Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gaetano Filangieri
Saverio Ricci
Nella crisi del dispotismo illuminato Gaetano Filangieri elaborò un disegno di trasformazione radicale dello Stato d’antico regime. Il suo costituzionalismo repubblicano [...] strumento la libertà di stampa.
In ogni Stato che non sia dispotico, la Costituzione, scritta da un potere costituente diritto di voto, ma anche del diritto di accusa e di giudizio nel foro, riservati a chi non vende il lavoro delle braccia ...
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Coscienza
Alberto Oliverio
Lucio Pinkus
Bruno Callieri
Gianna Gigliotti
Dal latino conscientia, derivato di conscire, "essere consapevole" (composto di cum, "con", e scire, "sapere, conoscere"), [...] mentale di base si costituiscein modo coordinato verso il 6° mese di vita. In questa fase il bambino di oltrepassare il proprio sé, ora invece come reazione emozionale al giudizio degli altri, con il quale A. Smith la identifica senz'altro ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Marsilio Ficino
Nicoletta Tirinnanzi
«Poesia, bellezza, amore sono i termini in cui si rivolge tutta la teologia ficiniana, se ben si guardi oltre la tenue superficie di una fragile architettura concettuale». [...] umana: osteggiato «in mirabili modi» dalla fortuna, il merito individuale si esalta, a giudizio di Ficino, solo iscritto, dalla nascita, nello squilibrio e nell’eccesso di una costituzione viziosa, poiché «la fortuna se alcuno che grande sia, desidera ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Egidio Romano
Gian Carlo Garfagnini
Egidio Romano fu uno dei più brillanti e influenti intellettuali e uomini di Chiesa tra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento. Il suo De regimine principum [...] tra le posizioni espresse in queste opere ha talvolta indotto a giudizi poco benevoli sulla sua ragionamento di Egidio può essere individuato in due enunciati, di cui il primo, in positivo, è costituito dalla lettera ai Romani dell’apostolo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gian Domenico Romagnosi
Carla De Pascale
Fu lo stesso Romagnosi a definire la propria riflessione matura una «civile filosofia», entro la quale si individuano i due temi principali della ‘Costituzione’ [...] Giudizio sul Regno di Napoleone Bonaparte, del 1814, in cui Napoleone è raffigurato come il traditore della rivoluzione).
In Württemberg, cui Napoleone consentì di costituirsiin regni, dotati anch’essi di una Costituzione. Quando Luigi XVIII, nel ...
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DE SORIA, Giovanni Gualberto
Ugo Baldini
Nacque a Pisa il 10 apr. 1707 da Enrico e da Maria Elisabetta delle Sedie; l'affermazione delle Novelle letterarie (1767, col. 676) ripresa poi da A. Fabroni, [...] anche le dimostrazioni chimiche che, senza essersi ancora costituitein un corso apposito, comparivano saltuariamente nella didattica fu la consuetudine di franchi scambi d'opinioni. Nel giudizio del Magnanima il rapporto del D. col ceto dirigente, ...
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DELLA VOLPE, Galvano
Nicolao Merker
Nacque a Imola il 24 sett. 1895, secondogenito del conte Lorenzo e di Emilia Scali. Ufficiale di cavalleria negli anni della prima guerra mondiale, si laureò in filosofia [...] del sensibile o molteplice materiale, puntuale e discreto. Il giudizio, aveva insegnato il Kant migliore, è una sintesi di in estetica: che divennero il laboratorio dove applicare via via i risultati delle ricerche logiche.
I saggi che costituiscono ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Vailati
Massimo Mugnai
Giovanni Vailati è, per certi aspetti, una figura anomala nel panorama della filosofia italiana tra Ottocento e Novecento. Matematico, allievo di Giuseppe Peano, aderisce [...] coscienza a costituire la verità in ogni situazione storica.
Vailati ha sempre mostrato, nei confronti di Immanuel Kant e del kantismo (assai diffuso all’epoca, non solo tra i filosofi ma anche tra gli scienziati), un’aperta ostilità. A suo giudizio ...
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BRUCIOLI (del Bruciolo), Antonio
RR. N. Lear
Figlio di Francesco, nacque a Firenze nel popolo di S. Niccolò in data incerta nell'ultimo decennio del sec. XV (forse 1498). La condizione civile dei Brucioli, [...] Repubblica (Venezia 1538) costituisco un importante documento delle riflessioni del B. in età matura sul corpus incirca in questo periodo il B. sembra aver riveduto il suo giudizio su quello che era stato per lui il simbolo della Repubblica in rovina ...
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CALOPRESE (Caroprese, Caropreso, Calopreso), Gregorio
Amedeo Quondam
Nato a Scalea (Cosenza) nel 1654, mostrò ben presto eccezionali doti d'ingegno, che convinsero i suoi genitori ad inviarlo a Napoli [...] di "renatismo". Se infatti il giudizio del Vico può derivare da una in atto nella situazione intellettuale napoletana alla fine del Seicento), il C. non si dedicò all'esercizio della sua professione di medico, ma volle promuovere la costituzione ...
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costituzione
costituzióne (ant. constituzióne) s. f. [dal lat. constitutio -onis, der. di constituĕre «costituire»]. – 1. a. L’atto, il fatto di costituire, d’essere costituito: la c. di una società, di una cooperativa, di uno stato, di un...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...