UMANESIMO
Fausto GHISALBERTI
. Con questo nome si designa quel periodo letterario, culminante nel sec. XV, che corrisponde all'aspetto peculiarmente filologico del Rinascimento (v.): determinato dalla [...] era ormai parte essenziale della cultura: nel 1476 si stampa in Milano la prima grammatica greca, e CostantinoLascaris ne tiene pubblico insegnamento. A Venezia Ermolao Barbaro legge pubblicamente Aristotele e Teocrito, a Ferrara Tito Vespasiano ...
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PARAVICINO, Dionisio
Tammaro De Marinis
Tipografo, che per primo stampò un libro interamente in caratteri greci, la Grammatica greca (Erotemata) di CostantinoLascaris, apparsa a Milano il 30 gennaio [...] 1476 (v. un facsimile in libro, vol. XXI, p. 73). Aveva appreso l'arte a Cremona, dove il 26 gennaio 1473, con Stefano de Merlini di Leucho aveva pubblicato il trattato dell'Ubaldi Super p. I. Digesti ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] . I caratteri sono dunque di Aldo, e suo almeno in parte il capitale. L'opera prescelta è la fortunata grammatica di CostantinoLascaris, gli Erotemata. È questa la prima di una serie di opere grammaticali e di dizionari: Aldo era stato per molti ...
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La cultura: contenuti e forme
Gino Benzoni
Un'identità culturalmente rilanciata
Drasticamente ridimensionata sul piano dei rapporti di forza in un quadro generale che non recepisce più i suoi medievali [...] S'aggiunge il greco - per impadronirsi del quale grammatiche tuttora valide sono quelle di Manuele Crisolora, CostantinoLascaris, Manuele Mascopulo, Teodoro Gaza, Nicolaus Clenardus -, sì da leggere agevolmente Isocrate, Esopo, Luciano, Teocride ...
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Il Rinascimento. Il ritorno della scienza antica
Sebastiano Gentile
Il ritorno della scienza antica
Petrarca e il ritorno del 'Cicerone scettico'
Per comprendere la svolta fondamentale che la nostra [...] Alberto Pio di Carpi e oggi si conserva quasi integralmente nella Biblioteca Estense di Modena. Allievo in greco di CostantinoLascaris e di Andronico Callisto, ma anche del 'fisico' Giovanni Marliani, Valla insegnò a Pavia e a Venezia, dove Ermolao ...
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Tra Rinascimento e Controriforma: aspetti dell’identità civile e religiosa delle donne in Italia
Gabriella Zarri
Sommario: Il Rinascimento: alle radici dell’identità civile e religiosa delle donne ▭ [...] alle doti morali anche l’erudizione la giovane Ippolita Sforza, figlia di Francesco, istruita nel greco da un precettore come CostantinoLascaris, data in moglie ad Alfonso I d’Aragona e vissuta a Napoli, a castel Capuano:
«Fu in eloquio facunda et ...
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L'umanesimo
Vittore Branca
La stella polare dell'impegno unitariamente politico-religioso-civile sembra guidare a Venezia anche le scelte culturali: e particolarmente quella umanistica, in senso [...] un linguaggio chiaro e universale. Pochi mesi dopo, scendendo fino a Messina, si mette risolutamente alla scuola di CostantinoLascaris. Era stato convinto da quei due grandi maestri - come in quegli stessi anni pensava Aldo - della necessità di ...
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La quarta Crociata
Donald M. Nicol
Le crociate, guerre cristiane contro gli infedeli per la riconquista di Gerusalemme e dei luoghi santi della Cristianità, sono per definizione imprese ispirate [...] non riuscirono a controllare, e altri edifici andarono in fiamme. Nella notte Murzuflo si dileguò, e un certo CostantinoLascaris, che con il fratello Teodoro si era distinto nei combattimenti in difesa della città, fu frettolosamente proclamato ...
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GAZA, Teodoro
Concetta Bianca
Figlio di Antonio, nacque a Salonicco probabilmente intorno al 1408-10. Suoi fratelli furono Andronico, Giorgio e Demetrio.
Se il luogo di nascita del G. è confermato dal [...] Per qualche tempo il G. visse a Gerace, in compagnia del vescovo Atanasio Calceopulo, come si deduce dalla lettera di CostantinoLascaris assegnata al 1462 (Chalceopulos, p. 199). Con molta probabilità, durante il pontificato di Pio II il G. fece un ...
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MARULLO TARCANIOTA, Michele
Donatella Coppini
– Nacque con ogni probabilità a Costantinopoli, nel 1453, da Manilio Marullo, nobile originario della città di Dime, in Acaia, e da Eufrosine Tarcaniota, [...] pratica del papa con Marullo sopra le cose de Franza» (Croce, 1945, p. 287); l’anno successivo insieme con CostantinoLascaris il M. tradusse, o inventò, lettere portate da ambasciatori turchi al papa, la cui diffusione fu comunque organizzata dalla ...
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