CALLERI, Giovanni Felice (Gian Felice)
Alberto Postigliola
Nacque a Genova il 1º maggio 1753. Nulla si sa della sua famiglia, né della prima formazione. Il 29 genn. 1774 entrò come novizio nella Congregazione [...] Palmieri, la cui amicizia gli fu in seguito di notevole utilità. Nell'ottobre 1784 al vescovo Scipione de' Ricci un giudizio alquanto restrittivo sulle capacità educative del C pubblicato il Progetto di costituzione per la Repubblica democratica ...
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CARRARA DEI VASCONI, Gerardo (Gerardo da Bergamo)
Marco Palma
Nacque a Serina (Bergamo) verso la fine del sec. XIII. Come egli stesso afferma in uno schema di testamento conservato all'Archivio capitolare [...] anime beate era preclusa la visione divina fino al giorno del giudizio, urtava contro la comune e da tempo radicata dottrina dell nella vita cittadina ed un primo passo in questo senso fu costituito dal vittorioso processo contro i canonici Paganino ...
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GORI MEROSI, Carmine
Carlo M. Fiorentino
Nacque a Subiaco il 14 febbr. 1810 da Giuseppe Gori, nobile sublacense imparentato per linea materna con la famiglia Giustiniani, e da Maria Benedetta Merosi, [...] alla compilazione della costituzione Apostolicae Sedis (12 ricordato ancora il De Cesare esprimendo un giudizio condiviso da quanti, cattolici e laici, Umberto, I, Roma 1878, pp. 9, 24; necr. in La Voce della verità, 18 sett. 1886, e L'Osservatore ...
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CAETANI, Pietro Viatico
Daniel Waley
Nacque probabilmente prima dell'anno 1220, fratello di Roffredo (I) e perciò zio di Benedetto (il futuro papa Bonifacio VIII) della cui educazione si occupò attivamente. [...] non sono sufficienti per un giudizio sulla sua personalità. Dovette essere l'autore delle costituzioni che regolavano (con molti Alessandro IV nell'ottobre del 1259 è di un certo interesse in quanto ordina al C. di astenersi dall'imporre tasse sulle ...
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BIANCHI, Andrea
Giuseppe Pignatelli
Nato a Genova nel 1587, entrò nella Compagnia di Gesù nel 1602. Molto dotto, insegnò per vari anni umanità, retorica e filosofia nei collegi tenuti dai gesuiti a [...] . Molto severo è il suo giudizio nei confronti di costoro, la In sostanza, il problema era quello di decidere se tale tipo di cambio doveva ritenersi un cambio reale: il B. concludeva affermativamente, valendosi anche dell'autorità della costituzione ...
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costituzione
costituzióne (ant. constituzióne) s. f. [dal lat. constitutio -onis, der. di constituĕre «costituire»]. – 1. a. L’atto, il fatto di costituire, d’essere costituito: la c. di una società, di una cooperativa, di uno stato, di un...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...