Famiglia del sottordine dei Pecoriformi. Variabilissimi per forma generale e dimensioni, i bovidi posseggono, generalmente nei due sessi, corna costituite da un'apofisi persistente dell'osso frontale, [...] , e l'astuccio corneo del primo alla pelle di temporanea copertura del corno in via d'accrescimento del secondo. Nel cranio dei bovidi il carattere più importante è l'espansione progressiva dei frontali in alto e indietro, fino a formare un robusto ...
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TAMIOPO (dal gr. ταμίας "dispensiere" e dalla radice ὀψ "vedere"; lat. scient. Tamiops Allen, 1906)
Oscar De Beaux
Genere di Scoiattoli (v.) della sottofamiglia dei Callosciuri (v.), notevole per il [...] Sciurus L.) e caratteri dentali proprî. È un animale minuto, con 5 strisce longitudinali dorsali, con coda esile, cranio largo con muso corto, margine laterale dei molari privo di cuspidi accessorie. Il Tamiopo, svelto e agilissimo, è prevalentemente ...
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encefalocele
Ernia del cervello attraverso un’apertura della teca cranica situata per lo più sulla linea mediana, all’occipite o tra il dorso del naso e l’angolo interno dell’occhio: si presenta come [...] di una arancia, ricoperta da cute integra e sottile o ulcerata. L’e. è dovuto alla mancata saldatura del cranio; quello anteriore si può associare a difetti della corteccia frontale, del corpo calloso o delle strutture ipotalamiche, e può anche ...
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Patologo (Schivelbein, Pomerania, 1821 - Berlino 1902), professore di anatomia patologica nell'università di Würzburg (1849), poi in quella di Berlino (1856-1902). Socio straniero dei Lincei (1877). Autore [...] ricerche in tema d'antropologia, frutto delle quali furono la monumentale opera Crania ethnica Americana (1892), e i fondamentali contributi allo studio del cranio umano. Fu anche notevole uomo politico. Partecipò alla rivoluzione del marzo 1848 ...
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tricorinofalangeale, sindrome
Complesso di sintomi che si presentano in due varianti (tipo 1 e 2), delle quali la sindrome di tipo 2 è la più grave. La sindrome t. è caratterizzata da anomalie a carico [...] possono diventare calvi. Il naso ha punta bulbosa, i metacarpi e i metatarsi sono brevi, le scapole alate. Nel tipo 2 le ossa hanno esostosi multiple, il cranio è piccolo, lo sviluppo intellettivo è lievemente ritardato, mentre nel tipo 1 è normale. ...
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pellicciaio, muscolo
Lamina di tessuto muscolare striato situata nello spessore del tessuto sottocutaneo. I muscoli p. si trovano, variamente estesi, nella testa, nel collo, nel tronco, sui fianchi. [...] altri e strettamente connessi con la cute; i muscoli p. del capo, detti anche mimici per la loro funzione che provoca mutamenti della fisionomia, sono divisi, con criterio topografico, in muscoli del cranio, delle palpebre, del naso e delle labbra. ...
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Classe (Mammalia) di Vertebrati Amnioti omeotermi. Distribuiti in tutto il mondo, rappresentati da circa 5500 specie complessivamente, e nei più svariati ambienti, la maggioranza terrestri, pochi adattati [...] l’intero autopodio (plantigradi) o con le falangi (digitigradi) o solo con l’estremità delle dita (unguligradi).
Cranio. - Nel cranio, che si articola alla colonna vertebrale mediante due condili occipitali, il numero delle ossa è ridotto rispetto a ...
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(o Petromizonti) Ordine di Vertebrati Agnati Cefalaspidi comprendente l’unica famiglia Petromizontidi. In classificazioni in disuso componevano con i Missini la classe Ciclostomi, abbandonata poiché polifiletica; [...] cieco. Lo scheletro è cartilagineo, con corda dorsale persistente e segmentazione vertebrale rudimentale; mancano le coste. Il cranio è una capsula cartilaginea, che racchiude l’encefalo, lateralmente alla quale sono situate le capsule ottiche; manca ...
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POTENZIALE EVOCATO
Paolo M. Rossini
In neurofisiologia l'espressione indica, nel significato originario, la variazione di potenziale indotta in una precisa sede encefalica dalla stimolazione di un recettore [...] , di dispositivi elettronici ad alta velocità di calcolo, che con l'ausilio di un elettrodo applicato, a cranio integro, in sede opportuna, rende possibile la registrazione, e successiva analisi, del cambiamento transitorio del campo elettromagnetico ...
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Zoologo inglese, nato a Malden (Londra) il 1° novembre 1899, laureato in scienze a Oxford, professore di embriologia all'University College di Londra dal 1945 al 1950, direttore della sezione di Storia [...] ricerche su varî argomenti di anatomia comparata e di embriologia (sviluppo della ghiandola pituitaria, del cranio dei vertebrati) con particolare attenzione ai problemi della relazione fra embriologia e filogenesi. Ha riesaminato accuratamente ...
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cranio
crànio s. m. [dal lat. mediev. cranium, gr. κρανίον]. – 1. Lo scheletro della testa nell’uomo e negli animali vertebrati, o, più precisamente, la parte superiore della testa ossea, che costituisce la teca encefalica. In anatomia umana,...
craniale
agg. [der. di cranio]. – Del cranio, che si riferisce al cranio: estremità c., nei vertebrati cranioti, quella dov’è situato il cranio (opposta all’estremità caudale). È anche sinon. di cefalico. ◆ Avv. cranialménte, in posizione...