TITYOS (Τιτυός, Τίτυος)
E. Paribeni
Sin dalla Nèkyia omerica (Od., xi, 575 ss.) T. appare incluso nel numero dei grandi peccatori puniti. Di statura gigantesca- il corpo disteso misura nove pletri- (un [...] di Eucharides (British Museum E 278), nella superba coppa di Monaco del Pittore di Pentesilea, sino al romantico implorante appello del cratereacalice del Pittore di Egisto al Louvre (G. 161).
T. figurava con altri puniti nella Nèkyia di Polignoto ...
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Vedi NOCERA SUPERIORE dell'anno: 1973 - 1996
NOCERA SUPERIORE (Nuceria Alfaterna)
B. d'Agostino
La città antica coincide con l'attuale N., km 14 a N di Salerno, ai piedi dei Monti Lattari. Importante [...] ed uno skỳphos del tipo di S. Valentin. Alla seconda metà del IV sec. a. C. si riferiscono alcuni corredi con lèkythoi del tipo Pagenstecher e, tra l'altro, un cratereacalice di fabbrica campana. Alla fine del secolo, o agli inizî del sec. III ...
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MEMNONE (Μέμνων, Memnon)
Red.
1°. - Figlio di Eos e di Tithonos, fratello di Priamo, M., allevato dalle Esperidi regnava, secondo la tradizione più corrente, sugli Etiopi; dopo la morte di Ettore, M., [...] Nella ceramica attica la scena figura su vasi sia a figure nere (Vaticano, 389; Atene, Acr. 2611), sia a figure rosse (cratere da Vulci a Boston, 97.368 frammento di cratereacalice di Phinthias a Limenas; vasi a New York 06.1021.139 e ad Amsterdam ...
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NIOBIDI, Pittore dei
E. Paribeni
Ceramografo attico operante entro il secondo venticinquennio del V sec. a. C. Il nome è tratto dal famoso cratereacalice da Orvieto, nel Louvre, che riprende con tanta [...] delle pieghe. Ugualmente, dato che spesso troviamo i due artisti impegnati nello stesso tipo di vaso, il cratereacalice e il craterea volute, ne deriva che la sintassi decorativa in generale, e persino l'impiego di peculiari bordi ornamentali ...
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EXEKIAS (᾿Εξηκίας)
E. Paribeni
Ceramografo attico operante entro il terzo venticinquennio del VI sec. a. C. E. firma in generale come vasaio; ma due volte usa la formula ΕΧSΕΚΙΑS ΕΓΡΑΦSΕ ΚΑΠΟΙΕΣΕΜΕ: [...] di quello dell'Agorà, sarebbero estremamente limitate di numero. Nell'elenco di J. D. Beazley esse comprendono diciotto anfore, un cratereacalice, la nota coppa di Monaco e una serie di pìnakes di soggetto funerario. Si può dire tuttavia che E. si ...
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GEA (Γαῖα, Γῆ)
H. Sichtermann
Dea greca, la madre terra, l'elemento femminile passivo in contrapposto ad Urano, l'elemento attivo maschile, ha una parte importante nella Teogonia di Esiodo. G. è, con [...] replica al Louvre, risalgano ad un modello del V secolo. Anche figure di vasi più tardi riproducono la scena, così un cratereacalice di Palermo.
Vediamo l'intera figura di G. nella scena dell'uccisione di suo figlio Tityos ad opera di Apollo su un ...
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FALISCI, Vasi
P. Mingazzini
Nell'ambito della ceramica etrusca del IV sec. a. C., occupa un posto distinto una classe di vasi dipinti, che può con grande probabilità essere assegnata al territorio dei [...] Cefalo, da lei sedotto, il quale la guarda con rapimento estatico.
Di mano dello stesso artista è forse un cratereacalice dello stesso museo, sul quale gli amori di esseri mitici sono espressi con atteggiamenti concreti e tuttavia lontani dal ...
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PELIADI (Πελιάδες)
E. Paribeni
La tradizione ci ha trasmesso in vario modo i nomi e il numero stesso delle figlie di re Pelia. Igino ne conosce cinque, vale a dire, oltre alla più nota Alcesti, Pelopia, [...] non possono essere che le P. nella loro parte di allieve maghe. Di gran lunga più drammatica è la figurazione del cratereacalice di Tarquinia assegnata al Pittore di Pistoxenos, in cui il vecchio Pelia stanco e incerto si trova di fronte una donna ...
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Vedi ASSTEAS dell'anno: 1958 - 1994
ASSΤEAS (v. vol. I, p. 743)
F. Giudice
La fisionomia di A. è stata recentemente precisata da una pubblicazione di A. D. Trendall (1987), dalla quale risulta innanzitutto [...] archeologici liparesi. Atti del convegno, Lipari 1987, Milazzo 1987, pp. 35-36 (cratereacalice con Dioniso ebbro e cratereacalice con l'esibizione di un'acrobata nuda); A. D. Trendall, The Red-Figured Vases of Paestum, Hertford 1987, p. 443 ...
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LOSANNA (Lousonna)
R. Wiesendanger
C. Bérard
R. Wiesendanger
Città della Svizzera, nel Cantone di Vaud, sul lago Lemano. Antico vicus romano di Lousonna impiantato sulle rive del lago a Vidy. A partire [...] stile ad un'officina della cerchia di Hermonax. Molti frammenti meritano attenzione, il più prezioso è quello di un cratereacalicea fondo bianco del Pittore di Villa Giulia (Beazley, Red-fig., 619, 12). È in preparazione un fascicolo del C ...
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coppa1
còppa1 s. f. [lat. tardo cŭppa, variante del lat. class. cūpa «tino»]. – 1. a. Vaso per bere, di cristallo o metallo, generalmente largo e poco fondo o a forma emisferica e con piede di sostegno (e fino al sec. 15° fornito anche di...