COLLEGNO, Giacinto Ottavio Provana di
Guido Ratti
Terzogenito di Giuseppe Francesco e di Anna Morand di Saint-Sulpice, nacque a Torino il 4 giugno 1794. A sette anni, secondo una consuetudine abbastanza [...] oltretutto da antica e salda amicizia. La sua presenza costante in Senato ed il suo contributo attento ad ogni e modificate, storia fondata sui processi minuti di decadimento, sulle caratteristiche litologiche e sulla documentazione fossile della ...
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SRAFFA, Piero. –
Giancarlo De Vivo
Nerio Naldi
Nacque a Torino il 5 agosto 1898, unico figlio di Angiolo Gabriele (detto Angelo; v. la voce in questo Dizionario) e di Arduina Tivoli (detta Irma; 1873-1949), [...] 1932 si iniziò a intravedere l’esito fatale. Sraffa si adoperò costantemente a dar man forte alla cognata di Gramsci, Tatiana Schucht, che a subire una rilevante perdita di memoria e un decadimento delle facoltà mentali, che negli ultimi anni di vita ...
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COLETTI, Francesco
Paola Magnarelli
Nacque a San Severino Marche (Macerata) da Giuseppe e Guendalina Tognaci il 10 luglio 1866. La sua era una famiglia di possidenti agricoli, di piccola nobiltà, con [...] , ma gli parve poi di dover assistere ad un progressivo decadimento che lo rattristava; si trovò perciò spesso a difendere il da un lato, e fascismo dall'altro - è la costante ricerca di rapporto e mediazione fra rilevazione quantitativa quanto mai ...
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COSTA, Lorenzo
Paolo Petroni
Di nobile famiglia spezzina, originaria di Sarzana, nacque a La Spezia il 18 ott. 1798 da Giovanbattista e Angela Picedi dei conti Vezzano.
Il C. trascorse la prima infanzia [...] una cultura fondata essenzialmente sui classici, apparirà come costante ispiratore della sua opera, per lungo tempo. Ciò in latino e a un discorso assai significativo Sul decadimento morale del secolo in relazione al progredire delle scienze ...
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VALENTE
Giorgio Ruberti
Famiglia di musicisti napoletani di origine calabrese, che non risulta in rapporto di parentela con Giovanni (Napoli 1825-1890), autore di alcune opere buffe e numerose operette, [...] anche su testo francese, Vertiges d’amour), il decadimento del sistema canzonettistico napoletano (in un articolo del 1908 al contratto della casa editrice Polyphon e a un reddito costante (fino al 1933 pubblicò anche con Gennarelli, La Canzonetta, ...
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ANDREA d'Isernia
Francesco Calasso
Scarsi i ragguagli sicuri sulla sua vita: nelle sue opere e in tutti i documenti che lo riguardano, è ricordato col nome della storica città del Sannio che gli diede [...] nella scuola di Bologna, e ne aveva favorito il decadimento. Aderenza alla pratica (di qui, la predilezione per sembra di ascrivere la compilazione dei Riti, che un'antichissima e costante tradizione, risalente a Luca da Penne, di poco posteriore ad ...
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FALCANDO, Ugo
Glauco Maria Cantarella
Sotto questo nome compaiono nella loro editio princeps, curata da Gervasio di Tournay, pubblicata a Parigi nel 1550, due opere di ambiente siciliano del sec. XII: [...] il Regno, secondo il cronista, si avviò inesorabilmente verso il decadimento a causa proprio di Guglielmo I, il quale, erede " rilevare il cronista - l'inesausta matrice e l'obiettivo costante di molti degli intrighi e delle cospirazioni non solo di ...
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ORANO, Paolo
Giorgio Fabre
ORANO, Paolo. – Nacque a Roma il 15 giugno 1875 da Giuseppe Orano Suella (1841-1908) e da Maria Fiorito Berti (1845-1919), secondo di sei fratelli.
Il padre, di origine sarda, [...] l’Impero romano conteneva i germi del successivo decadimento, rappresentati per esempio dalla grande quantità di verso l’idea se non di un ‘complotto’, di un costante pericolo ebraico per l’Occidente. Pezzi esplicitamente antisemiti comparvero su La ...
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LEGA, Silvestro
Matteo Lafranconi
Nacque l'8 dic. 1826 a Modigliana, cittadina della Romagna toscana, da Antonio e Giacoma Mancini, sposata in seconde nozze il 18 giugno 1820.
L'atto di battesimo registra [...] promessa per il prestigio della città e consapevoli del decadimento economico della sua famiglia, ottennero per il L. la Provincia: Matteucci, II, p. 48 n. 45), si fece più costante la presenza del L. a casa Batelli e più stretta divenne anche l ...
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ZENO, Carlo.
Martino Mazzon
– Nacque a Venezia tra il 1334 e il 1337 da Pietro (il Dragon, perché aveva come emblema un drago), discendente di Marco (detto Cumano, fratello del doge Ranieri, v. la voce [...] orazione latina sulla morte del padre.
Queste abilità furono una costante di tutta la sua vita: ancora negli anni Novanta, da Ruskin ebbe a scrivere: «io faccio cominciare il periodo di decadimento di Venezia dal giorno della morte di Carlo Zeno» (Le ...
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decadimento
decadiménto s. m. [der. di decadere]. – 1. Il decadere, sia fisico, sia morale: d. delle forze; il d. delle nazioni; d. delle lettere, delle arti; d. mentale, deterioramento dell’efficienza intellettiva che non raggiunge la gravità...
calore
calóre s. m. [lat. calor -ōris, der di calere «essere caldo»]. – 1. La sensazione determinata dalla vicinanza o dal contatto del corpo umano con un oggetto o con un ambiente caldi, cioè a temperatura più elevata di quella a cui si trova...