Figlio postumo (n. 321-20 a. C.) del precedente e di Fila, figlia di Antipatro. Per conto di Demetrio e di Antigono Gonata comandò i presidî macedonici di Calcide e di Corinto. Scrisse una Ψηϕισμάτων συναγωγή, raccolta di decreti greci, che è la prima del genere in tutta l'antichità ...
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Generale macedone di Alessandro Magno che nel 330 a. C. successe a Parmenione come comandante generale dell'esercito e, più tardi, assunse la luogotenenza del regno per la Macedonia, la Tracia e la Grecia (324). Morto Alessandro (323), assieme ad Antipatro debellò le città greche in rivolta (322) e poco dopo cadde presso la costa dell'Ellesponto (maggio 321) combattendo contro Eumene, sostenitore dell'unità ...
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Governatore (n. 290 circa - m. 245 a. C.), succedendo al padre, di Corinto e Calcide per conto dello zio Antigono Gonata, re di Macedonia. Si ribellò al sovrano (249 o 248 a. C.) e per quattro anni riuscì a resistergli sino a che non fu avvelenato, pare per istigazione di Antigono medesimo ...
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Nipote di Dario III e di Persia. Maritata da Alessandro Magno a Cratero (324 a. C.), poi da questo abbandonata, sposò Dionisio, tiranno di Eraclea del Ponto, quindi, dopo la morte di Dionisio, Lisimaco, [...] dal quale nel 300 fu ripudiata. A. si dedicò quindi al governo di Eraclea ma per contrasti con i suoi figli fu da essi uccisa nel 290 circa ...
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Nome di varie principesse e regine macedoni, tra cui si ricorda la figlia di Antipatro, vissuta tra il 350 circa e il 288. Sposò successivamente Balacro, Cratero (m. 321 a. C.) e poi Demetrio Poliorcete [...] che, dopo averla trascurata al punto di prender una seconda moglie, la onorò appena divenne re di Macedonia, in quanto la sua unione con F. coonestava in certo modo il suo diritto al trono di Macedonia. ...
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Generale (sec. 4º a. C.) di Alessandro Magno e suo lontano parente, famoso per la scalata delle mura di Gaza. Morto Alessandro, seguì il partito di Perdicca, da cui ebbe l'incarico di conquistarsi la satrapia [...] di Armenia. Ma nella guerra contro Antipatro e Cratero si accordò con Cratero e cadde in battaglia (321 a. C.) per mano di Eumene, cui Perdicca aveva affidato la direzione delle ostilità. ...
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Neottolemo
Generale (sec. 4° a.C.) di Alessandro Magno e suo lontano parente, famoso per la scalata delle mura di Gaza. Morto Alessandro, seguì il partito di Perdicca, da cui ebbe l’incarico di conquistarsi [...] la satrapia di Armenia. Ma nella guerra contro Antipatro e Cratero si accordò con Cratero e cadde in battaglia (321 a.C.) per mano di Eumene, cui Perdicca aveva affidato la direzione delle ostilità. ...
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Figlio (m. 317 a. C.) di Filippo II re di Macedonia, e fratellastro di Alessandro Magno. Alla morte di Alessandro Magno (323 a. C.), i generali decisero di proclamare re A., col nome di Filippo (III), [...] (IV), la tutela di questo e di A. che, per quanto deficiente, era stato fatto sposare con Euridice, spettò successivamente a Cratero, a Perdicca, ad Antipatro e, morto quest'ultimo (319), a Poliperconte: ma A., sobillato dalla moglie, si alleò con ...
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Generale macedone (390 circa - 319 a. C.); già influente durante il regno di Filippo II, A. ebbe da Alessandro Magno, all'inizio della spedizione d'Asia, la reggenza della Macedonia e il governo delle [...] macedoni e la successiva vittoria di Crannone (322) soffocarono però la rivolta. L'anno dopo A., collegato con Cratero e Antigono, partecipò alla guerra contro Perdicca; dopo la vittoria fu proclamato, nel convegno di Triparadiso (321), reggente ...
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Scultore ateniese (sec. 4º a. C.). Dalle notizie che si hanno sulla sua attività appare più giovane di Scopa e attivo fino al penultimo decennio del secolo. Una delle prime opere fu forse il ritratto di [...] II, Olimpiade, Alessandro, Aminta ed Euridice, e a Delfi, dopo le vittorie asiatiche di Alessandro, un donario bronzeo di Cratero, rappresentante un episodio di caccia al leone. Una copia, pur assai modesta, del Ganimede rapito dall'aquila, descritto ...
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craterico
cratèrico agg. [der. di cratere] (pl. m. -ci). – Relativo al cratere di un vulcano: cinta c.; lago c., lago che occupa il cratere di un vulcano spento.