Scrittore polacco (n. 1785 - m. 1862). Rappresentante dello pseudoclassicismo, della cui poetica seppe tuttavia individuare chiaramente i limiti, scrisse odi, tragedie ispirate alla storia patria (Gliński, [...] 1821; Barbara Radziwiłłówna, 1822; Bolesław Śmiały "Boleslao l'ardito", 1822), romanzi storici alla W. Scott e un poema (Okolice Krakowa "I dintorni di Cracovia", 1820) che ebbe grande fortuna. Tradusse Sofocle e Virgilio. ...
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WORONICZ, Jan Paweł
Giovanni Maver
Poeta polacco, nato presso Horyń in Volinia il 3 giugno 1757, morto a Vienna il 7 dicembre 1829. La fama che si acquistò come predicatore e oratore agevolò la sua [...] in provincia e a Varsavia, fu nominato vescovo a Cracovia e poco prima della morte primate di Polonia a Varsavia Staropolskie (Studî di polacco antico; Misc. a Brückner), Cracovia 1928; A. Drogoszewski, Elementy XVIII w. w historjozofji Woronicza ...
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Pittore (forse Kulmbach 1480 circa - Norimberga 1522). A Norimberga, dove giunse intorno al 1500, guardò a I. De Barbari e iniziò la sua attività come incisore accanto a Dürer: xilografie per le commedie [...] , nelle storie dei ss. Pietro e Paolo, ora agli Uffizi, del 1510, e ancora più nel polittico di s. Caterina (Cracovia, 1515-16, S. Maria), la sensibilità cromatica, soprattutto espressa nel paesaggio, e l'intensità espressiva fanno pensare anche a un ...
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Apostolo dei Lituani e teologo camaldolese (n. Praga 2a metà del sec. 14º - m. S. Matteo di Murano 1440). Sottrattosi ai torbidi di Boemia, si recò presso Ladislao re di Polonia, che lo inviò in Lituania [...] (presso il cugino Vitautas), dove contribuì alla conversione di molti pagani. Tornato a Cracovia nel 1405, rimase a corte sino al 1408, e si recò poi a Camaldoli. Nel 1430 fu in Terrasanta e a Cipro, dove ebbe dispute con teologi greci. Prese anche ...
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LENARTOWICZ, Teofil
Giovanni Maver
Poeta polacco, nato il 27 febbraio 1822 a Varsavia, morto a Firenze il 3 febbraio 1893. Trascorse l'infanzia in campagna e, privo di mezzi, cominciò a guadagnarsi [...] Simpatizzante per i moti liberali del 1848, fuggì dalla Polonia russa e condusse da allora in poi vita vagabonda - a Poznań, Cracovia, Parigi - finché, nel 1856, si stabilì in Italia, a Roma, e dal 1860 a Firenze, ove si distinse anche come scultore ...
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SYROKOMLA, Ludwik (pseudonimo di Kondratowicz)
Giovanni Maver
Poeta polacco, nato il 29 settembre 1823 a Smolhov nella regione di Minsk, morto a Vilna il 15 settembre 1881. Visse quasi sempre (quale [...] , quale giornalista) in Lituania, e solo tra il 1856 e il 1861 visitò brevemente Varsavia, Poznań e Cracovia.
Dapprincipio si dedicò soprattutto alla traduzione dei poeti polonolatini dell'epoca di Sigismondo (Przekłady poetów polsko-lacińskich epoki ...
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JAROSIŁAW (A. T., 51-52)
ŁAW Città della Piccola Polonia Orientale (Galizia), capoluogo di distretto nel voivodato di Leopoli, con 25.000 ab. (1931), tra cui molti Ebrei. È situata sulla sinistra del [...] fiume San, affluente della Vistola, allo sbocco del tratto carpatico della valle di questo, sulla ferrovia Cracovia-Leopoli. Attivi sono i suoi commerci di cereali, legname e pelli; d'importanza locale le industrie (fabbriche d'acquavite, di tessuti, ...
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Fu l'ultimo re (1310-1370) della dinastia dei Piasti. Succeduto (1333) al padre Ladislao I Łokietek, diede salde fondamenta economiche, giuridiche e politiche allo stato polacco, stremato dalle guerre [...] e Włodzimierz. Sul modello degli studî italiani fondò a Cracovia la prima università polacca (1364), mentre suoi giuristi cosiddetti statuti di C. il Grande. Costruì la cattedrale di Cracovia e il castello reale di Wawel. Fu sovrano tollerante e umano ...
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Nacque nel 1493 dal duca di Milano Gian Galeazzo Sforza e da Isabella d'Aragona. Trasferitasi la madre, dopo lo sfacelo del dominio sforzesco, nel ducato di Bari cedutole da Ludovico il Moro, visse a Bari [...] re di Polonia. Un'ambasceria polacca si recò a Napoli a sposare Bona per procura: nel febbraio del 1518 ella giunse a Cracovia, consegnata allo sposo da Prospero Colonna, acclamata, a dire del Sarnicio, da tutta la Polonia. Seguita da gran numero di ...
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ZANUSSI, Krzysztof
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico polacco, nato a Varsavia il 17 giugno 1939, da una famiglia di origine friulana, trapiantata in Polonia da tre generazioni. Ad appena sedici [...] anni s'iscrisse alla facoltà di Fisica che abbandonò quattro anni dopo per studiare filosofia all'università di Cracovia, dove ebbe come insegnante un professore di formazione fenomenologica. Nel 1966 si diplomò in regia cinematografica alla scuola ...
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cracoviano
agg. e s. m. (f. -a). – Di Cracovia, importante città della Polonia merid., capoluogo del voivodato omonimo; abitante, originario o nativo di Cracovia. Come s. f., cracoviana (pol. krakowiak s. m.), danza polacca di carattere gaio...
euroreferendum
(euro referendum), s. m. inv. Consultazione popolare sull’adesione di uno Stato all’Unione europea o sul suo ingresso nel sistema monetario europeo. ◆ [tit.] Gran Bretagna / euroreferendum [testo] Il Comitato britannico per...