GASTALDI, Gerolamo
Raffaella De Rosa
Nacque ad Alassio, nella Riviera ligure di Ponente, all'inizio del sec. XVIII. Di famiglia aristocratica - ascritta alla nobiltà genovese dal 1655 - e religiosa, [...] , dove l'élite intellettuale genovese si incontrava per assistere alla recita delle tragedie di Voltaire, Racine e Crébillon, fece conoscere il suo valore conquistandosi anche la benevolenza dell'influente patrizio ligure. Tradusse peraltro due ...
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(gr. ᾿Ηλέκτρα [propr. "la splendente"], lat. Electra) In origine divinità pregreca della luce, poi detta figlia di Oceano, moglie di Taumante e madre di Iride e delle Arpie, o una delle Pleiadi, figlia [...] di Oreste.
In età moderna il mito di E. è stato ripreso in numerose opere di teatro: dalla Èlectre di P.-J. de Crébillon (1708) alle due tragedie di V. Alfieri, l'Agamennone e l'Oreste; dal dramma omonimo di B. Pérez Galdós (1901) all'Elektra di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del XVIII secolo il romanzo epistolare si impone come nuovo mezzo di comunicazione [...] M*** au comte de R*** (1732) e delle Lettres de la Duchesse de *** au Duc de *** (1768) di Prosper Jolyot de Crébillon, delle Lettres de Mrs Fanny Butlerd di Marie-Jeanne Riccoboni (1713-1792). In questi romanzi si percepisce sempre la sola voce dell ...
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(gr. Σεμίραμις, lat. Semirămis) Leggendaria regina assira, le cui vicende sono narrate da vari autori greci. Secondo tali narrazioni, Semiramide fu moglie del re Nino e dopo la morte di lui regnò da [...] (1653) di P. Calderón de la Barca, dalla Sémiramis (1717; rielaborata poi da Voltaire, 1748) di P. Jolyot de Crébillon alla Semiramide (1729) di P. Metastasio, musicata da L. Vinci e poi da numerosi altri compositori (da ricordare soprattutto i ...
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ALBERTI, Giovan Giorgio
Armando Sapori
Nacque a Firenze da Braccio Andrea il 15 sett. 1712. Abbracciato lo stato ecclesiastico, studiò a Pisa scienze e diritto canonico e si addottorò poi a Firenze [...] e dell'inglese e appassionato di cose teatrali, l'A. si dedicò alla traduzione di alcune tragedie di P. J. Crébillon (la traduzione della Semiramide, uscita in seconda edizione a Pisa nel 1786, per opera di un "accademico fiorentino" potrebbe ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Primo interprete della sensibilità contemporanea della generazione successiva alla [...] mitologico Tieste, in endecasillabi sciolti, di stampo alfieriano ma con importanti antecedenti nell’ Atrée et Thyeste di Crébillon (1707) e nei Pélopides di Voltaire (1771): al successo di pubblico, coronato dall’edizione della tragedia nel ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Assimilato – dal Girard dei Synonymes françois – alla figura del bandito e a quella del [...] la dama alternano il piacere dei sensi a quello del testo, e si contendono con ammiccante complicità i romanzi di Dorat e Crébillon figlio, i racconti di Gresset, Chorier, Baffo, Piazza e Vincenzo Rota. Il Sofà, il Verde-verde, l’Accademia delle dame ...
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Enciclopedista, nato a Langres in Champagne il 5 ottobre 1713, morto a Parigi il 30 o il 31 luglio 1784. Figlio primogenito d'un agiato coltellinaio, il D. venne destinato dapprima allo stato ecclesiastico: [...] anche un romanzetto orientale, Les Bijoux indiscrets (1748), scritto nel genere galante allora messo in voga da Claude-Prosper Crébillon, per divertire la sua amica M. me de Puisieux, e severamente giudicato più tardi dallo stesso D., come "un ...
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CASANOVA, Giacomo
Nicola Mangini
Nacque a Venezia il 2 apr. 1725, secondo dei sei figli di Gaetano e di Giovanna (Zanetta) Farussi, detta la Buranella, entrambi attori.
Nel primo capitolo della sua [...] subito amicizia con gli attori della Comédie Italienne e, tramite Silvia Balletti, fece utili e importanti conoscenze, tra cui il Crébillon, il d'Alembert, il Fontenelle e l'abate Voisenon. La cultura era un altro dei suoi effettivi interessi e ne ...
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Celebre chansonnier francese, nato a Parigi il 19 agosto 1780, morto il 16 luglio 1857. Suo padre, Jean-François de B. de Mersic, infatuato dell'idea di una sua pretesa nobiltà (proveniva in realtà da [...] 1813, benché quasi a forza, è del "Caveau", una società letteraria che prende il nome di quella antica del Crébillon, presieduta dal Désaugiers. Nuove canzoni, lette o stampate in strenne, insieme con le prime persecuzioni della polizia, consacrano ...
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