(gr. Νίκαια) Antica città della Bitinia (od. İznik, Turchia). Fondata nel 316 a.C. da Antigono Monoftalmo e ingrandita da Lisimaco, sotto il dominio romano fu importante centro stradale. Fu la seconda [...] uno dei maggiori esempi di fortificazione bizantina, con aggiunte turche.
Concili di N. Il primo (I ecumenico, 325), inaugurato e chiuso da Costantino, condannò l’eresia di Ario, proclamando il Figlio consustanziale a Dio Padre nel cosiddetto simbolo ...
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Varna Città della Bulgaria (dal 1949 al 1957 Stalin; 313.983 ab. nel 2008), capoluogo dell’omonima provincia e porto sul Mar Nero, in fondo all’ansa omonima. Importante nodo stradale e ferroviario, V. [...] ° sec.) incursioni unne e slave, fu stabilmente occupata dai Bulgari sotto il regno di Costantino IV Pogonato (668-685). Nella seconda metà del 10° sec. passò sotto i Bizantini, ritornando ai Bulgari alla fine del 12° secolo. Per tutto il Medioevo fu ...
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Scrittore ecclesiastico (n. verso la fine del sec. 11º - m. 1130 circa). Noto come storico per la ᾿Επιτομὴ ἱστοριῶν dalla creazione del mondo alla morte di Alessio I Comneno (1118), Z. è considerato tra [...] , l'usurpatore del trono di Irene, e i due Basili imperatori d'Oriente, mentre esalta Giovanni Zimisce. Per i suoi pregi la storia di Z. servì di modello ai cronisti bizantini posteriori, Costantino Manasse, Michele Glica, Efraim, nonché agli storici ...
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Generale e uomo di stato greco (Itaca 1871 - Atene 1941); quale capo di stato maggiore nel 1915 sostenne la politica di neutralità della Grecia perseguita dal re Costantino. Esiliato per l'abdicazione [...] in seguito alla restaurazione monarchica (1935). Presidente del Consiglio (1936), instaurò un regime totalitario prendendo per sé i principali dicasteri e facendosi poi nominare capo del governo a vita (luglio 1938). La politica estera prudente da ...
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Stratego d'Oriente (n. Germanicea in Commagene 675 circa - m. 741), detto Isaurico da Teofane, da altri scrittori ritenuto siriaco, fu acclamato imperatore (717) in sostituzione di Teodosio III. Con la [...] a svecchiare lo stato e consolidare l'autorità imperiale vanno inquadrati i due decreti del 726 e del 730 che proibivano il Ecloga, a modifica della legislazione giustinianea, e generalizzò il sistema dei temi. Gli successe il figlio Costantino V. ...
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Uomo politico e militare (Rolle, Vaud, 1754 - Losanna 1838). Costretto a lasciare la Svizzera a motivo delle sue idee liberali, si recò in Russia dove dal 1784 fu precettore dei granduchi Alessandro (poi [...] zar Alessandro I) e Costantino, cercando di persuadere la zarina Caterina II ad assumere un atteggiamento non ostile nei , tornato alla vita pubblica, ottenne dall'antico allievo Alessandro I al congresso di Vienna l'indipendenza del cantone del Vaud ...
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Moglie (Atene 752 circa - Lesbo 803) dell'imperatore Leone IV dal 768. Alla morte del marito (780) assunse la reggenza per il figlio minorenne Costantino VI, e fece ripristinare da un concilio (787) il [...] l'anno seguente e regnò insieme al figlio sino al 797, quando lo fece deporre e accecare. Per cinque anni governò da sola. I. fu l'unica donna che a Bisanzio tenne in proprio nome il potere sovrano. Papa Leone III tentò di sostituirle Carlomagno che ...
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Successore (m. 428) del re Godigiselo, riuscì a spezzare la resistenza franca alla marcia dei Vandali (406), varcando il Reno, saccheggiando tutta la Gallia e passando poi in Spagna (409), ove i Vandali [...] stanziarono come foederati in seguito a un accordo con Costantino III (411). G. iniziò allora una sistematica conquista mare, s'impadronì della flotta romana, addestrando alla navigazione i Vandali; sembra che pensasse di invadere l'Africa, quando ...
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Regione fisica e storica dell’Italia centrale, estesa sulla sinistra del basso corso del Tevere a monte di Roma. In epoca romana, almeno fino al 3°-4° sec. d.C., corrispondeva al territorio abitato dagli [...] molto elevati (massima altitudine, Monte Pizzuto, 1287 m), i Monti Sabini hanno peraltro forme aspre, dovute soprattutto alle S. venne a far parte della IV regione e, dopo Costantino, fu incorporata nella Tuscia. In seguito all’ordinamento dell’Italia ...
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Nel diritto pubblico romano, la più antica fra le magistrature minori, attestata dal 5° sec. a.C.: con l’introduzione del consolato, ciascuno dei 2 consoli ebbe come ausiliare un quaestor, in origine di [...] base alla lex Villia annalis fu 25 anni, con Silla 30 o 31; i nuovi eletti entravano in carica il 5 dicembre. Come magistrato minore, il q importante il quaestor sacri palatii, istituito da Costantino, una specie di ministro guardasigilli; con questa ...
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tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...
in hoc signo vinces
〈in òk...〉 (lat. «in questo segno vincerai»). – Frase con cui viene comunemente tradotto il motto greco τούτῳ νίκα «vinci con questo» che, secondo Eusebio (Vita Constantini I, 27,31 e Hist. eccl. IX, 9), sarebbe apparso...