Uomo politico statunitense (Bertie, Carolina del Nord, 1749 - Knoxville, Tennessee, 1800). Dal 1780 al 1789, come deputato e poi senatore della Carolina del Nord, partecipò al congresso continentale, all'assemblea [...] costituente di Filadelfia e alla convenzione statale che ratificò la costituzionefederale. Dal 1790 al 1796 fu governatore del "territorio a S del fiume Ohio", poi senatore del nuovo stato del Tennessee. Espulso nel 1797 perché sospettato di intese ...
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Uomo politico nordamericano (contea di Fairfax, Virginia, 1725 - Gunston Hall 1792). Membro della camera dei rappresentanti della Virginia, nel 1776 redasse la costituzione di quello stato; la dichiarazione [...] che vi era contenuta venne recepita dalla Dichiarazione d'Indipendenza (1776) e poi, sebbene in forma attenuata, dalla costituzionefederale del 1787, alla cui ratifica tuttavia M. si oppose in quanto essa non prevedeva la soppressione della tratta ...
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BENEDETTO XV, papa
Gabriele De Rosa
Giacomo Della Chiesa nacque a Genova il 21 nov. 1854 dal marchese Giuseppe, di antica illustre famiglia, originaria dai duchi di Spoleto, e da Giovanna Migliorati, [...] Monaco, il nunzio annotò che non sarebbe stato "possibile Germania vero e proprio Parlamentarismo a causa soprattutto CostituzioneFederale Impero". Pacelli suggeriva che il papa non indugiasse più "anche perché se autorità militari riuscissero fare ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Gaetano Filangieri
Adriano Giannola
Filangieri è una figura di primo piano nell’Europa della seconda metà del Settecento: riceve a più riprese Goethe e intrattiene rapporti con il fior fiore dell’intellettualità [...] sia per la redazione della legislazione criminale in Pennsylvania sia per la più impegnativa missione di elaborare la Costituzione del nuovo Stato federale. Si stabilisce tra i due un rapporto epistolare, e Franklin fa pervenire a Filangieri il testo ...
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GUELI, Vincenzo
Giulia Caravale
Nacque a Catania il 10 dic. 1914 da Raffaele e Anna (Marianna) Mazzarino. Laureatosi in giurisprudenza nell'Università di Roma il 16 nov. 1935, il 10 nov. 1938 conseguì [...] occupò di diritto costituzionale elvetico pubblicando Il sistema elettorale elvetico (Firenze 1946) e la monografia La costituzionefederale svizzera (ibid. 1947). Nel 1949 uscì Il regime politico (Roma) - una rielaborazione, composta peraltro senza ...
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Generale e uomo politico (Bridges Creek, Westmoreland, Virginia, 1732 - Mount Vernon, Virginia, 1799). Nominato comandante in capo dell'esercito americano nel 1775, fu presidente della Convenzione costituzionale [...] idee moderate, fautore di un rafforzamento dei poteri del governo federale, W. si affidò soprattutto all'opera del suo ministro e, dopo la ratifica da parte degli stati della Costituzione da essa elaborata, fu eletto con votazione plebiscitaria primo ...
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Statista statunitense (Hodgensville, Kentucky, 1809 - Washington 1865), sedicesimo presidente degli Stati Uniti d'America. Avvocato autodidatta, convinto antischiavista, fu deputato per i whig dal 1834 [...] agli stati schiavisti dell'Unione, né alle zone sottratte ai Confederati dalle truppe federali; l'abolizione totale fu sancita dal 13º emendamento alla Costituzione, votato dal Congresso il 31 genn. 1865). Il successo delle operazioni confortò la ...
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Generale e uomo politico statunitense (Denison, Texas, 1890 - Washington 1969).
Esponente del Partito repubblicano, fu presidente della repubblica statunitense (eletto nel 1952; confermato nel nov. 1956). [...] . Dulles e all'estensione del sistema di alleanze occidentali (inserimento della Repubblica Federale di Germania nella NATO, accordi militari con la Spagna, costituzione della SEATO e del Patto di Baghdād, deneutralizzazione di Formosa, basi aeree in ...
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Uomo politico (Nevis, Antille, 1755, secondo altre fonti 1757 - New York 1804); il suo nome è indissolubilmente legato alle vicende della Costituzione statunitense del 1787, della quale fu strenuo sostenitore, [...] 1786) e a quella di Filadelfia (1787), dove appoggiò la costituzione degli USA. Fu segretario al Tesoro con Washington (1789) pubblico dell'Unione e dei singoli stati; creò la Banca federale, regolamentò i dazî e favorì l'industria. Si dimise (1795 ...
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Uomo politico ateniese (n. 540 a. C. circa - m. prima del 462), figlio di Lisimaco. Contribuì alla cacciata dei tiranni (510) e partecipò alla battaglia di Maratona (490). Fu arconte nel 489-88 e poco [...] e Bisanzio; avvenuta la defezione di questi da Sparta e la costituzione della lega delio-attica, A., per la sua fama di probità che ciascun alleato doveva versare ogni anno alla cassa federale. Quantunque pochissimo se ne sappia, grande dovette essere ...
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federale
agg. [der. del lat. foedus -dĕris «alleanza, lega», sull’esempio del fr. fédéral]. – 1. a. Che costituisce una federazione di più stati: stato f., unione di stati cui è attribuita personalità giuridica internazionale, mentre ai singoli...
federalismo
s. m. [der. di federale, sull’esempio del fr. fédéralisme]. – 1. a. Sistema politico (affermatosi dalla fine del sec. 18°) in cui più stati, aventi tradizioni e interessi comuni, si uniscono in confederazione, o uno stato si costituisce...