Poeta comico attico (5º sec. a. C.) della commedia "antica", celebrato da Aristofane nei Cavalieri. Secondo Aristotele avrebbe per primo trattato argomenti d'indole generale allontanandosi dal tipo aggressivo di commedia. Dei 15 titoli di commedie che ci rimangono sotto il nome di C. solo 7 possono sicuramente essergli attribuiti. La sua commedia più famosa fu Le bestie (Θηρία) ...
Leggi Tutto
Comico attico; cominciò la sua carriera come attore di Cratino (v.), poi divenne attore egli stesso. Conseguì la prima vittoria il 449 a. C. E da questa data, che, su per giù, avrà coinciso col mezzo del [...] di quindici commedie; ma poiché ci furono due Crateti poeti comici, questo non ricchissimo patrimonio va pur diviso. Cratete l'antico avrebbe scritte sette commedie: sette titoli vanno dunque scelti fra quelli che ci rimangono. I frammenti sono ...
Leggi Tutto
CRATETE (Κράτης)
G. Sena Chiesa
Filosofo cinico, nato a Tebe. Visse nella I metà del IV sec. a. C. Un'erma del Museo Nazionale di Napoli, derivata, insieme ad altre copie, da una statua bronzea della [...] II metà del IV sec., rappresenta C. come un uomo maturo dalla folta barba e dai capelli spioventi in ciocche disordinate sulla fronte, secondo il tipo del filosofo cinico. La bocca incurvata, gli occhi ...
Leggi Tutto
Filosofo cinico (fine sec. 5º - seconda metà sec. 4º a. C.). Fu dapprima scolaro dell'Accademia, poi impetuoso seguace di Diogene di Sinope. Sbarazzatosi delle sue sostanze, sposò Ipparchia, sorella del suo seguace Metrocle di Maronea. Restano frammenti di sue composizioni poetiche ispirate alle stesse concezioni. La tradizione lo vuole maestro di Zenone di Cizio, il fondatore dello stoicismo. Nella ...
Leggi Tutto
Filosofo dell'antica Accademia. Tenne lo scolarcato dopo Polemone, dal 270 circa al 264 a. C. quando gli successe Arcesilao. Come messo di Atene si era recato a persuadere Demetrio Poliorcete a desistere dall'assedio che aveva posto ad Atene nel 287 a. C. Della sua attività filosofica è noto pochissimo ma certamente dovette rimanere fedele alle dottrine del fondatore della scuola ...
Leggi Tutto
Grammatico greco (2º sec. a. C.), capo della scuola di Pergamo. Si diede soprattutto all'esegesi omerica con questioni storiche, mitologiche, geografiche oltre che di critica del testo, subendo l'influsso dello stoicismo. Fu fautore dell'anomalia, contro Aristarco; egli dava maggior valore alla logica dell'uso e alla stilistica che non alla morfologia e alla sintassi. Portò anche a Roma (forse intorno ...
Leggi Tutto
Filosofo accademico (315-240 circa a. C.), successore di Cratete nella "seconda" (o "nuova") Accademia, alla quale impresse un indirizzo scetticheggiante e probabilistico. Combatté quindi il dogmatismo [...] stoico, mantenendo tuttavia il concetto della verità del senso comune (εὔλογον) come fondamento dell'azione pratica ...
Leggi Tutto
Grammatico greco (1º sec. a. C.) della scuola pergamena di Cratete, citato da Ateneo come autore di varie opere tra cui erano importanti i Κωμῳδούμενα in almeno 6 libri, una specie di prosopografia della [...] commedia ...
Leggi Tutto
Poeta greco (sec. 3º a.C.), amico dei peripatetici Crantore, Cratete, Polemone; fu con Arato alla corte di Antigono Gonata. Scrisse una Tebaide, che non ci è rimasta, ed epigrammi. Scrisse esametri sulla [...] discendenza di Eros, che dovettero essere famosi, perché se ne trovano echi nell'Inno a Zeus di Callimaco e nell'Ila di Teocrito ...
Leggi Tutto
-crate
[dal gr. -κράτης, tratto da -κρατία «-crazìa»]. – Secondo elemento (atono) di sostantivi composti formati modernamente, in correlazione con gli astratti e collettivi in -crazìa (come burocrate, plutocrate, ecc.), che significa in genere...
cratere
cratère s. m. (ant. cratèra f., nei sign. 1 e 2) [dal lat. crater -eris (o cratera -ae), gr. κρατήρ -ῆρος, affine a κεράω, κεράννυμι «mescolare»]. – 1. Grande vaso a larga imboccatura, di terracotta decorata, argento, bronzo e anche...