fortezza /for'tets:a/ s. f. [der. di forte¹]. - 1. a. (ant.) [l'essere forte in senso fisico] ≈ e ↔ [→ FORZA s. f. (1)]. b. (non com.) [riferito a cose, l'essere resistente e solido: f. di un tessuto, [...] , solidità. ↔ delicatezza, fragilità. c. [l'essere forte spiritualmente e moralmente] ≈ fermezza, forza, saldezza. ‖ costanza. ↔ debolezza, fragilità. ‖ incostanza. 2. (milit.) [opera difensiva racchiudente nel suo interno solo costruzioni militari ...
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frequenza /fre'kwɛntsa/ s. f. [dal lat. frequentia]. - 1. [l'essere frequente; il ripetersi spesso] ≈ assiduità, costanza, iterazione, ripetitività. ↑ continuità. ↔ rarità, saltuarietà, sporadicità. ↑ [...] eccezionalità. ▲ Locuz. prep.: con frequenza ≈ e ↔ [→ FREQUENTEMENTE]. 2. [presenza più o meno numerosa in un determinato luogo: c'è un'alta f. di bar in questa città] ≈ densità. 3. a. [il frequentare, ...
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volontà s. f. [dal lat. voluntas -atis]. - 1. [facoltà e capacità di volere, di realizzare un comportamento in vista di un dato scopo: avere molta v.; essere fornito di una v. ferrea] ≈ (ant.) velle, Ⓣ [...] (giur., filos.) volizione, [spec. in ambito teologico] arbitrio (il libero a.). ‖ costanza, decisione, determinazione, fermezza, risolutezza, tenacia, velleità, volitività. ● Espressioni: buona volontà ≈ e ↔ [→ BUONO¹ agg. (1. a)]. 2. a. [ciò che si ...
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volubilità s. f. [dal lat. volubilĭtas -atis]. - [l'essere volubile: la v. della fortuna; v. di umore] ≈ incostanza, indecisione, instabilità, mutevolezza, [spec. con riferimento a persona] irresolutezza, [...] [spec. del tempo meteorologico] variabilità. ↑ capricciosità, [spec. con riferimento a persona] lunaticità. ↔ costanza, fermezza, stabilità. ...
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mettere /'met:ere/ [lat. mittere "mandare", nel lat. tardo "mettere"] (pass. rem. misi, mettésti, part. pass. mésso). - ■ v. tr. 1. a. [far sì che qualcosa occupi una determinata posizione o un determinato [...] . ‖ intervenire. ↔ tenersi fuori. □ mettersi di punta (o di buzzo buono o di buona lena) [fare qualcosa con impegno, costanza e pertinacia, con la prep. a seguita dall'inf. o assol.] ≈ darsi da fare (per), impegnarsi. □ mettersi in comunicazione ...
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punta¹ s. f. [lat. tardo puncta "colpo dato con un oggetto appuntito", der. di pungĕre "pungere", part. pass. punctus]. - 1. [parte terminale aguzza di un oggetto, di una struttura o di qualsiasi cosa: [...] , [con riferimento ad alimenti in polvere] presa (una p. di zucchero, di sale). □ mettersi di punta [fare qualcosa con impegno, costanza e pertinacia, con la prep. a seguita dall'infinito o assol.: mettersi di p. a studiare; mi sono messo di p. e ho ...
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puntiglio /pun'tiʎo/ s. m. [dallo sp. puntillo, propriam. dim. di punto (de honor)]. - 1. [caparbia ostinazione nel sostenere un'idea o nel tenere un certo comportamento solo per partito preso o per falso [...] , punto d'onore. ‖ ripicca. 2. (estens.) [dimostrazione di grande amor proprio e volontà nel fare qualcosa: studiare, lavorare con p.] ≈ convinzione, costanza, impegno, ostinazione, pertinacia, puntigliosità, tenacia. ↔ incostanza, svogliatezza. ...
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continuità s. f. [dal lat. continuĭtas -atis]. - 1. [qualità dell'essere continuo, spec. nel tempo] ≈ costanza, persistenza. ↔ alternanza, discontinuità, intermittenza, interruzione, intervallo, soluzione [...] di continuità, sospensione. ● Espressioni: soluzione di continuità ≈ cesura, discontinuità, frattura, interruzione, stacco. 2. [riferito a un testo, presenza di uno sviluppo logico e coerente: scritto ...
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mobilità s. f. [dal lat. mobilĭtas -atis]. - 1. [possibilità di spostamento nello spazio: m. di reparti militari, di un arto] ≈ agilità, dinamicità, flessibilità, movibilità. ↔ immobilità, inerzia, fissità, [...] , ottusità, torpore. c. [con riferimento a temperamento e sim., mancanza di una continua e costante uniformità di comportamento: m. di carattere] ≈ incostanza, instabilità, mutevolezza, volubilità. ↔ costanza, perseveranza, stabilità, tenacia. ...
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Figlia (n. forse 318 - m. 354) di Costantino il Grande, sposò (335) il cugino Annibaliano e ottenne il titolo di Augusta; dopo la uccisione di lui (337) sposò Gallo, creato Cesare da Costanzo II (351), con cui andò ad Antiochia. Tornando in...
(romeno Constanţa) Città della Romania (304.279 ab. nel 2007), nella Dobrugia, capoluogo del distretto omonimo ( Constanţa), situata su una penisoletta che si protende nel Mar Nero. L’intenso sviluppo dell’industria (raffinerie, cantieri navali,...