Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] romano ed anti-romano; mentre il pirronismo storiografico e il quietismo illuministico, Gibbon aidant e il successo dell'opera sua anche presso deprecanti cattolici . Anti-spiritualismo ed anti-cristianesimo, ispiratori altresì del massoneggiante ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] a un cristianesimo cultuale.
Così mentre al Nord si avevano preti del sacramento e preti del movimento (cattolico)27, al a 24%, 33%, 37%58. Nel 1958, alla fine del pontificato del romano Pio XII, i vescovi provenienti dal Nord erano scesi al 25,5% (32 ...
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Giordano Bruno e Tommaso Campanella: Opere
Augusto Guzzo
Romano Amerio
La figura di Giordano Bruno è - oltre alla potenza e originalità della sua mente - così tragica, che la coscienza italiana non [...] alla «nolana filosofia»: alla quale, di nuovo, o il cristianesimo protestante s'affrettava ad adattarsi, o il Bruno lasciava la Riforma tal quale come aveva lasciato la Chiesa cattolica.
Che l'adesione alle confessioni protestanti fosse, da parte del ...
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L’editto di Milano
Origine e sviluppo di un dibattito
Paolo Siniscalco
La questione costantiniana presenta, ieri come oggi, un grandissimo interesse, poiché costituisce un banco in special modo idoneo [...] in cui questi avrebbe concesso il privilegio al clero cattolico d’essere esentato dai munera civilia, prima in Africa nel 1941, in un articolo dedicato al rapporto tra cristianesimo e Impero romano, l’autore avanzava opinioni analoghe: cfr. P. ...
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L’immagine di Costantino Magno nella storiografia ecclesiastica fra tardo Illuminismo e Novecento
Johannes Wischmeyer
La discussione su Costantino e la sua epoca nella storiografia ecclesiastica protestante [...] , il panorama intero della cristianizzazione dell’Impero romano fu considerato in modo sempre più critico.
unità autenticamente cattolico»51, che sarebbe l’espressione conseguente della sua tendenza monarchica52. Favorire il cristianesimo, che ...
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Vescovi/3: la Cei e la collegialita italiana
Fancesco Sportelli
Concezioni vaticane e propositi episcopali agli inizi della Cei
I protagonisti dell’inizio
Dalla collegialità multipolare degli antichi [...] alla sinistra. Siri non condivide lo stile del cristianesimo di Moro che «brucia dentro, ma non compare cattolico italiano nel secondo dopoguerra (1945-1962), Brescia 1986, p. 166.
8 Ibidem.
9 Il 31 marzo 1946 Ruffini entra a Palermo cfr. A. Romano ...
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Sorelle d’Italia: presenze e immagini femminili
Cecilia Dau Novelli
Sommario: Angeli del focolare o suffragette fra Otto e Novecento. Il primo femminismo - Le cattoliche ▭ L’emergere delle donne nella [...] e si rivolse alle donne per rilevare come solo il cristianesimo le avesse elevate alla dignità di persona che prima . 190; Id., Alle «Giovanissime» di Azione Cattolica, 2 ottobre 1955, «L’Osservatore romano», 3 ottobre 1955.
39 A. Miceli, Prospettive ...
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«Su questa pietra edificherò la mia Chiesa»
Organizzazione ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
Per avere una panoramica complessiva di come fosse articolata la Chiesa a ridosso del [...] la Chiesa cattolica organizzata
Secondo Eusebio di Cesarea, Costantino conosce il cristianesimo alla vigilia movimento religioso come quello cristiano, che è diffuso nel vasto Impero romano e che aspira a una certa unità nella dottrina e nel vissuto ...
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Le riviste del secondo dopoguerra
Daniela Saresella
Gli anni della ricostruzione
Il Novecento è stato definito il secolo delle riviste1, e ciò trova conferma nel secondo dopoguerra quando sulle pagine [...] titolo Per il cristianesimo di domani in cui venne affrontato il tema dell’azione politica dei cattolici. In quell’ spirito da crociata si attenuò sia sulle pagine de «L’Osservatore romano» che di alcuni quotidiani di Curia. A dirigere «L’Avvenire ...
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Vescovi/2: dalla svolta antimodernista a Pio XII
Roberto P. Violi
Antimodernismo e nazionalizzazione dell’episcopato
L’episcopato italiano, su cui ancora si rifletteva, all’atto dell’elezione di Pio [...] diocesi e su un clero meridionale familista e poco ‘romano’, per l’eredità del regalismo borbonico. Preoccupato per l cristianesimo», 5, 2008, 2, pp. 393-414. Sul modernismo rinvio al classico P. Scoppola, Crisi modernista e rinnovamento cattolico in ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...