Condizione per cui ogni individuo o collettività deve essere considerato alla stregua di tutti gli altri, e cioè pari, soprattutto nei diritti civili, politici, sociali ed economici. L'eguaglianza di tutti [...] cultura occidentale con lo stoicismo e soprattutto con il cristianesimo (che considera tutti gli uomini dotati della stessa dignità , che non rifiutavano i diritti conquistati da liberali e democratici, ma pensavano piuttosto a integrarli con ...
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secolarizzazione Termine entrato nel linguaggio giuridico durante le trattative per la pace di Vestfalia (1648), allo scopo di indicare il passaggio di beni e territori dalla Chiesa a possessori civili, [...] esperienza mistica.
Sulla scia di Weber si colloca il teologo liberale E. Troeltsch, il quale riprende l’idea del legame la libertà di culto) una s. dei principi del cristianesimo evangelico. Anche successivamente, è stato in ambito protestante che ...
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Storico e teologo luterano (Dorpat 1851 - Heidelberg 1930). Ispiratore del "protestantesimo liberale", concepì la storia del cristianesimo come una progressiva depauperazione del messaggio evangelico primitivo, [...] anche in campo internazionale, capo e ispiratore del "protestantesimo liberale", di cui egli, già discepolo di A. Ritschl perniciosa l'accettazione della filosofia greca da parte del cristianesimo, e fenomeno di "ellenizzazione acuta" lo gnosticismo; ...
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Denominazione, sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° sec., ed estesa poi alle due altre religioni monoteiste, ebraica e musulmana, per indicare genericamente i movimenti, dapprima [...] del protestantesimo statunitense che, in opposizione alla teologia liberale e a tutte le tendenze razionalistiche e critiche, accoglie e impone come ‘fondamenti’ (fundamentals) del cristianesimo l’accettazione, oltre che dei dogmi, dei miracoli ...
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Teologo protestante (Vallon, Ardèche, 1839 - Parigi 1901); prof. di dogmatica nell'univ. di Strasburgo (1868), fu poi tra i fondatori, a Parigi, dell'École libre des sciences religieuses, che diventò poi [...] uomini e Dio, che è l'essenza del cristianesimo. Essendo fenomeno essenzialmente sentimentale, la religione è 1897), rappresenta una delle fondamentali posizioni del protestantesimo liberale e influì anche sulla formazione del modernismo cattolico ...
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Teologo, storico, medico e musicologo (Kaysersberg, Alsazia, 1875 - Lambaréné, Gabon, 1965). Libero docente a Strasburgo di scienze neotestamentarie fino al 1905 ed eminente interprete di Bach (Bachkonzerten [...] fondò un lebbrosario-villaggio come simbolo concreto del suo cristianesimo. Premio Nobel 1952 per la pace, S. fu decisamente polemica contro lo psicologismo critico del protestantesimo liberale. S. pubblicò inoltre diversi scritti autobiografici (Aus ...
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Teologo e filosofo (Pietroburgo 1837 - Basilea 1905), prof. di storia della Chiesa nell'univ. di Basilea (1870-97). Muovendo da una critica mordente della contemporanea teologia protestante, tanto "liberale" [...] ", O. approdò a una totale negazione della teologia in quanto "Satana della religione", in nome di quell'autentico cristianesimo delle origini che dai Padri della Chiesa in poi aveva sperimentato un continuo processo di decadenza. Spirito "religioso ...
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Anatomia
Aree di a. Nome di alcune aree della corteccia cerebrale collegate ad aree di proiezione che, secondo P.E. Flechsig, presiederebbero alle più elevate funzioni della corteccia.
Astronomia
A. stellare [...] nome di Chiese. Nel loro ambito è frequente, specialmente nel cristianesimo, il fenomeno del distacco di gruppi di insoddisfatti e ribelli In base a tale considerazione, alcuni sociologi di orientamento liberale (E. Shils, D. Bell) hanno ritenuto di ...
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Movimento di pensiero e di azione politica che riconosce all’individuo un valore autonomo e tende a limitare l’azione statale in base a una costante distinzione di pubblico e di privato.
Le origini
Le [...] di un’area politica omogenea intorno a comuni principi di riferimento culturale.
L. e cristianesimo
Nel 19° sec., in conseguenza del diffondersi delle idee liberali, si registrò in alcuni ambienti lo sforzo di adeguare il cattolicesimo alle esigenze ...
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(o eguaglianza) Condizione di cose o persone che siano tra loro identiche, o abbiano le stesse qualità, gli stessi attributi in ordine a determinate relazioni. In particolare, condizione per cui più persone [...] di tipo egualitario si affacciarono con l’affermarsi del cristianesimo, per il quale gli uomini sono tutti figli di per la salvaguardia dei quali si origina lo Stato. Liberale e individualistica, la dottrina lockiana interpreta il concetto di ...
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libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...
protestantesimo
protestantéṡimo (raro protestantismo) s. m. [der. di protestante]. – 1. L’insieme delle confessioni e dei movimenti cristiani che traggono origine, direttamente o indirettamente, dalla Riforma protestante (il termine fa riferimento...