Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] iv, scena I), né al giuoco della cieca (atto III, scene II e III). Già il De Sanctis riconosceva al Guarini anche «un ingegno e di serena gioia alle immagini della sempre operosa e costante bontà, e di consenso e come di incoraggiamento a quelle ...
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Giovanni Pascoli: Opere, Tomo I
Maurizio Perugi
Scopo primario di questa antologia non è introdurre all'apprezzamento della 'poesia' del Pascoli o, peggio ancora, analizzare il suo sistema simbolico [...] (si pensi al dittico L'usignolo e i suoi rivali e II fringuello cieco, che ha un'evidenza perentoria e quasi scolastica) e cuore, cioè il θυμός, l'animo, l'appetitus era rimasto costantemente volto al suo sommo bene: dunque, passata la notte dei ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Gli elementi fondamentali adottati [...] 'intellettibili' (ciò che è per sé uno e identico, sempre costante nella propria natura divina, e che si coglie soltanto con la mente della vita pratica) e la razionale o logica (ibidem, II commento, I, 3).
Il contributo di Boezio alla classificazione ...
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La letteratura contemporanea
Piero Boitani
Narrazione a spirale o metanarrazione
C’è chi fa iniziare la letteratura contemporanea e postmodernista con le Ficciones (1944; trad. it. Finzioni, 1955) di [...] un testo sospeso tra i due tipi di mappe.
Il tema costante del libro è dunque la scrittura stessa, il modo di creare pieno di desiderio e timore del ritorno (l. V, cap. XL, I-II, pp. 342-47).
Queste ombre sono, però, provvisorie, come i poeti ...
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Giulio Ferroni
Classici
"Canzone, io t'ammonisco
che tua ragion cortesemente dica"
(Francesco Petrarca, Canzoniere)
I classici oggi
di Giulio Ferroni
8 maggio
Si inaugura ai Musei Civici agli Eremitani [...] che furono compiute alcuni anni fa sui resti dell'imperatore Federico II: "Dunque: noi celebriamo, non richiesti, il personaggio, a un approfondimento della coscienza artistica e a un costante lavoro di perfezionamento dei versi già pubblicati. Nel ...
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LOREDAN (Loredano), Giovan Francesco
Clizia Carminati
Nacque a Venezia il 27 febbr. 1607 da Lorenzo di Giovan Francesco, del ramo dei Loredan da S. Maria Formosa, e da Leonora di Carlo Boldù, che gli [...] a Venezia per gli eredi di Sarzina; e un costante interesse per la polemica sull'Adone è dato vedere L. nelle ufficiali Veglie de' signori Unisoni, Sarzina, 1638, I, pp. 25-29; II, pp. 56-63; III, pp. 54-56, e nelle anonime Satire contro gli Unisoni ...
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Lodovico Antonio Muratori: Opere - Introduzione
Giorgio Falco
Raccogliere in un paio di migliaia di pagine e in maniera per quanto è possibile organica quanto di più significativo offre al lettore moderno [...] vigorosi di sovrani e di ministri, come la regina Zenobia, Giulio II e il Richelieu, vivaci descrizioni di pubbliche calamità, come l' aperta battaglia per il trionfo della «verità», al costante riferimento del passato ai problemi e agl'ideali del ...
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Ippolito Nievo: Opere - Introduzione
Sergio Romagnoli
«Ieri alla fine ho terminato il mio romanzo; son proprio contento di riposarmi. Fu una confessione assai lunga.» Con queste ormai famose parole, [...] alla penna anche del più attento amanuense; calligrafia chiara e costante, righe fitte e uguali, nessun richiamo o rimando, ma nel 1911, il Croce poté leggere. Sappiamo che avrebbe scritto II Pescatore d'Anime, il suo nuovo romanzo del dicembre 1859, ...
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GRAVINA, Gian Vincenzo
Carla San Mauro
Nacque a Roggiano, nei pressi di Cosenza, il 18 febbr. 1664, da Gennaro e Anna Lombardi, ambedue di famiglia facoltosa. Dopo avere ricevuto la prima istruzione [...] assicurarono all'autore una notevole fortuna - sono costantemente pervase dal pessimismo. Il ruolo del popolo è di G.V. G., Milano 1816; F. Lomonaco, Vite degli eccellenti italiani, II, Lugano 1836, pp. 241-265; P. Emiliani Giudici, Prefazione, in G. ...
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LATINI, Brunetto
Giorgio Inglese
Nacque verosimilmente a Firenze tra il 1220 e il 1230 da ser Bonaccorso Latini della Lastra, iudexetnotarius. La casa di famiglia era nel sesto di Porta Duomo, parrocchia [...] accolti Bono [Giamboni], ma è molto più fedele e costante e filologicamente lodevole" (Segre, 1953, p. 32). a cura di G. Pozzi, in Poeti del Duecento, a cura di G. Contini, II, Milano-Napoli 1960, pp. 168-284; Tesoretto, a cura di J. Bolton Holloway, ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
ora2
óra2 s. f. [lat. hŏra, dal gr. ὥρα]. – 1. a. Unità di misura del tempo, pari alla 24a parte del giorno, e suddivisa in 60 minuti primi; ha come simbolo la lettera h posta a esponente (per es., 1h). Assume varie qualificazioni (alcune...