Le forme del ministero cristiano alle soglie della secolarizzazione
Gaetano Greco
Premessa
Nel 1860 sui campi di battaglia di Capua e del Gargano si coprì di gloria Atanasio Bracci Cambini da Buti, [...] che come Bruto e Cassio fu l’ultimo romano, o sia italiano. Sarà in avvenire nello pp. 103-143; M. Rosa, Tra cristianesimo e lumi: l’immagine del vescovo nel all’età liberale. Clero, Sinodi e laicato cattolico in Italia, Padova 1974; M. Guasco, ...
Leggi Tutto
Costantino dopo i Lumière
L’imperatore cristiano nel cinema e nella televisione
Federico Ruozzi
Fin dalle origini del cinema, gli sceneggiatori hanno attinto dai racconti biblici soggetti che sono diventati [...] ’Impero romano di cattolici. Quelli italiani ritenevano, infatti, che:
a parte gli elementi sentimentali e romanzati, che peraltro non risultano negativi, gli avvenimenti storici narrati tendono a mettere in luce i valori positivi del cristianesimo ...
Leggi Tutto
Costantino nella storiografia tedesca del Novecento
Christian R. Raschle
Considerando a posteriori la ricerca su Costantino nel Novecento, si può affermare che, sulla scia della rappresentazione epocale [...] punto di svolta ideologico e un ritorno ai valori cattolici e umanistici della sua gioventù. Contemporaneamente passa, con secondo cui Costantino avrebbe introdotto il cristianesimo nell’Impero romano per una profonda convinzione religiosa attraverso ...
Leggi Tutto
Il sogno protestante
Silvana Nitti
Alla metà dell’Ottocento l’Inghilterra («questa infaticabile creatrice d’autonomie», come scrisse Giuseppe Gangale)1 dedicava un’attenzione tutta particolare all’Italia. [...] dipendono dalle condizioni dell’Italia. L’impero che il pontefice romano tiene nel mondo del pensiero e della fede, è ce ne sarebbe stato per un cristianesimo diverso da quello cattolico»47. C’erano bensì i cattolici liberali, che condividevano con i ...
Leggi Tutto
La musica sacra come luogo di trasmissione della fede
Mauro Casadei Turroni Monti
Introduzione
Fin nelle più disparate direzioni musicali, l’ecclesia è sempre stata comodo piedistallo antropologico [...] cattolici sarebbe diventato “il cantore della Grazia”: con La dolce vita Fellini, spiegava Taddei, “voleva parlare della spiritualità del cristianesimo l’assistenza e l’accompagnamento delle sacre funzioni. Rito romano, Milano 1914; CP (1930) = S. ...
Leggi Tutto
Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] non sarebbe stata possibile la fioritura del cristianesimo senza la continuazione di un assetto civile ispirato e dei Comitati cattolici non è possibile movimento cattolico che meriti il nome di italiano. Potrà essere romano, milanese, napoletano, ...
Leggi Tutto
Costantino nella storiografia della Controriforma
Sigonio e Baronio tra filologia, censura e apologetica
Guido Bartolucci
La frattura religiosa e lo scontro apertosi tra le diverse confessioni cristiane [...] fa emergere l’ascesa progressiva del cristianesimoromano come religione privilegiata all’interno del Costantino fosse stato ariano e per questo avesse perseguitato i vescovi cattolici non era vera, dal momento che Ario incominciò a predicare ...
Leggi Tutto
Le riviste cattoliche/1: l'Ottocento
Carlo De Maria
Il rapporto tra riviste cattoliche e identità culturale nazionale è la questione principale intorno alla quale ruotano le pagine di questo saggio. [...] dello stabilirsi di una sua egemonia sul periodico romano, benché essa non venisse mai formalizzata con un .
6 S. Fontana, La controrivoluzione cattolica in Italia, cit., p. 282.
7 G. Campanini, Cristianesimo e civiltà in Ventura, in Gioacchino ...
Leggi Tutto
«Star basso»: l’antropologia religiosa di Alessandro Manzoni
Pier Cesare Bori
Sommario: «Culto razionale» ▭ «Le parole della sapienza divina e i vani discorsi degli uomini» ▭ «La filosofia morale sarà... [...] illuminare qualcosa della storia più recente della cultura cattolica e del cristianesimo in Italia. Di questa storia e delle quell’altre parole del medesimo apostolo: il razionale vostro culto [Rom.12, 1]. Ma non solo si conciliano; si spiegano anzi ...
Leggi Tutto
Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] , sebbene il controllo romano pesasse ancora molto.
Non Indelicato, La preparazione del Vaticano II, «Cristianesimo nella storia», 8, 1987, 2, F. Casula, G. Tassani, La chiesa e i cattolici in Italia nel periodo postconciliare, in Storia della società ...
Leggi Tutto
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...