FOLCACCHIERI, Folcacchiero
Mario Pelaez
Uno dei più antichi rimatori italiani, nativo di Siena, fratello di Bartolomeo detto l'Abbagliato (di cui fa menzione Dante, Inferno, XXIX, 132). È ricordato [...] documenti del 1247, 1251 e 1252, e nel 1261 pare che fosse morto. Di lui si ha una sola canzone d'amore (E. Monaci, Crestomazia italiana dei primi secoli, Città di Castello 1912, p. 81).
Bibl.: C. Mazzi, F. F. e l'Abbagliato, in Dante e Siena, Siena ...
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gentilezza
Carlo Chirico
Il termine ha 18 presenze in D.: 3 nella Vita Nuova, 14 nel Convivio, e 1 nelle Rime. Non compare nella Commedia, sebbene sia d'uso nella poesia del Duecento con una certa ampiezza [...] di significati. In un sonetto di anonimo (cfr. Poi che ti piace 13, in Monaci, Crestomazia p. 266) " gentilezza " è virtù comprensiva di " savere e cortesia ", che costituisce " maggior riccheçça " che " pregio di prodeçça "; notissimo il verso della ...
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Indianista italiano (Livorno 1864 - Quattordio, Alessandria, 1942), conoscitore di varie lingue e letterature; professore di sanscrito nell'università di Firenze (1901-35), socio nazionale dei Lincei (1926) [...] 'indologia, apprezzatissimi lavori che attestano la versatilità del suo ingegno e la sua grande cultura (tra l'altro Crestomazia del Rāmāyana, 1895; Mahābhārata. Episodi scelti, 1902; Mille sentenze indiane, 1927). Di lui ci restano anche volumi e ...
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GAISFORD, Thomas
Filologo classico, nato a Ilford nel Wiltshire il 22 dicembre 1779, morto a Oxford il 2 giugno 1885. A Oxford fu professore di greco nel Christ Church College e curatore della Bodleiana. [...] Attese soprattutto a edizioni di testi greci (Poetae graeci minores, 5 voll., 2ª ed., Lipsia 1823; Erodoto, 1824; Paroemiographi graeci, 1836; Etymologicum Magnum, 1848; la Crestomazia di Proclo e il Manuale metrico di Efestione). ...
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camo
Enrico Malato
Latinismo, dal linguaggio biblico ed ecclesiastico (da camus, " museruola ": cfr. Ps. 31, 9 " in camo et freno ", citato in Mn III XV 9), che doveva essere comune al tempo di D. anche [...] senso di " freno ", " freno morale ": cfr. una lauda cortonese della fine del XIII secolo (Ave, vergene 21, in Monaci Crestomazia 514), e il verbo ‛ incamare ' in Iacopone e in antichi rimatori volgari (cfr. Parodi, Lingua 272), oggi vivo in alcuni ...
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ginocchione
. Con valore avverbiale, dipendente dalla forma alterata, nella locuzione ‛ star g. ', in Fiore LXV 7 e CCXXIV 6. La lezione credo che s'era in ginocchion levata, di If X 54, per in ginocchie, [...] , g. è più volte attestato nella lingua due-trecentesca: cfr. Barsegapé Sermone 2399 " in ginugion "; Mare amoroso 249 " stando ginocchione "; Regola dei Servi della Vergine (Monaci, Crestomazia 411) " denanzi dal ministro seda in zenochiuni ". ...
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furo
Latinismo, il termine compare in due luoghi, in rima, sia come sostantivo che come aggettivo. Sostantivo, nel senso di " ladro ", in If XXI 45 Là giù 'l buttò, e per lo scoglio duro / si volse; [...] : cfr. particolarmente Brunetto Latini Retorica (ediz. Maggini, Firenze 1967, 71, 95, 96); Quaedam profetia 72 (Monaci, Crestomazia 582).
Aggettivo, con lo stesso valore, riferito al fuoco " che invola ", " che nasconde " i consiglieri fraudolenti ...
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procaccio
Alessandro Niccoli
Vale " utile ", " profitto ", " guadagno ": Cv IV XXVIII 12 lo buono mercatante... quando viene presso al suo porto, essamina lo suo procaccio; così in XI 7e10.
È vocabolo [...] in procaccio ", là dove si crede vi sia guadagno; Mastro Torregiano Né volontieri 7 " e ciò è magiore danno e meno procaccio " (Monaci, Crestomazia 328); G. Villani X 17 " pagando certa cosa per centinaio del mobile, e così del procaccio e guadagno " ...
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abitaculo
Il termine latino abitaculum è diffuso nella tradizione medievale, specie religiosa, sia col valore proprio che con quello figurato (Girolamo, Leone Magno, Tertulliano, Ilario, Lattanzio, Gregorio [...] due delle quali in traduzioni di brani latini.
Col valore generico di " abitazione ", " casa " (cfr. la prosa di Guittone in Monaci, Crestomazia, n° 76 VI 92 " onni abitaculo d'omo pacifico esser vorria "), è in Cv III I 3 Oh quante notti furono, che ...
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disconfiggere
Fernando Salsano
Vale più che " sconfiggere " (Tommaseo, Dizionario); nel valore traslato di " distruggere ", solo in Vn XVI 5 cotale veduta [di Beatrice] non solamente non mi difendea, [...] : v. Conti di antichi cavalieri: " Guilielmo fu desconficto e la gente sua tucta fu morta e presa " (Monaci, Crestomazia 485); Tesoro versificato (ibid., p. 564) 100 " [Cicero] vinse et disconfisse quella coniuragione "; Fatti di Cesare (ediz. Banchi ...
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crestomazia
crestomazìa s. f. [dal gr. χρηστομάϑεια, comp. di χρηστός «utile» e tema μαϑ- di μανϑάνω «imparare»]. – Raccolta di brani scelti di autori; è sinon. più letter. e solenne di antologia.