In anatomia e antropologia fisica, conformazione dell’encefalo caratterizzata da un rapporto tra diametro verticale e diametro sagittale encefalico di valore intermedio tra quelli della ipsiencefalia e [...] della platiencefalia (come vengono denominate, rispettivamente, l’eccessiva e la scarsa altezza dell’encefalo); queste tre condizioni hanno corrispondenza con la conformazione del cranio (nell’ordine: mesocefalia, dolicocefalia, brachicefalia). ...
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Antropologo fisico (Messina 1878 - Roma 1972); succedette (1916) al padre Giuseppe nella cattedra di antropologia dell'univ. di Roma, dove dal 1926 diresse la Rivista di antropologia. Si distinse in molti [...] Circeo (1939), alle tecniche di misurazione antropica. Socio nazionale dei Lincei (1948), pubblicò numerose opere e articoli scientifici tra cui: Crania Habessinica (1912); Craniografia e craniometria del primo paleantropo di Saccopastore (1944); Il ...
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Zhoukoudian Località della Cina, nei pressi di Pechino, sede di depositi fossiliferi, datati a 460.000-230.000 anni fa, da cui provengono i resti del sinantropo (Sinanthropus pekinensis o Homo erectus [...] di individui e numerosi manufatti (schegge, choppers e chopping-tools). Caratteri salienti di questo tipo umano sono il cranio dolicocefalo, la volta spessa e piatta, tori sopraorbitario e occipitale sviluppati, capacità cranica stimata a 915-1225 ...
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Antropologo (Roma 1878 - Firenze 1960), prof. (dal 1927) di antropologia nell'univ. di Napoli; si è dedicato principalmente a problemi razziali sia con lo studio delle forme fossili, sia con ricerche su [...] : Sul significato della platicefalia con speciale considerazione della razza di Neanderthal (1910-11); L'altezza del cranio in America (1912-13); Meccanismo funzionale, genesi e significato filetico dell'occhio cosiddetto "mongolico" (1946). Ha ...
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Uomo: origine ed evoluzione
Phillip V. Tobias
di Phillip V. Tobias
Uomo: origine ed evoluzione
sommario: 1. Introduzione. 2. Il cambiamento del concetto di 'ominide'. 3. Nuove prospettive sulla datazione [...] , una località nel deserto del Djurab, nel Ciad settentrionale (v. Brunet e altri, 2002). Nel 2001 erano stati trovati un cranio, un frammento di mascella e alcuni denti, mentre nel 2002 sono venuti alla luce una mandibola e un altro dente isolato. I ...
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La variabilità del corpo nelle popolazioni
Gabriella Spedini
L'approccio allo studio della diversità
All'interno della specie, la circolazione dei geni è aperta in tutte le direzioni, dato che per definizione [...] le diverse popolazioni, che tra la specie umana e le specie più vicine a essa. Di tutte le parti del corpo, il cranio (la testa nel vivente) ha sempre focalizzato l'interesse degli antropologi; e non a caso, dato che si riteneva che esso contenesse ...
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L'Ottocento: biologia. Le origini della morfologia in Germania
Ilse Jahn
Le origini della morfologia in Germania
In Germania il concetto di 'morfologia' ebbe origine dagli studi di storia naturale [...] e indicò, con riferimento agli uccelli, ai mammiferi e all'uomo, le 'vertebre' dalle quali si sarebbe formato il cranio (secondo la teoria di Goethe e Oken). Inoltre distinse gli animali organizzati superiori da quelli inferiori, concludendo che gli ...
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In biologia e in anatomia, relativo all’orecchio. Placode o. Nell’embrione dei Vertebrati, ispessimento dell’ectoderma, che occupa un’area circolare situata lateralmente al rombencefalo, fra gli abbozzi [...] costituisce una capsula o. cartilaginea, che si fonde con le cartilagini paracordali situate sui lati. Con l’ossificazione del cranio cartilagineo, in corrispondenza della capsula o., si sviluppa una serie di ossa o. o petrose che si fondono insieme ...
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stimolazione magnetica transcranica
Tecnica di stimolazione cerebrale moderna e non invasiva, basata sul principio dell’induzione elettromagnetica: un impulso di corrente elettrica che passa attraverso [...] fluisce un campo elettromagnetico di elevata potenza e breve durata che attraversa i tessuti cutanei, muscolari e ossei del cranio, e raggiunge la corteccia cerebrale. Nel caso di stimolazioni prolungate, esso blocca in maniera del tutto temporanea e ...
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L'Ottocento: biologia. L'antropologia fisica
Renato G. Mazzolini
L'antropologia fisica
È difficile concepire una dissonanza maggiore tra quanto affermò il farmacista e naturalista Julien-Joseph Virey [...] a scimmie o all'uomo stesso come, per esempio, la scoperta da parte di Philippe-Charles Schmerling (1791-1836) di crani umani e manufatti associati a scheletri di mammut nelle grotte di Engis nei pressi di Liegi.
Con la pubblicazione, però, nel ...
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cranio
crànio s. m. [dal lat. mediev. cranium, gr. κρανίον]. – 1. Lo scheletro della testa nell’uomo e negli animali vertebrati, o, più precisamente, la parte superiore della testa ossea, che costituisce la teca encefalica. In anatomia umana,...
craniale
agg. [der. di cranio]. – Del cranio, che si riferisce al cranio: estremità c., nei vertebrati cranioti, quella dov’è situato il cranio (opposta all’estremità caudale). È anche sinon. di cefalico. ◆ Avv. cranialménte, in posizione...