barbariche, invasioni
Sono tradizionalmente indicati così le migrazioni e gli spostamenti dei popoli germanici che, soprattutto nel corso del 4° e 5° sec., penetrarono nel territorio dell’impero romano [...] cimbri e dei teutoni, arrestata da Mario (102-101 a.C.). Cesare fronteggiò i germani di Ariovisto (58 a.C.) e ricacciò al di là del Reno un tributo. Le riforme di Diocleziano e di Costantino riuscirono per qualche decennio a rallentare l’ingresso ...
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Dante Alighieri
Scrittore e politico (Firenze 1265-Ravenna 1321). Nato in una famiglia della milizia cittadina da Bella e Alighiero di Bellincione, D.A. studiò ancora bambino grammatica, quindi filosofia, [...] Italia a sottomettersi e l’imperatore a punire i ribelli, e maturò la visione della storia che avrebbe esposto nella Commedia e nel De monarchia, secondo cui la Chiesa, usurpato – in seguito alla donazione di Costantino – il potere che l’impero aveva ...
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donatismo
Scisma nella Chiesa africana, che prende nome (lat. pars Donati) da Donato di Cartagine (primo vero capo e animatore), durato dalla fine della persecuzione dioclezianea all’invasione musulmana. [...] persecutori, ed elessero a loro vescovo Maggiorino. Costantino, investito della questione dai dissidenti, rimise la decisione così che in alcuni luoghi si ebbero sommosse e, contro i circoncellioni, entrarono in azione le truppe. Ma non per questo ...
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Treviri
Città della Germania, nella Renania-Palatinato, posta sulla Mosella. Fondata da Augusto tra il 16 e il 13 a.C. nel territorio dei treveri, entro i confini della Gallia Belgica, col nome di Augusta [...] e sede del cesare d’Occidente. Tutti gli imperatori da Costantino in poi vi trascorsero parte del regno. Minacciata dai continuò sotto la protezione dei vescovi, mentre vi si insediavano i benedettini; sotto Pipino e Carlomagno, T. ebbe di nuovo un ...
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Mistra
Mistrà
Nome medievale di una città della Grecia, nel Peloponneso, a O di Sparta. Fondata da emigrati spartani all’epoca romana, fino al sec. 13° M. fu una piccola borgata. Nel 1248 Guglielmo [...] durò oltre un secolo e fu prima appannaggio dei Cantacuzeno, poi dei Paleologhi (tra cui Costantino Dragases, ultimo imperatore bizantino). Sotto i Paleologhi M. divenne il centro politico, artistico e culturale del mondo greco del Peloponneso ...
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Cirillo e Metodio, santi
Nobili greci, detti gli «apostoli degli slavi» (Cirillo n. 827-m. 869; Metodio n. 815 ca.-m. 885). Alla morte del padre, il magistrato Leone, legato alla corte di Bisanzio, Metodio [...] passava in Macedonia ad amministrarvi una provincia, mentre Costantino (si chiamò Cirillo quando si fece monaco), divenne presto di Bitinia, furono poi inviati (860) dall’imperatore presso i cazari (dislocati fra il Caucaso e il Don) per convertirli ...
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Prete siciliano (m. Roma 772), successe a Paolo I (768) per volere del primicerio Cristoforo che aveva diretto la politica del predecessore Paolo I. Allontanatosi da Roma alla morte del papa per sfuggire [...] l'aiuto del re longobardo Desiderio e, fatto accecare Costantino, un laico eletto papa dall'aristocrazia, aveva fatto eleggere cambiarono: il matrimonio conchiuso tra le figlie di Desiderio e i figli di Pipino fu rotto e Cristoforo venne a trovarsi a ...
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nobiltà In senso specifico e in connessione alla storia europea dall’antichità all’età moderna, particolare condizione giuridica e sociale, legata al possesso spesso ereditario di onori e privilegi esclusivi, [...] possesso di un determinato censo.
Il processo si compì quando le riforme di Costantino delegarono le alte cariche statali a uomini di fiducia dell’imperatore, i comites, termine che divenne però anche semplice titolo onorifico. Inoltre, le condizioni ...
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Nell’ordinamento feudale, dall’uso originario della mano recisa del vassallo defunto inviata al dominus per comunicargli il venir meno del servizio feudale, termine usato in vari significati, tutti comunque [...] cristiane, dopo il riconoscimento della Chiesa da parte di Costantino, poterono ricevere per testamento; accresciuta con l’estensione potere regio rappresentasse anche la collettività, si confusero i beni del principe con quelli dello Stato: ...
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La dottrina e l’azione di coloro che nell’Impero bizantino, nel sec. 8° e 9°, avversarono il culto religioso e l’uso delle immagini sacre. La lotta contro le immagini cominciò con le disposizioni prese [...] ). Mitigò alquanto la persecuzione Leone IV; successivamente l’imperatrice Irene, madre e reggente del giovane Costantino VI (780-798), si rivolse al papa Adriano I (785) chiedendo la convocazione di un concilio che a Nicea (787) definì la dottrina ...
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tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...
in hoc signo vinces
〈in òk...〉 (lat. «in questo segno vincerai»). – Frase con cui viene comunemente tradotto il motto greco τούτῳ νίκα «vinci con questo» che, secondo Eusebio (Vita Constantini I, 27,31 e Hist. eccl. IX, 9), sarebbe apparso...