diffrazione
diffrazióne [Der. del lat. diffractio -onis, dal part. pass. diffractus di diffrangere "spezzare in più parti", comp. di de- e frangere "rompere"; termine coniato nel 1665 da F.M.Grimaldi, [...] soltanto quando la lunghezza d'onda della radiazione tende a zero. ◆ [FSD] D. a due e a tre fasci: v. raggi X, diffrazione nei cristalli dei: IV 743 f, 744 a. ◆ [OTT] D. completa: v. onda: IV 256 e. ◆ [OTT] D. conica per raggi X: v. ottica dei raggi ...
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(o pteroilglutammico) Sostanza ad attività vitaminica presente nei vegetali, nei lieviti, nel fegato e nel rene. È costituito da un derivato della pteridina, da una molecola dell’ammide dell’acido amminobenzoico [...] e da una di acido L-glutammico. [1]
Si presenta sotto forma di cristalli giallognoli, che carbonizzano senza fondere a 250 °C, solubili in acqua, insolubili nei solventi organici. Con i metalli alcalini forma sali solubili. È prodotto ...
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Composto chimico risultante dall’unione di due radicali derivati dalla piridina, NC5H4C5H4N; a seconda della posizione in cui avviene il collegamento fra i due anelli si possono avere diversi isomeri: [...] α-α, β-β, y-y, α-β, β-y ecc. L’isomero α-α forma cristalli bianchi di odore aromatico che danno complessi con i metalli di transizione; con i sali del ferro bivalente danno sostanze di color rosso intenso che passano all’azzurro per ossidazione. ...
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gelatina
gelatina [Der. del part. pass. gelato di gelare] [CHF] [FTC] Prodotto di consistenza molle avente la proprietà di dare per riscaldamento liquidi vischiosi che poi, per raffreddamento, si rapprendono [...] in masse più o meno dure. ◆ [OTT] G. fotografica: sospensione in g. trasparente di cristalli di alogenuro d'argento e di opportuni coloranti, che costituisce l'emulsione fotografica (aderente alla carta o alla pellicola) sensibile alla luce; essa ...
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strutturistica chimica Settore della chimica che studia la distribuzione spaziale degli atomi, ioni e gruppi di una molecola, le relazioni che questa disposizione ha con le proprietà molecolari chimico-fisiche, [...] che siano in grado di diffrangere i raggi X con l’efficienza necessaria per un’indagine accurata. L’accrescimento di cristalli è spesso difficile, poiché le proteine sono aggregati molecolari molto grandi, di forma sferica o globulare, con superfici ...
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Derivato acetilico dell’acido salicilico; ha formula HOOCC6H4OCOCH3 ed è noto con il nome commerciale di aspirina, uno dei farmaci di più largo consumo nel mondo, usato come analgesico, antireumatico, [...] antipiretico. Si prepara acetilando l’acido salicilico (con anidride acetica, cloruro d’acetile ecc.). Si presenta in cristalli bianchi di sapore acidulo, con punto di fusione di 135 °C; s’idrolizza dando acido acetico e salicilico: l’idrolisi è ...
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Idrocarburo aromatico, C6H2(CH3)4 (tetrametilbenzene simmetrico). Si trova in alcune varietà di petrolio russo, si forma nella distillazione secca del carbon fossile ed è presente nel catrame; si può preparare [...] per reazione di xilene con cloruro di metile in presenza di catalizzatore (cloruro di alluminio ecc.). Cristalli incolori, dall’odore di canfora, insolubili in acqua, solubili nei comuni solventi organici.
È usato come plastificante e in molte ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] (spessore 1,5-1,8 mm), v. semidoppi (spessore 2,5 mm), v. doppi (spessore 3,5-4 mm), mezzi cristalli (spessore 4-6 mm), cristalli (spessore 6-12 mm).
Tipi particolari di vetro
Il v. antico è un v. soffiato in cui si determinano appositamente dei ...
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impregnazione
impregnazióne [Atto ed effetto dell'impregnare, da pregno] [CHF] Incorporazione di una sostanza, liquida o resa tale, in una sostanza solida sufficientemente porosa. ◆ [GFS] Nella geologia, [...] distribuzione irregolare di materia minerale in una roccia di formazione precedente; la parte impregnante può essere sotto forma di piccoli cristalli, masserelle, lenti, plaghe. ...
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Ione NH4+ che si forma in soluzione acquosa di ammoniaca. Si comporta come un metallo alcalino, di cui sono noti un gran numero di sali. Acetato di a. Esistono due acetati, l’uno neutro, CH3COONH4, e [...] acido solforico; il calore che si sviluppa nella reazione permette l’evaporazione della soluzione così da ottenere un prodotto in cristalli. Il solfato di a. può essere preparato, per es., con il processo Fauser: l’apparecchiatura è costituita da una ...
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cristallite
s. m. [der. di cristallo, col suff. -ite]. – 1. In cristallografia, aggruppamento regolare di atomi da cui si origina l’individuo cristallino; i cristalliti (che hanno le dimensioni paragonabili a quelle dei batterî) vengono anche...
cristallo
s. m. [dal lat. crystallus e crystallum, gr. κρύσταλλος, propr. «acqua gelata, ghiaccio», der. di κρύος «freddo, gelo»]. – 1. a. Prodotto dell’industria vetraria ottenuto fondendo ad alta temperatura miscele di sabbia quarzosa, minio...