SALONICCO (gr. Θεσσαλονίκη; lat. Thessalonica; turco Selanik; A. T., 82-83)
Aldo SESTINI
Roberto PARIBENI
Angelo PERNICE
Pio VITI
Anastasios K. ORLANDOS
Città della Grecia, la più importante dopo [...] metropolita ortodosso e di un vescovo cattolico. È capoluogo della provincia omonima, orrenda strage.
Il cristianesimo fu a Tessalonica 1890; M. Rostovzev, Storia economica e sociale dell'impero romano, trad. it., Firenze 1933, p. 157 e passim ...
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TERTULLIANO, Quinto Settimio Florenzio
Mario Niccoli
Apologista e scrittore cristiano. Le scarne e malcerte notizie che la tradizione cristiana ci ha trasmesso sulla vita e sulla carriera di T., trovano [...] T. col giureconsulto romano di egual nome, teneatur"), è alla base della dogmatica cattolica. Contro Marcione e contro gli gnostici, T. et les origines, Parigi 1901; E. Buonaiuti, Il Cristianesimo nell'Africa Romana, Bari 1928, pp. 37-225; H. Koch ...
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. È vocabolo derivato da quello più antico Catechesi, come anche il suo concetto è uno sviluppo dell'antica catechesi. Ambedue i nomi derivano dal verbo κατηχέω, che letteralmente significa "fare eco", [...] fu già ammaestrato (κατηχήϑης) nei fatti del cristianesimo (Luca, I, 4): così pure S. del concilio di Trento, la storia del catechismo cattolico ha una svolta decisiva. Il progetto d'un . B. Eliano o Romano pubblica il primo catechismo illustrato ...
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STRASBURGO (A. T., 32-33-34)
Luchino FRANCIOSA
Pierre LAVEDAN
Giuseppe GABETTI
Filippo SANTUCCI
Georges BOURGIN
Raffaello MORGHEN
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Città della Francia orientale, capoluogo del dipartimento del [...] 1697, dall'80% di protestanti e dal 20% di cattolici; dopo la guerra del 1870-1871, con l'immigrazione decorative, il Museo presitorico e gallo-romano e il Museo Alsaziano.
Istituti culturali. L'introduzione del cristianesimo data dall'epoca franca ...
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TOLLERANZA
Felice BATTAGLIA
*
. Questo termine si può definire solo in contrapposizione al suo opposto, l'intolleranza: è dunque l'astenersi, da parte d'individui, società religiose, stato, ecc., dall'osteggiare [...] la prima volta, con il cristianesimo: circa i rapporti del quale con l'impero romano, v. chiesa; persecuzione; roma come un'involuzione, in quanto, mentre proclama la cattolica religione dello stato, accenna alle altre confessioni come tollerate ...
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TOLOSA (Toulouse; A. T., 35-36)
Luchino FRANCIOSA
Pierre LAVEDAN
Léopold Albert CONSTANS
Georges BOURGIN
*
Città del SO. della Francia, capoluogo del dipartimento dell'Alta Garonna, sede arcivescovile, [...] catalani, portoghesi). L'Istituto cattolico, del 1877, è Nel sec. III San Saturnino vi diffuse il cristianesimo e vi subì il martirio.
Il re visigoto Ataulfo a Wallia. Nel 438, un generale gallo-romano tentò di riprenderla, ma invano, ché nel ...
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È il nome di due personaggi del sec. IV, padre e figlio, il secondo dei quali ha particolare importanza nella storia del pensiero cristiano.
Ma nemmeno Apollinare il Vecchio è insignificante. Nativo di [...] il millenarismo di Apollinare; il sinodo romano invece colpisce la sua dottrina dell'Incarnazione quarto secolo, divenuto il cristianesimo religione di stato, e . Il Voisin sostiene il punto di vista cattolico, ma l'opera, non scevra di preconcetti ...
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A quasi tutte le forme della vita religiosa è comune l'esistenza di un rapporto con potenze superiori; non tutte però si possono qualificare come divinità. Negli stadî inferiori, sono oggetto della religiosità [...] - come, p. es., nell'Impero romano - di razze o popoli diversi, rimosse Come religione derivata sostanzialmente dal giudaismo e dal cristianesimo, il messaggio di Maometto non ha le personalità di Dio.
Per il concetto cattolico di Dio e per le varie ...
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Beni ecclesiastici sono tutti quelli, di qualsiasi natura, posseduti da enti ecclesiastici. Cose sacre sono invece quelle destinate al culto, siano esse di proprietà di enti ecclesiastici o di privati.
Storia. [...] privati. Col diffondersi del cristianesimo nelle campagne sorsero ivi chiese del vescovo cui dovevano obbedienza (sinodo romano dell'826). L'indipendenza delle Eigenkirchen consegnati dallo stato al laicato cattolico, agevolandosi così una riforma in ...
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Caecilius Cyprianus, qui est Thascius (dunque un soprannome: anche Cyprianus fu trasformato, per derisione, volgarmente in Coprianus), di ricca famiglia cartaginese, retore di professione, si convertì [...] dopo aver ricevuto il battesimo cattolico fossero passati all'eresia (e . Pure a Novaziano (o al donatista romano Macrobio) si è pensato per il De rel., 1930, . 526 segg.); E. Buonaiuti, Il cristianesimo nell'Africa romana, Bari 1928, pp. 225-267; C. ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...