PIRATERIA AEREA
Adolfo Maresca
. Tratta dal linguaggio giornalistico ma prontamente affermatasi anche nella terminologia diplomatica, questa espressione tende a indicare il complesso fatto criminoso [...] , ecc. Ciò in quanto le Convenzioni per la repressione di tale fatto delittuoso non ne proclamano il carattere criminale nei confronti di tutti gli stati, legittimando e obbligando ognuno di essi a prender esso medesimo decisioni punitive verso ...
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Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] come "populares nostri" nel prologo della "parte" del 10 maggio 1444 sulla durata quadriennale degli uffici assegnati dalla quarantia criminale. Cf. G. Trebbi, La cancelleria veneta, p. 69; A. Zannini, Burocrazia e burocrati a Venezia, p. 191 n. 15 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gian Domenico Romagnosi
Carla De Pascale
Fu lo stesso Romagnosi a definire la propria riflessione matura una «civile filosofia», entro la quale si individuano i due temi principali della ‘Costituzione’ [...] stesso aveva promosso e fatto istituire. Già nella denominazione del suo insegnamento (Alta legislazione civile e criminale nei suoi rapporti colla pubblica amministrazione) si trova espresso con buona sintesi il contributo scientifico offerto dal ...
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Roberta Troisi
Abstract
In vista di un più efficace contrasto a particolari forme di criminalità o di una maggiore tutela di determinate categorie di soggetti, il legislatore ha predisposto modelli [...] ipotesi in cui – per la particolare “indole” del reato commesso, per l’esistenza di collegamenti con la criminalità organizzata o per altri elementi variamente individuati – il legislatore ha escluso l’applicabilità dei benefici, ritenendo che la ...
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La delega della «riforma Orlando» in tema di esecuzione della pena
Carlo Fiorio
La l. 23.6.2017, n. 103 demanda al legislatore delegato la rielaborazione dell’ordinamento penitenziario, nel rispetto [...] di condannati ad eguali pene inflitte. È quindi da ritenere che l’onda lunga delle condanne per fatti di criminalità organizzata sia lentamente scemata, sì da rendere plausibile ed opportuna una rimeditazione politico-sistematica dell’art. 4 bis ord ...
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ALIMENA, Bernardino
Roberto Abbondanza
Nacque a Cosenza il 12 sett. 1861 da Francesco, insigne avvocato penalista e deputato per tre legislature. A Napoli, dal 1881 al 1884, frequentò i corsi di giurisprudenza, [...] al criterio d'imputabilità di cui si è detto, si possono riassumere nell'abbandono del tipo o dei tipi criminali antropologici, e nella distinzione tra sociologia e diritto penale. L'A. fu, inoltre, sostenitore convinto della pena indeterminata.
Un ...
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BERTIOLI, Antonio
Piero Craveri
Nacque a Parma il 23 genn. 1735, da Ignazio e Gerolama Vannini. Si laureò in giurisprudenza nell'ateneo cittadino, dove nel 1767 divenne titolare della cattedra di istituzioni [...] e la nuova legislazione imperiale del 1806.
Il B., che era stato elevato alla carica di presidente della Corte di giustizia criminale, morì a Parma il 10 ag. 1806.
Di lui, oltre alle già citate, vengono ricordate le seguenti opere edite: Parmensis ...
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MINORENNI
Giuseppe VELOTTI
Delinquenza minorile (App. II, 11, p. 330). - Il problema della delinquenza minorile è sempre aperto e diviene sempre più pressante in rapporto al continuo e tumultuoso dinamismo [...] per il delinquente adulto, siccome assolutamente diversa è la sua personalità fisiopsichica e, quindi, fondamentalmente differente è la sua criminalità rispetto a quella dell'adulto. Onde la necessità di un diritto speciale pei minori. In aderenza ai ...
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Piccolo stato d'Europa, compreso tra la Spagna e la Francia. È formato essenzialmente dall'alta valle del Riu Valira (Balira), che si versa nel Segre, affluente dell'Ebro. Ha un territorio montuoso, costituito [...] , il maggiore e il minore, ai quali delega l'esecuzione delle sue deliberazioni.
La giustizia viene esercitata, in materia criminale, dai magistrati detti vegueres, dal giudice di appello e dai giudici ordinarî, detti bailes; in materia civile, anche ...
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È nella terminologia romana l'atto col quale il titolare di un diritto lo fa valere quando lo veda rinnegato o non soddisfatto da colui (o da uno di coloro) a cui spetta l'obbligo giuridico corrispondente.
Fra [...] come termine tecnico. Talvolta è chiamata actio anche l'arringa pronunciata dall'accusatore (o dal suo patrono) davanti alla giuria criminale.
Bibl.: F. L. von Keller, Der römische Civilprocess und die Actionen, 6ª ed., a cura di A. Wach, Lipsia 1883 ...
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criminale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo criminalis, der. di crimen -mĭnis «delitto»]. – 1. agg. a. Che concerne i delitti; è in genere sinon. di penale (di cui è peraltro meno com. nell’uso giuridico moderno): tribunale, processo, azione...