Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] abusi del nuovo Stato, ma inducendo in fondo il clero e il popolo all’accettazione delle autorità costituite.
, padre Carlo Maria Curci.
L’episodio forse più noto della presenza civile di questo mondo fu la petizione rivolta nel 1862 a Pio IX ...
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Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] del pontefice contro le provocazioni che potevano giungere dal potere civile di Firenze, facevano circolare le idee e costituivano un punto di riferimento per chi cercava era quella di un rafforzamento del ruolo delclero e della sua azione, anche ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] ai tre collegi già sperimentati a Milano le classi delclero e dell’aristocrazia, e confermava pertanto l’auspicio il cui Primato civile e morale degli Italiani (1843) costituì il testo base del moderatismo alla vigilia della rivoluzione del 1848. L’ ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] Mancini, volto a contrastare gli abusi delclero, progetto che passò alla Camera risposato con un’altra con rito civile nel gennaio del 1877.
Anche il secondo governo illustrato la patria», e la ventunesima costituita da «le persone che da tre anni ...
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Il modello Bartoletti nell'Italia mancata
Massimo Faggioli
Un vescovo italiano del concilio
La figura di Enrico Bartoletti è di rilievo nella storia della Chiesa italiana del postconcilio come segretario [...] degli articoli 7, 8 e 19 della Costituzione (23 febbraio 1972), il tema divenne il clero, sia a livello regionale, sia a livello nazionale. Gli ho detto che questa delClero, impresa di grande respiro culturale, civile ed ecclesiale, con gli occhi ...
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La religione e la politica
Il governo dell’Impero tra pagani e cristiani fra III e VI secolo
Guido Clemente
La conversione di Costantino fu un fatto epocale, ma al momento solo pochi cristiani intransigenti [...] tra comandi militari e funzioni civili; il mantenimento di funzioni persecuzioni e vessazioni nei confronti delclero ortodosso, e determinò l’esito re goto. La questione principale era costituita dall’Henotikon dell’imperatore Zenone, non ...
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La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con [...] seguì un comportamento analogo da parte delclero e dei cattolici delle nazioni belligeranti e per le più elevate idealità civili, come è imprescindibile dovere di sane questa regola di rispetto del governo legittimamente costituito, la Santa Sede ...
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Miti e simboli della rivoluzione nazionale
Alberto Mario Banti
Una chiave importante per capire il significato del processo di costruzione del Regno d’Italia sta in una semplice definizione: Stato-nazione. [...] e di una parte importante delclero che tra il 1846 costituzioni devono essere coerenti col genio delle nazioni –, aggiunge che un assetto politico fondato sui prìncipi, su aristocrazie civili e consultive, e sul coordinamento politico-spirituale del ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] che la legge riconosceva ai residui delclero ricettizio, e, dall’altra, il clericalismo civile, di cui si è detto, Mario Marafioti106. Nello stesso periodo, a Palermo veniva costituito il Centro Arrupe, animato da padre Bartolomeo Sorge e ...
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Notabili e potere locale
Paola Magnarelli
La parola notabile deriva dagli effetti della rivoluzione francese, e designa l’élite, non più contraddistinta solo dal nome, ma anche, particolarmente, dal [...] terrieri e delclero, specie nella V. Vidotto, 2° vol., Il nuovo Stato e la società civile. 1861-1887, pp. 3-112.
A. Caracciolo, I sindaci di .
A. Chiavistelli, Dallo Stato alla nazione. Costituzione e sfera pubblica in Toscana dal 1814 al 1849 ...
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camerlengo
camerléngo (anche camarléngo, camerlingo, camarlingo) s. m. [dal lat. mediev. camarlingus, che è dal franco kamerling «addetto alla camera o fisco del sovrano»] (pl. -ghi). – 1. Nel medioevo, persona addetta alla custodia del tesoro,...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...