DELFICO, Giovanni Berardino (o Bernardino)
Vincenzo Clemente
Nacque a Teramo il 29 dic. 1739 primogenito di Berardo e Margherita Civico, di famiglia patrizia appartenente alla oligarchia teramana dei [...] emergente borghesia locale, le cui sostanze si erano in buona parte costituite nella crisi del grande feudo. D'altro canto, centrale nei confronti degli arrendatori, ma anche - è il giudizio di Incarnato - del carattere del D. e dell'arroganza e ...
Leggi Tutto
BIGNAMI, Enrico
Luigi Cortesi
Nato a Lodi il 3 dic. 1844, ancora adolescente rimase l'unico sostegno della famiglia, e non poté perciò frequentare le scuole se non come auditore. Da questa diretta esperienza [...] incipiente esperienza di lotta operaia, e che costituisce il prodromo del lungo processo di formazione del Engels in lingua italiana. 1848-1960, a cura di G. M. Bravo, Milano 1962. Notizie e giudizi di Engels sul B. e sulla Plebe, in Correspondance ...
Leggi Tutto
GORANI, Giuseppe
Elena Puccinelli
Nacque a Milano il 2 febbr. 1740, dal conte Ferdinando e dalla contessa Marianna Belcredi, entrambi di nobili famiglie pavesi i cui membri avevano ricoperto, e ancora [...] attribuì poi la svolta estremistica e, a suo giudizio, fallimentare della rivoluzione, svolse per lui alcune missioni 1811), in Ca' de sass, aprile-agosto 1999, n. 143-144, pp. 32-37; C. Capra, G. G. e il "Progetto d'una costituzione repubblicana ...
Leggi Tutto
BERTOLINI, Stefano
Mario Mirri
Nacque a Pontremoli, il 13 giugno 1711, da Giulio Cesare e Anna Maria Canossa, secondogenito di famiglia nobile (suo padre era anche cavaliere dell'Ordine di s. Stefano; [...] vita. Per questa via il B. era giunto ad un giudizio, sul proprio tempo e sulla cultura contemporanea di tipo illuministico ma ormai "savi e moderati". In un "secolo dotato da Dio di tanta luce" l'Europa ormai costituiva quasi un solo Stato, capace di ...
Leggi Tutto
CANTELLI, Girolamo
Giuseppe Talamo
Nacque a Parma il 22 giugno 1815 da Lodovico, conte di Rubbiano, e da Luigia dei marchesi Rizzini di Mantova.
Educato inizialmente nel Collegio dei nobili, il C. approfondì [...] Il 29 marzo erano pubblicate, in diciassette articoli, le "basi fondamentali" della costituzione, mentre il duca, lo censure e sulla quale si sono alternati i più contrastanti giudizi. Non soltanto gli internazionalisti, ma anche i repubblicani e ...
Leggi Tutto
BELMONTE, Giuseppe Ventimiglia e Cottone principe di
Giuseppe Giarrizzo
Nacque a Palermo nel 1766, primogenito di Vincenzo e di Anna Maria Cottone di Castelnuovo, la sorella del futuro capo dei "costituzionali". [...] , tutte le carte della nuova costituzione al marchese di Raddusa, e ad altri; e d'indi in poi se ne diede poco pensiero (28 luglio 1813).
Quando nell'ottobre Bentinck tornò in Sicilia, il suo giudizio sulla politica del B. fu durissimo; e il nuovo ...
Leggi Tutto
GENNARI, Egidio
Giuseppe Sircana
Nacque ad Albano Laziale il 20 apr. 1876 da Mosè e da Candida Carnevali in una famiglia di contadini. A Roma, dove seguì gli studi fino al conseguimento della laurea [...] con Nicola Bombacci un progetto di statuto per la costituzione dei soviet in Italia, respinse gli attacchi del gruppo torinese dell' si esprimeva in forme confuse e contraddittorie all'interno del regime, avrebbe potuto approdare, a giudizio del G ...
Leggi Tutto
FENAROLI AVOGADRO, Giuseppe
Andrea Quadrellaro
Nacque a Brescia il 24 marzo 1760, penultimo di sei figli, dal conte Bartolomeo Fenaroli e da Paola Avogadro. Con il fratello Girolamo condivise dalla [...] quella degli altri colleghi della Consulta. in calce al progetto di costituzione del Regno d'Italia presentato dal Melzi Repubblica Italiana nei giudizi di un diplomatico austriaco, Modena 1953, pp. 11, 133; E. Rota, Milano napoleonica, in Storia di ...
Leggi Tutto
DEVINCENZI, Giuseppe
Paolo Coppini Romano
Nacque a Notaresco (Teramo) il 4 marzo 1814, in una famiglia della borghesia agraria con vasti possessi nel Teramano. Dopo gli studi secondari nel collegio [...] la gestione diretta. Nel gabinetto Lanza-Sella non ebbe il portafogli alla costituzione del governo, ma in seguito alle dimissioni di Gadda nel 1871.
Sulla sua opera dettero contrastanti giudizi Minghetti, per il quale il D. "aveva portato l'anarchia ...
Leggi Tutto
GROSOLI PIRONI, Giovanni
Francesco Malgeri
Nacque a Carpi il 31 ag. 1859 da Giuseppe Grosoni e da Livia Pironi.
Il padre, avvocato di origine ebraica, si era convertito al cristianesimo, abbracciando [...] 16 nov. 1916 il G. decise di liquidarla e di costituire una nuova società, l'Unione editoriale italiana, la quale, Rossi, Una visita al conte G., in Il Piccolo, 5 maggio 1935; F. Crispolti, Un giudizio di Pio X, in Pro Familia, 21 giugno 1936; P ...
Leggi Tutto
costituzióne (ant. constituzióne) s. f. [dal lat. constitutio -onis, der. di constituĕre «costituire»]. – 1. a. L’atto, il fatto di costituire, d’essere costituito: la c. di una società, di una cooperativa, di uno stato, di un governo, d’un...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...