(ted. Götterdämmerung) La fine del mondo, nella mitologia nordica, descritta ampiamente nella Völuspá (il "canto [profetico] della veggente"), il carme escatologico dell'Edda norrena. Il tedesco Götterdämmerung [...] mazdea, che però pare una innovazione religiosa dovuta a Zarathustra), gli studiosi hanno voluto rintracciare nel Crepuscolodeglidei l'influenza di religioni e di concezioni straniere, quali la stessa escatologia iranica o l'apocalittica ...
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Divinità del paganesimo dei Germani settentrionali. È una delle figure divine meno chiare, la prima a essere nominata nella Völuspâ (1, 2) quale progenitore del genere umano. Appare soprattutto come guardiano [...] montagna del cielo che, come tale, costituisce una forma di asse del mondo. Solidale con il suo carattere di grande divinità è anche il mito delle sue due lotte con Loki: la seconda delle quali ha luogo nel corso del crepuscolodeglidei (Ragnarök). ...
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Nome (d’incerto significato etimologico) sotto il quale si comprendono tutte quelle numerose e varie popolazioni che, prima partecipanti alla comunità linguistica indoeuropea, si staccarono poi a formare [...] è estranea alle genti indoeuropee, tanto che alcuni hanno pensato a influenze cristiane (➔ Crepuscolodeglidei).
Diritto
Le notizie sul diritto più antico dei popoli germanici si riducono alle scarse informazioni che ne danno Cesare e la Germania ...
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(ant. nord. Odhinn) Dio supremo dell’antica religione nordica, equivalente al sassone Wodan, antico-alto-tedesco Wuotan. L’etimologia del suo nome lo collega a un concetto di «furore» (ted. Wut) che è [...] (Gungnir) colpisce infallibilmente il segno e ritorna a lui. La sua potenza, limitata unicamente dal fato (al ‘crepuscolodeglidei’ O. sarà divorato dal Lupo Fenrir), gli deriva da una suprema sapienza magica, per acquistare la quale, attingendola ...
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(o Balder) Divinità dell’antica religione germanica, la cui appartenenza originaria al patrimonio germanico è dubbia. Nel mito narrato dall’Edda – silloge di carmi norreni di argomento epico, mitologico, [...] il dio cieco; è il più bello e il più amato fra gli dei, ma destinato a morire, e la sua morte è preludio alla catastrofe finale deglidei e del mondo (ragnarök; ➔ Crepuscolodeglidei).
Allarmata dai sogni di B., Frigga fa giurare a tutti gli esseri ...
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Uno degli Asi della mitologia germanica. Del suo culto non è rimasta traccia, ma ha una parte eminente nei miti. L. appare un personaggio ambivalente: legato per un patto di sangue a Odino, compagno prezioso [...] dio del fuoco. Forse solo sotto l’influsso del cristianesimo è diventato rappresentante del male, assimilato a Satana. Incatenato dagli dei, L. si libererà solo al momento del ‘crepuscolodeglidei’, quando egli e Heimdall si uccideranno a vicenda. ...
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Hönir Divinità della mitologia germanica, parte di una triade insieme a Odino e a Lodhur. Secondo il mito è H. che infonde l’anima nella prima coppia umana fatta emergere dalla triade divina. Dopo la [...] eleggono loro capo; H. però non riesce ad adempiere alle funzioni di capo, quando resta privo dei suggerimenti del saggio Mimir. Nel nuovo mondo, sorto dopo il crepuscolodeglidei, H. riappare, come Baldr e Hödhr, investito di funzioni sacerdotali. ...
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I cenacoli intellettuali/2: dalla Conciliazione al concilio
Fabio Milana
Marginalità e oltranza
Il mutato clima religioso dell’Italia del primo dopoguerra appariva già ai contemporanei immediatamente [...] è un fenomeno oggi tanto generale, quanto significativo. In ispecie: nella decadenza della religione trascendente, nel cosiddetto “CrepuscolodegliDei” e nella nascita, di là da essa, del modernismo e della ‘religione immanente’; [seguono esempi ...
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nordiche, religioni
Insieme di miti, religioni e credenze di tipo pagano, praticati a partire dal 2° millennio a.C. dai popoli germanici e nelle civiltà sviluppatesi intorno al Mar Baltico, nei territori [...] n. era l’Edda, secondo cui, toccando la corruzione delle cose le divinità stesse, il cosmo è in attesa del «Crepuscolodeglidei» (Ragnarøkkr). Pur non possedendo una casta sacerdotale ben definita, le religioni n. erano celebrate da sciamani o völva ...
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DELLA SCALA, Pietro
Gian Maria Varanini
Figlio illegittimo di Mastino (II), signore di Verona e Vicenza, nacque probabilmente attorno agli anni '30 del secolo XIV: nel 1389 era abbastanza avanti negli [...] Verona, Verona 1899, pp. 199, 202;G. Agnelli, Vertenze dei Visconti colla mensa vescovile di Lodi, in Arch. stor. lomb., n. s., VIII (1930), p. 129; E. De Marco, Crepuscolodegli Scaligeri (La signoria di Antonio della Scala, 12 luglio 1381-18 ott. ...
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crepuscolo
crepùscolo s. m. [dal lat. crepuscŭlum, der. di creper «alquanto buio»]. – 1. La luminosità del cielo a oriente prima del sorgere del Sole (sinon. in questo caso di alba o aurora) e a occidente dopo il tramonto, accompagnata da...
notturno
agg. e s. m. [dal lat. nocturnus, der. di nox noctis «notte»]. – 1. agg. a. Della notte, che è proprio della notte: le ore n.; quiete, silenzio n.; le tenebre n.; Quali fioretti dal n. gelo Chinati e chiusi (Dante). b. Di cose, che...