crescita continua
Andrea Levi
Modo di crescita di un cristallo, detto anche modo di Volmer-Weber, nel quale sulla superficie si formano collinette, che via via diventano sempre più larghe e più alte, [...] della crescita basate su equazioni differenziali stocastiche. Un sistema amorfo ammette solo questo modo di crescita; per un cristallo, invece, c’è una competizione tra la crescita continua e la crescita a strati. Sempre nel caso cristallino ...
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crescita a spirale
Andrea Levi
Modo di crescita di un cristallo, originariamente proposto da Frederick C. Frank, che caratterizza la crescita a strati quando il disequilibrio Δμ, pari alla differenza [...] causa del costo energetico implicato dalla formazione di isole aventi, per bordo, almeno uno scalino monoatomico. I cristalli reali, però, contengono sempre numerose dislocazioni. Fra queste sono particolarmente importanti le dislocazioni a vite che ...
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Crescita cristallina
CCarlo Paorici
Maurizio Masi
Crescita da liquidi, di Carlo Paorici
Crescita da fase vapore, di Maurizio Masi
Crescita da liquidi
SOMMARIO: 1. Introduzione. ▭ 2. Aspetti fondamentali: [...] Te (〈 Tf), per cui la tensione di vapore di As(s) diventa superiore a quella di decomposizione del GaAs. Alcuni esempi di cristalli da BG sono: Ge (973; 50 ÷ 120; quarzo grafitato); GaAs (1.237; 1 ÷ 5; quarzo); Al2O3 (2.037; 2 ÷ 6; molibdeno); CdxZn1 ...
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deposizione epitassiale
Sergio Carrà
Modalità di deposizione di un materiale solido nella quale l’ordine cristallografico del cristallo in crescita è determinato da quello del substrato monocristallino [...] e optoelettronico. Con riferimento alla deposizione di un substrato da una fase gassosa che lambisce la superficie del cristallo in crescita, per ottenere epitassia è necessario operare a una temperatura relativamente alta e a pressione atmosferica o ...
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strutturistica chimica Settore della chimica che studia la distribuzione spaziale degli atomi, ioni e gruppi di una molecola, le relazioni che questa disposizione ha con le proprietà molecolari chimico-fisiche, [...] che siano in grado di diffrangere i raggi X con l’efficienza necessaria per un’indagine accurata. L’accrescimento di cristalli è spesso difficile, poiché le proteine sono aggregati molecolari molto grandi, di forma sferica o globulare, con superfici ...
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superficie Il contorno di un corpo, come elemento di separazione fra la parte di spazio occupata dal corpo e quella non occupata.
Diritto
Diritto di s. Diritto di fare e mantenere al di sopra del suolo [...] la simmetria dell’interno del solido, la struttura della s. non coincide con quella di uno dei piani del reticolo del cristallo. Pertanto le proprietà delle s. dei solidi sono del tutto peculiari rispetto alle proprietà all’interno del solido e si ...
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Macromolecole, struttura delle
Lelio Mazzarella
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Generalità: a) costituzione, configurazione e regolarità; b) unità costitutive di macromolecole; c) coordinate cartesiane [...] isomorfi, che differiscono da quelli della proteina nativa per la presenza di uno o più atomi con elevato numero atomico. Un cristallo di proteina può essere considerato un sistema ‛bifasico', in cui solo una parte del volume (40 ÷ 60%) è occupato in ...
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Crescita di superfici
Andrea C. Levi
In generale, le scienze tendono a spostare i loro interessi sempre più verso i fenomeni evolutivi. Probabilmente la maggior parte di esse studia dapprima i fenomeni [...] in un piano, a 60° l'una dall'altra; una situazione simile si ha anche in altri casi, per esempio per i cristalli di xeno studiati con grande precisione dal fisico svizzero Jörg H. Bilgram e dal suo gruppo, ma in questo caso le dendriti sono ...
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impacchettamento
impacchettaménto [Der. di impacchettare, da pacchetto] [LSF] La concentrazione di qualcosa in un volume minore di quello occupato normalmente: per es., relativ. a un insieme di molecole [...] , o indice, d'i.: il rapporto tra il volume occupato normalmente e quello occupato dopo l'i. (talora, l'inverso): per es., v. cristalli molecolari: II 34 c. ◆ [FNC] Indice d'i. di un nuclide: il rapporto tra il suo difetto di massa δ e il numero di ...
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KARLE, Jerome
Eugenio Mariani
Chimico statunitense, nato a New York il 18 giugno 1918. Nel 1937 ha ottenuto il B.S. in chimica e biologia e nel 1938 il M.A. in biologia a Harvard; nel 1943 il Ph.D. [...] per la chimica, insieme a H.A. Hauptman, per aver sviluppato ''metodi diretti'' per la determinazione della struttura dei cristalli; tali metodi riguardano l'uso delle relazioni matematiche che intercorrono fra i dati della diffrazione ottenuti da un ...
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cristallo
s. m. [dal lat. crystallus e crystallum, gr. κρύσταλλος, propr. «acqua gelata, ghiaccio», der. di κρύος «freddo, gelo»]. – 1. a. Prodotto dell’industria vetraria ottenuto fondendo ad alta temperatura miscele di sabbia quarzosa, minio...
cristallite
s. m. [der. di cristallo, col suff. -ite]. – 1. In cristallografia, aggruppamento regolare di atomi da cui si origina l’individuo cristallino; i cristalliti (che hanno le dimensioni paragonabili a quelle dei batterî) vengono anche...