Figlia (n. forse 318 - m. 354) di Costantino il Grande, sposò (335) il cugino Annibaliano e ottenne il titolo di Augusta; dopo la uccisione di lui (337) sposò Gallo, creato Cesare da Costanzo II (351), [...] a Roma nel mausoleo che si era fatto costruire in un suo terreno della Via Nomentana, ove aveva dedicato una chiesa a S. Agnese. Nel Medioevo fu venerata come santa (s. Costanza) in base a tradizioni leggendarie accolte negli Atti di s. Agnese. ...
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Figlia (m. 330 circa) dell'imperatore romano Costanzo Cloro, sorellastra di Costantino; nel 313 sposò l'imperatore Licinio, per confermare l'alleanza di questo con Costantino. Convertita all'arianesimo, [...] fu presente al Concilio di Nicea, ove protesse i seguaci di Ario ...
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Figlia postuma (1154-98) del re Ruggero II. Andata sposa nel 1186 a Milano al giovane Enrico VI, figlio del Barbarossa (secondo la leggenda, raccolta da Dante che la ricorda come la "gran Costanza", Par. [...] III, 118-120, sarebbe stata tolta dal convento), fu incoronata imperatrice a Roma nel 1191. Lasciata in Italia dal marito, fu fatta prigioniera da Tancredi, pretendente al trono siciliano. Liberata da ...
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FALCONIERI, Costanza
Raffaella De Rosa
Nacque a Roma intorno all'anno 1764. Era figlia, insieme con Alessandro, primogenito, Nicola, Isabella, Girolamo e Carlo, di don Mario, nobile romano coscritto, [...] 'io", dove Flora era la F. (Silvagni, p. 55); così nel cosiddetto Trionfo del dio di Lampsaco (Vicchi, p. 42 8): "Donna Costanza è l'ultima che regge in mano l'asta / Piccina di figure e per lascivie guasta. Essa cammina attenta con molta divozione ...
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BAGLIONI, Costanza
Raoul Meloncelli
Nata probabilmente a Bologna nella prima metà del sec. XVIII, appartiene alla famosa famiglia bolognese (di origine romana) i cui componenti, dal capostipite Francesco [...] detto Carnace, furono tutti cantanti o musicisti. Delle cinque sorelle Baglioni: Giovanna, Clementina, Rosina, Vincenza e, appunto, Costanza, che si distinsero in vari teatri italiani e stranieri come eccellenti interpreti di opere comiche, solo la B ...
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Figlia (m. 1545) di Alessandro Farnese (poi papa Paolo III), sposò (1517) Bosio II Sforza conte di Santa Fiora. Molto amata dal padre, ebbe durante il suo pontificato notevole importanza, procurando tra l'altro a suo marito notevoli cariche presso la corte pontificia e ottenendo dal papa la conferma di tutti i feudi e dominî già in loro possesso ...
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Poetessa (Lucca 1786 - Viareggio 1831). Un suo poema in ottave, Castruccio, fu premiato nel 1811 e una tragedia, Pirro, nel 1813 dall'accademia lucchese Napoleone, dove nel 1828 la M. lesse una memoria, Dei moderni romanzi, nella quale, lodando Fénelon e Barthélemy, condannava i romanzieri del suo tempo, come Manzoni e Chateaubriand ...
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CERIOLI, Costanza Onorata (suor Paola Elisabetta)
Andrea Camilletti
Nacque a Soncino (Cremona) il 28 gennaio del 1816, sedicesima figlia del conte Francesco e di Francesca Corniani. Appartenente a una [...] famiglia agiata, proprietaria di vasti possedimenti agricoli nella zona e di una filanda di seta, non ebbe un'infanzia felice. Allevata con severità eccessiva, che talvolta sconfinava nella durezza, dalla ...
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COSTANZA di Francia
Léon-Robert Ménager
Nata dalle seconde nozze di Filippo I re di Francia con Berta, figlia di Fiorenzo conte di Olanda, come la maggior parte delle donne del mondo medievale, non [...] nel 1088 dal duca Ruggero al fratellastro Boemondo, sembra proprio essere stato la causa delle difficoltà cui dovette far fronte Costanza. La reazione alla rivolta di Bari non venne infatti da lei, né dal duca di Puglia Guglielmo, bensì da Roberto ...
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Canonista (m. 1088), insegnò nella scuola cattedrale di Costanza, ove ebbe fra i suoi scolari Bernoldo di S. Biagio, poi a Hildesheim. Monaco a Korvey nel 1080, fu sostenitore della riforma gregoriana. ...
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costanza
s. f. [dal lat. constantia]. – 1. Qualità d’esser costante, perseveranza, fermezza: avere c. nel bene, nei propositi, negli affetti, nello studio; persona di scarsa c.; dov’è la forza antica? Dove l’armi e il valore e la c.? (Leopardi);...
isotermia
iṡotermìa s. f. [comp. di iso- e -termia]. – Nel linguaggio scient., costanza nel tempo della temperatura di un corpo o di un sistema, o invariabilità di essa da punto a punto di un determinato corpo, ambiente, ecc. In partic., in...