Prelato e uomo politico francese (Parigi 1727 - Sens 1794). Vescovo di Condom (1760), arcivescovo di Tolosa (1763), amico degli enciclopedisti, accademico di Francia (1770), fece costruire il canale di [...] 1788, dovette poco dopo dimettersi (25 ag.). Intanto, si era fatto nominare arcivescovo di Sens e aveva ottenuto il cardinalato, al quale rinunciò (1791) per accettare la costituzioneciviledelclero. Arrestato sotto il Terrore, morì di apoplessia. ...
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Insieme di tendenze dottrinali e di atteggiamenti politici, propri della Francia durante la monarchia, relativi sia all’estensione in Francia dell’autorità del capo supremo della Chiesa cattolica, sia [...] e B.-H. Grégoire, che accettò la Costituzioneciviledelclero, voluta dalla Rivoluzione e condannata da Pio VI.
Successivamente, le disposizioni del Concordato napoleonico (1801) sembrarono eliminare del tutto l’antico g.; ma qualcosa ne sopravvisse ...
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Ecclesiastico (Valréas, Avignone, 1746 - Roma 1817). Valente oratore, accademico di Francia (1785), deputato delclero nel 1789, l'anno successivo fu il più acceso oratore della destra contro la Costituzione [...] civiledelclero. Costretto ad abbandonare la Francia, fu nominato da Pio VI arcivescovo di Nicea, vescovo di Montefiascone, infine cardinale (1794). Aderì poi a Napoleone ponendosi contro Pio VII; caduto l'imperatore, si rifugiò a Roma, ma fu dal ...
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Uomo politico francese (Parigi 1754 - ivi 1838). Ecclesiastico, abilissimo diplomatico e consigliere di Napoleone Bonaparte, fu ministro degli Esteri e rappresentante della Francia al congresso di Vienna [...] ecclesiastici e si pronunciò a favore della costituzioneciviledelclero (1790). Inviato a Londra in missione ma riebbe la carica da Napoleone Bonaparte dopo il colpo di stato del 18 brumaio. Acuto interprete della volontà di Napoleone, negoziò i ...
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Rivoluzionario (n. 1752 - m. Bicêtre, Parigi, 1794). Curato a Parigi, aderì entusiasticamente alla Rivoluzione; colpito da interdetto per aver partecipato alle rivolte antifeudali dei contadini (apr. 1790), [...] nel sacerdozio quando prestò giuramento alla costituzioneciviledelclero. Membro del Club dei Cordiglieri, il 10 ag giugno, e fu tra gli organizzatori della giornata insurrezionale del 31 maggio. Gli attacchi violenti rivolti anche ai giacobini ...
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Teologo ed esegeta (Fahr, Franconia, 1757 - Breslavia 1827), carmelitano. Prof. di lingua greca e di esegesi neotestamentaria all'accademia (dal 1786, università) di Bonn, nel 1791 passò a Strasburgo. [...] Nel 1794, essendosi rifiutato di prestare giuramento secondo le disposizioni della costituzioneciviledelclero, fu imprigionato e condannato; alla caduta di Robespierre, poté tornare in Germania. Aveva già pubblicato (1790) una Commentatio biblica ...
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Oratoriano (Limoges 1744 - ivi 1832), prof. di teologia, greco ed ebraico nei seminarî della Congregazione dell'Oratorio; pubblicista, intervenne nelle polemiche sulla costituzioneciviledelclero e fu [...] dopo il Concordato (1801), sostenne le sue convinzioni giansenistiche e gallicane scrivendo a favore del matrimonio civile, contro l'intervento del papa nella Chiesa francese e contro l'istituzione pontificia dei vescovi (Principes sur la distinction ...
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Ecclesiastico (Parigi 1738 - ivi 1821); vescovo di Langres (1770), fu rappresentante delclero negli Stati Generali: quivi caldeggiò la formazione di una Camera delclero e della nobiltà separata dal Terzo [...] Stato. Partecipò anche ai lavori della Costituente, che presiedette fino all'ag. 1789. Avversò energicamente la costituzioneciviledelclero e, costretto ad abbandonare la diocesi, si rifugiò in Svizzera, Austria e Italia. Ritornò a Parigi nel 1814, ...
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Giurista e uomo politico (Brive-la-Gaillarde, Corrèze, 1742 - Parigi 1810); avvocato di gran fama, deputato agli Stati generali (1789), nella Costituente sostenne abilmente la costituzioneciviledelclero [...] della Convenzione, di cui fu presidente (1792-93), membro del Comitato di salute pubblica, fu poi tacciato di moderatismo; , plenipotenziario al congresso di Rastatt, e (1798) membro del Direttorio stesso (l'anno dopo la nomina fu annullata per ...
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Uomo politico còrso (Vescovato 1731 - Bastia 1806); fu uno degli agenti più attivi del duca di Choiseul al tempo dell'annessione della Corsica alla Francia. Costretto a fuggire dai seguaci di P. Paoli, [...] fu ricompensato col titolo di conte. Deputato agli Stati Generali del 1789, emigrato per opposizione alla costituzioneciviledelclero, rientrò in Corsica nel 1794, ma si tenne lontano dalla vita politica. ...
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camerlengo
camerléngo (anche camarléngo, camerlingo, camarlingo) s. m. [dal lat. mediev. camarlingus, che è dal franco kamerling «addetto alla camera o fisco del sovrano»] (pl. -ghi). – 1. Nel medioevo, persona addetta alla custodia del tesoro,...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...