Pragmatismo
Tiziano Bonazzi
di Tiziano Bonazzi
Pragmatismo
Origini e significato
Il pragmatismo è un movimento filosofico che, sorto negli Stati Uniti negli ultimi decenni dell'Ottocento, vi ha conosciuto [...] spinta democratica intrinseca allo strumentalismo consentì a Dewey di assurgere al ruolo di saggio della democrazia americana, anche se i suoi tentativi di costituire un nuovo movimento politico che andasse al di là del New Deal conobbero una cocente ...
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MALAGODI, Giovanni (Giovanni Francesco)
Giovanni Orsina
Nacque a Londra, il 12 ott. 1904, da Olindo e da Gabriella Ester Levi. La madre era di origine torinese ed ebraica; il padre risiedeva a Londra [...] e il M. acconsentirono, superando l'ostilità anglo-americana nei confronti del M., inserito durante la guerra , gli offrì una consulenza retribuita e la presidenza del costituendo Sindacato Italia e Oltremare, un centro studi finanziato da imprese ...
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PACCIARDI, Randolfo
Luca Polese Remaggi
PACCIARDI, Randolfo. – Nacque a Giuncarico, frazione di Gavorrano (Grosseto), il 1° gennaio 1899 da Giovanni, un ferroviere originario di Castagneto (Castagneto [...] prelevato da agenti dell’OSS (Office of strategic services, l’intelligence americana) che lo scortarono ad Algeri. Da lì arrivò il 29 da tempo convinto della necessità di correggere la Costituzione nel senso di un maggiore bilanciamento dei poteri ...
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Il liberalismo
Giuseppe Bedeschi
Nonostante l’uso estremamente ampio che ne è stato fatto e ne viene fatto nell’ambito politologico, il concetto di liberalismo è assai controverso. Non si deve dimenticare [...] pur variando da autore ad autore e da costituzione a costituzione, si possono raggruppare in due grandi categorie: al quale gli uomini agiscono. Ma Tocqueville vede nella società americana anche una grave insidia: il dominio assoluto e irresistibile ...
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PIATTOLI, Scipione
Raffaele Caldarelli
PIATTOLI, Scipione. – Nacque a Firenze il 10 novembre 1749 da Gaetano e da Anna Bacherini, entrambi pittori, come pure il fratello maggiore Giuseppe.
Entrato negli [...] dell’esperienza americana. Conobbe Filippo Mazzei, firmatario della Dichiarazione di indipendenza americana del 1776 Potocki (manifesto di Vienna del 15 agosto 1790), la nuova Costituzione fu approvata dalla Dieta il 3 maggio 1791. Il successo fu ...
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europeismo. Il federalismo
Sergio Romano
Europa unita, integrazione europea, Europa dei popoli, Europa delle patrie: queste espressioni sono frequentemente usate da uomini politici, giornalisti, pubblicisti. [...] e probabilmente quello di risalire alla loro origine.
Sin dalla costituzione del Sacro romano impero gli europei hanno il sentimento di Ma capisce di non potersi opporre alla richiesta americana e propone coraggiosamente la creazione di un esercito ...
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centrosinistra
Formula di governo basata sull’alleanza tra partiti di centro e della sinistra, di solito di impostazione progressista, a egemonia socialdemocratica, laburista o liberal-democratica.
Stagione [...] il pontificato di Giovanni XXIII e la nuova presidenza americana di J.F. Kennedy. Nel febbr. 1962 il governo Colombo e dal governatore della Banca d’Italia G. Carli, costituirono a tale riguardo delle serie ipoteche. Il c. ebbe numerosi nemici ...
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americanismo
s. m. [der. di americano]. – 1. Con riferimento ad americano nel sign. più esteso: a. Parola o locuzione propria di una delle lingue parlate nel continente americano, che sia usata nella nostra lingua o in altre lingue europee...
diciottesimo
diciottèṡimo agg. num. ord. [der. di diciotto]. – 1. Che, in una serie, viene dopo altri diciassette (in scrittura numerica 18°, in numeri romani XVIII): d. emendamento, nella costituzione americana, quello che istituiva il proibizionismo....