MARINO da Caramanico
Luca Loschiavo
MARINO da Caramanico. – Figlio di Antolino, nacque probabilmente nella cittadina (oggi Caramanico Terme, nel Pescarese) da cui prende il nome, intorno al 1240.
La [...] illustrazione dei singoli passaggi. M. ha cura talvolta di distinguere le costituzionidiMelfi (1231) da quelle aggiunte successivamente e dimostra anche qualche attenzione di tipo filologico. In più di un’occasione si sofferma a porre in rilievo le ...
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Liber constitutionum
Ortensio Zecchino
sommario: I. La storia esterna 1. Promulgazione. 2. Attività preparatoria e giuristi impegnati. 3. Entrata in vigore. 4. Fonti. 5. Prime reazioni. II. Il testo [...] Regno (1130) e con la promulgazione di un primo corpo di leggi, le Assise di Ariano (1140; v.).
Sulla scia di questi precedenti le CostituzionidiMelfi furono certamente promulgate come leggi per il solo Regno di Sicilia ma in non pochi passaggi e ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA
CCorrado Calenda
Intorno alla Magna Curia di Federico II si raccoglie, non solo idealmente, nel ventennio che precede la morte del sovrano (1230 ca.-1250, con eventuale prolungamento [...] 'adeguata piattaforma istituzionale, arricchita del ricorso alla tradizione giuridica romana (soprattutto con le CostituzionidiMelfi del 1231), un articolato, operosissimo slancio impresso alle credenziali culturali del potere, che si esprime, con ...
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VIABILITÀ, REGNO D'ITALIA E REGNO DI GERMANIA
TThomas Szabó
Federico II aveva ereditato un Impero che si estendeva dal Mare del Nord fino alla Sicilia e dalla contea di Borgogna e dalla Provenza fino [...] in vigore in altre parti dell'Impero ‒ lo fece inserire anche nelle CostituzionidiMelfi (Die Konstitutionen, 1996, III, 58).
Oltre alle grandi strade di comunicazione merita uno sguardo anche lo spazio cittadino. Le poche testimonianze scritte ...
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Monetazione
Lucia Travaini
Federico II lasciò una traccia molto importante nella monetazione del Regno di Sicilia, visibile specialmente nel controllo della produzione e della circolazione della moneta [...] sono documentati riferimenti a pagamenti in once di tarì "al peso di Messina", "al peso di Barletta", "al peso di Cosenza" (Martin, 1999, p. 171), ma dal 1232, dopo le CostituzionidiMelfi, si parla di "peso del Regno": che cosa significa veramente ...
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Magna curia
EErrico Cuozzo
Alle origini della "magna curia regis Siciliae". Il gran conte di Sicilia Ruggero I d'Altavilla organizzò il governo centrale della sua signoria territoriale senza un preciso [...] .
I, 40.2 (= I, LVII), Magne Curie nostre Magistrum Iustitiarium. La più complessa e al tempo stesso la più importante tra le CostituzionidiMelfi che recano un riferimento alla magna curia è la I, 40.2. Ad essa deve essere aggiunta anche la I, 41 ...
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Inquisizione
AAndrea Piazza
Il 22 novembre 1220 in Roma, nella basilica del beato Pietro, in occasione dell'incoronazione imperiale, alla presenza del pontefice Federico II emanò leggi per le terre [...] stato egli stesso a prendere provvedimenti. L'accentuazione del ruolo dell'autorità monarchica rispetto alle CostituzionidiMelfi si accompagnava all'enunciazione di un piano ancor più ambizioso, che prevedeva l'estensione della procedura a tutta l ...
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Cesaropapismo
Gilbert Dagron
Il termine caesaro-papia comparve per la prima volta nel manuale di teologia protestante di Justus Henning Böhmer (1674-1749), per caratterizzare l'atteggiamento di un sovrano [...] un pensiero politico che sembra articolarsi, in un primo tempo, intorno all'idea di un 'impero di giustizia' precorritore dello stato laico (all'epoca delle CostituzionidiMelfi), per poi evolvere ‒ sotto l'influsso della spiritualità francescana e ...
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Feudalità ecclesiastiche e laiche, regno di Sicilia
EErrico Cuozzo
Nobiltà e aristocrazia
Nel Regno svevo di Sicilia erano attive e operanti almeno due concezioni della nobiltà, che ora esamineremo. [...] per avere effettuato dei prestiti alla Curia regia.
A partire dal 1231, in concomitanza con la promulgazione delle CostituzionidiMelfi, Federico realizzò alcune grandi e radicali riforme dell'economia del Regno. Accrebbe, a tutti i livelli, il ...
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BERARDO DI CASTAGNA (DI CASTACCA)
EEnrico Pispisa
Sulle origini e sulla casata di B., uno dei più fedeli e autorevoli collaboratori di Federico II dagli inizi dell'attività politica dello Svevo fino [...] mancava da lungo tempo. Fu, quindi, assente durante l'elaborazione, la promulgazione e l'applicazione delle CostituzionidiMelfi. Sul soggiorno palermitano del presule siamo informati da uno scambio epistolare intrattenuto con il vecchio amico Pier ...
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