(o plumula) In botanica, la gemma che sta all’apice dell’embrione delle piante Fanerogame e dalla quale deriva l’asse caulinare. È situata tra i cotiledoni nelle Gimnosperme e nelle Angiosperme Dicotiledoni, [...] accanto al cotiledone nelle Monocotiledoni. ...
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Albero (Laurus nobilis) della famiglia Lauracee, alto fino a 10 m, con foglie persistenti coriacee, largamente lanceolate, fiori dioici, giallognoli, drupe ellittiche, nere, contenenti un seme con grossi [...] cotiledoni. Presente nella flora mediterranea sin dal Terziario, è largamente coltivato nelle zone a clima temperato come pianta ornamentale. Dai frutti freschi si ottiene, per pressione o per bollitura, il burro di lauro, usato nella preparazione ...
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xenia In botanica, fenomeno per il quale l’avvenuta ibridazione di due varietà di una specie si rende manifesta già nel seme che matura sulla pianta madre (che ha fornito gli ovuli) e precisamente nell’albume [...] fecondazione deriva l’albume, che nei casi citati sarà ibrido, come l’embrione. Nei semi a cotiledoni molto sviluppati, la x. può manifestarsi nei cotiledoni stessi; così se una razza di pisello a semi angolosi (carattere dato dai cotili) viene ...
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Incluso cellulare (detto anche glutine) di natura proteica che nei semi di molte piante funge da sostanza di riserva. Durante la maturazione dei semi le soluzioni dei vacuoli dell’albume o dei cotiledoni [...] si arricchiscono progressivamente di sostanze proteiche, che alla fine solidificano sotto forma di granuli globosi o ovoidali, detti granuli di a. o di glutine presenti in numero di 1 o più in ogni cellula. ...
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In botanica, si dice di piante o di organi vegetali che stiano fuori del terreno. Tipicamente e. è il germoglio (caule e foglie) delle piante superiori, detto anche asse e.; spesso anche i cotiledoni, [...] durante il germogliamento, diventano e., come nel fagiolo e nel ricino ...
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In botanica, aumento anomalo dei pezzi di un verticillo fiorale. Il termine polifillo indica la presenza di più foglie od organi omologhi. Per es., l’embrione di varie Conifere è polifillo, perché è dotato [...] di vari cotiledoni. ...
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Fusto delle piante non lignificate, che porta le foglie e stabilisce il collegamento tra queste e l’apparato radicale. Si sviluppa dalla gemma, detta piumetta, che sta all’apice dell’embrione, sopra l’inserzione [...] dei cotiledoni. Questa gemma, costituita all’inizio da meristemi, origina lateralmente le bozze fogliari, che si evolveranno nelle foglie; all’ascella di queste si organizzano altre gemme che daranno o potranno dare altrettanti rami, di costituzione ...
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Famiglia di piante Dicotiledoni, con molte specie tipiche delle regioni calde, costituente l'ordine Cucurbitali. Comprende erbe rampicanti o piante legnose, monoiche o dioiche; il frutto (falso) è una [...] sorta di bacca, detta peponide. L’embrione ha grossi cotiledoni, ricchi di olio. I fasci sono bicollaterali. I viticci, che esistono in numerose specie, sono da interpretare quali organi composti di elementi caulinari e fogliari. Il monofiletismo ...
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MARSILIACEE (lat. scient. Marsiliaceae)
Fabrizio Cortesi
Famiglia di Pteridofite Idropteridi. Il protallo femminile che nasce dalla macrospora sviluppa solo un archegonio; quello maschile, derivato dalla [...] microspora, consta di una sola cellula vegetativa e sviluppa due anteridî ridotti. Lo sporofito presenta 1-2 cotiledoni e un caule dorsoventrale con due serie di foglie: sori bisessuali da due a quattro racchiusi nel lembo fogliare. Marsilia (52 ...
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Famiglia di Conifere comprendente alberi o arbusti con foglie squamiformi o lineari o a lamina ampia, talora con fillocladi (nel genere Phyllocladus). Gli stami hanno 2 sacchi pollinici; i fiori ovuliferi [...] presentano 1 o più squame ovulifere, che all’ascella recano un solo ovulo; semi con 2 cotiledoni. Comprende 7 generi delle regioni calde, specialmente dei monti dell’emisfero australe. I generi principali sono: Dacrydium, Phyllocladus, Podocarpus (v. ...
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cotiledonare
agg. [der. di cotiledone]. – Del cotiledone, che ha rapporto col cotiledone (nei due sign. del termine): foglia c.; placenta c., quella caratteristica dei ruminanti.
cotiledone
cotilèdone s. m. [dal lat. cotyledon -ŏnis, gr. κοτυληδών «cavità» e «cotiledone» (foglia), der. di κοτύλη «cavità, ciotola, coppa»]. – 1. In botanica, la foglia (una nelle monocotiledoni, due nelle dicotiledoni) inserita al primo...