echi savonaroliani, oltre al mito del ritorno al cristianesimo primitivo, lasciò memorie durature anche nel cattolicesimo liberale del secondo Ottocento. Naturalmente fu cosa assai diversa dall’anticlericalismo laico ed ...
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La Democrazia cristiana
Agostino Giovagnoli
La Democrazia cristiana ha occupato un ruolo centrale sia nella storia del cattolicesimo italiano – e, più in generale, dei cristiani d’Italia – sia nella [...] un quadro di valori e comportamenti che continuava a ispirarsi al cristianesimo. In questo senso, tale partito non ha solo svolto un Dc scese nuovamente al 38% dei voti, mentre il Partito liberale crebbe fino a raggiungere il 7%. Il partito di Moro e ...
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Tra Rinascimento e Controriforma: aspetti dell’identità civile e religiosa delle donne in Italia
Gabriella Zarri
Sommario: Il Rinascimento: alle radici dell’identità civile e religiosa delle donne ▭ [...] si deve invece sottolineare il diffondersi di un cristianesimo devoto di forte impronta biblico-liturgica, ma anche monache, amate da lei teneramente. Fu elemosinatrice oculta. Fu liberale in tutto, overo in parte, in maritare povere donzelle»55 ...
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I cenacoli intellettuali/2: dalla Conciliazione al concilio
Fabio Milana
Marginalità e oltranza
Il mutato clima religioso dell’Italia del primo dopoguerra appariva già ai contemporanei immediatamente [...] della coscienza, fortezza vuota di un cattolicesimo liberale ormai fuori corso, fatto spazio semmai a Giustozzi, Enrico Castelli, cit., p. 254.
93 M.M. Olivetti, Cristianesimo e filosofia nell’Università statale di Roma nel ’900, in La comunità ...
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L'Universita Cattolica per l'Italia
Maria Bocci
Un progetto nazionale
La progettazione di un ateneo cattolico nell’Italia di Porta Pia, della questione romana e del divario tra appartenenza religiosa [...] la realizzazione di quello che Maritain aveva chiamato un cristianesimo non decorativo. Si apriva così la strada alla dottrina Bologna 1979, pp. 223 segg.; M. Bocci, Oltre lo Stato liberale, cit., pp. 371-403. Per l’appuntamento del 18 aprile rimando ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] di Alfonso XIII nel 1875, aveva guardato con simpatia ai governi liberali moderati. Leone XIII due volte, nel 1882 e nel 1890, XI si preoccupava di salvare i valori essenziali del cristianesimo e insieme i diritti fondamentali dell'uomo, di liberare ...
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Burckhardt e la storiografia di lingua tedesca
Christian R. Raschle
Per farsi un’idea delle opere più importanti su Costantino il Grande pubblicate in Germania verso la fine del XIX secolo, è quasi [...] Costantino si lasci comprendere per un verso alla luce del suo rapporto con il cristianesimo, per un altro entro la cornice dei suoi ideali politici nazional-liberali, profondamente delusi dalla politica di Bismarck. L’influsso di Hegel e una visione ...
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L'editoria cattolica dall'Unita alla fine del fascismo
Albertina Vittoria
Tipografi e libri di argomento religioso dopo l’Unità
L’unificazione del paese comportò conseguenze anche sul versante della [...] tanto scrittori quanto operai, affinché spargano la luce del cristianesimo per mezzo della stampa buona, come i sacerdoti fanno perniciosa lettura. La Chiesa e la libertà di stampa nell’età liberale, Roma 2010, pp. 125 segg.
6 L. Bottaro, Censimento ...
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Costantino dal mito imperiale alla Russia post-sovietica
Adriano Roccucci
Uno come me dovrebbe essere il primo a vedere in Costantino l’uomo che porta l’Ovest all’Est, qualcuno da mettere alla pari [...] secolo nell’ambito dell’acceso dibattito tra liberali e conservatori che aveva attraversato il mondo riforma. Infatti la figura dell’imperatore che aveva abbracciato il cristianesimo condensava in sé il complesso problema delle relazioni tra lo ...
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libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...
protestantesimo
protestantéṡimo (raro protestantismo) s. m. [der. di protestante]. – 1. L’insieme delle confessioni e dei movimenti cristiani che traggono origine, direttamente o indirettamente, dalla Riforma protestante (il termine fa riferimento...